Basket, due supplementari per la vittoria di Palestrina

PALESTRINA: RIVA 9, Quartuccio 3, Nozzolillo 6, DI MARCANTONIO 17, RICCIARDI 29, Lorenzetti 17, BASANISI 17, OMOREGIE 14, Tabbi ne, Brenda 2. All. Carosi

BERNALDA: GIUFFRIDA , LONGOBARDI , GINEFRA , De Donato , Mariani Cerati , Barnabà , RUSSO , SERPENTINO , Bortone , Di Giorgio . All. Binetti

Prima giornata di campionato al PalaIaia, Palestrina riparte dalla DNB con l’intento di cancellare la tribolata e sfortunata stagione della riforma dei campionati. Per l’esordio, sulla panchina dei lucani di Bernalda, ecco Francesco Binetti, coach per tre stagioni dal 2003 al 2005 della Cater Palestrina.
Apre le danze subito nel modo migliore la squadra di casa, rompendo il ghiaccio con un 6-0, ma Bernalda superato l’attimo di smarrimento rientra prontamente, agganciando a quota 9 dopo tre minuti e mezzo di gioco con Serpentino. Prova anche l’allungo la Bbc, con l’uno-due di Giuffrida proprio nel momento di carenza di ossigeno per i prenestini (11-15). Bene Omoregie che da spettacolo affondando a  una mano sull’assist di Basanisi, poi è quest’ultimo a rimettere in carreggiata i suoi con due triple (19-19). La prima frazione va comunque in archivio col vantaggio ospite, sorretta alla grande da un Longobardi che non risente affatto dell’età.
Alla ribalta sono proprio i più esperti, con l’arancio verde Basanisi che infila altre due triple in ritmo (e fanno quattro!) portando avanti la Itop 27-23. Quando si mette in moto pure Di Marcantonio sembra spianarsi la strada per Palestrina, che ha tanto anche dai ragazzi chiamati un causa e al massimo raggiunge il +8, ma non ha la forza per tenere la forbice. Russo si carica la Bbc sulle spalle ed è sua la bomba del nuovo -1. Uguale divario all’intervallo ed incertezza assoluta: 40-39.
La pausa non muta il leitmotiv, parità a quota 43 sancita ancora da Lorenzetti a seguire il nuovo guizzo bernaldese. Si accende il nr.12 che scalda la mano dal perimetro e la Itop rimette la freccia. Momento concitato, con arbitri che risentono dei ritmi forsennati lasciando a desiderare su alcuni fischi, la sostanza però è quella di una gara di un equilibrio impressionante. Carosi è costretto a richiamare in panca Lorenzetti per falli, poi è la volta di Di Marcantonio non nella fase migliore. Barnabà fallisce il libero del 54-54, Russo invece è freddo dalla lunetta e opera il sorpasso. Ricciardi trova i primi punti della serata addirittura al minuto 28, (56-55), poco dopo l’incontro è sospeso alcuni minuti per prestare i soccorsi ad uno sfortunato Barnabà che riatterra male sul parquet. Ultimo giro di lancette del terzo quarto, due personali di Ricciardi, un gioco sotto canestro di Mariani Cerati, uno 0/2 dello stesso Ricciardi e punteggio di 59-57.
E quarto tempino che comincia nel migliore dei modi, con un palazzetto che può godere di uno spettacolo finalmente accettabile. Ricciardi ha ormai preso il via e si fa notare con le sue solite serpentine, poi prende un fallo tecnico che Longobardi non sfrutta. Ma è la Itop ad uscire meglio da questo frangente, piazzando un break che la issa sopra di nove lunghezze (74-65), solo adesso Giuffrida sfrutta il campo aperto per appoggiare al cristallo i punti del -5. E’ lo sprint che rimette in partita Bernalda, Serpentino e Longobardi completano l’opera mentre Palestrina si spegne davanti la zona accennata da Binetti. Finale thrilling, giocato ai liberi, Di Marcantonio sbaglia, Russo 1/2, si soffre sugli spalti ma il lungo romano di casa scaccia la paura segnando e subendo fallo firmando il 78-77. Giuffrida perde palla e Ricciardi punisce in contropiede, restano meno di cinque secondi e i lucani ci provano con Giuffrida che si vede fischiare un fallo di manica larga su un tiro che consente tre tiri liberi, ed un incredibile supplementare.
Partita che diventa d’un tratto storica, e soprattutto interminabile. Over time che regala emozioni a raffica, praticamente con gli ospiti sempre in vantaggio e ormai Palestrina intrappolata dalla zona. Schemi che saltano e giocatori che ovviamente raggiungono il sopraggiunto limite di falli, momento cruciale con Russo che azzecca la tripla del +8 a meno di due minuti dalla sirena, sembra fatta ed invece il cuore della Itop realizza un finale insperato. Quartuccio emula Russo, il pressing forsennato degli arancio verdi annichilisce gli avversari, Nozzolillo (94-97) e un incontenibile Ricciardi compiono un mezzo miracolo portando avanti i suoi. La linea della carità è però infida e non basta un supplementare per dirimere la contesa. Altri cinque minuti di passione, con continui ribaltoni, adrenalina ormai alle stelle e sul punteggio di 105-105 il canestro della staffa è di Lorenzetti, perché nel convulso ultimo possesso il Bernalda non concretizza e fa scorrere i titoli di coda di un match memorabile. La Itop incamera i primi due punti.