Ciclismo> 25 Aprile, il Gran Premio Liberazione sulla rampa di lancio

Andrea Novelli e Patrizia Prestipino

Andrea Novelli e Patrizia Prestipino
ROMA, 18 aprile 2012 – Manca giusto una settimana al Gran Premio della Liberazione, da 67 anni un punto di riferimento quasi imprescindibile del ciclismo capitolino.
L’appuntamento di ciclismo mondiale per under 23 che vedrà mercoledì prossimo circa 200 corridori alla partenza in rappresentanza dei migliori club italiani e delle migliori squadre nazionali sul circuito di 6 chilometri da ripetere 23 volte per un totale di 138 chilometri.
Nella conferenza stampa di presentazione di quest’oggi all’interno della Sala dell’Aranciera alle Terme di Caracalla, a fare gli onori di casa, introdotto dalla voce storica della Rai Giorgio Martino, è stato il nuovo presidente della Primavera Ciclistica Andrea Novelli: “Il nostro presidente onorario Eugenio Bomboni non può essere presente per motivi di salute e chi lo conosce sa quanto sia smisurato il suo attaccamento alla manifestazione. La sua assenza pesa più per me da poco nominato presidente ma con una grande voglia di essere all’altezza del compito assunto. Siamo molto grati alla Provincia di Roma e a Roma Capitale per il sostegno alla corsa, corsa che ha una storia da difendere e riaffermare. Il Gran Premio della Liberazione, infatti, non è solo la corsa legata ai valori storici della città ma è anche presenza nell’attualità per questo la Primavera Ciclistica ha dato la sua adesione alla campagna Salva I Ciclisti con l’iniziativa del prossimo 28 aprile ai Fori Imperiali. Vogliamo far sì che il marchio Primavera Ciclistica sia una realtà presente dentro la città”.
“La corsa ha un acronimo meraviglioso: GPL, Gran Premio della Liberazione ovvero la storia e la tradizione di questa città – ha dichiarato Patrizia Prestipino, Assessore allo Sport della Provincia di Roma – Un grande in bocca al lupo alla figura potente e appassionata di Eugenio Bomboni che ha creduto nella fermezza di questo evento simbolo della Roma sportiva. Pedalare non è solo fatica ma anche gioco di squadra e questo concetto si racchiude tutto nel valore del Gran Premio della Liberazione”.
“Parlare di Gran Premio della Liberazione è descrivere la magia di un percorso attorno le Terme di Caracalla – ha affermato Rodolfo Roberti, portando il saluto del delegato allo Sport di Roma Capitale on. Alessandro Cochi –. Mi fa piacere sottolineare che quando si organizza un evento a Roma, viene sempre preso come riferimento il Liberazione da tutti gli operatori attivi nello sport e non solo”.
“Lo sport è un pezzo della nostra storia e della nostra società – ha dichiarato Enzo Foschi, vice presidente commissione sport della Regione Lazio – perché 67 edizioni non si cancelleranno e, soprattutto, non si cancelleranno i valori che hanno portato alla nascita della nostra Repubblica. Il Liberazione è la festa della città di Roma e mi auguro che possa contribuire ad accrescere la cultura sportiva del ciclismo nella Capitale”.
“La data del 25 aprile significa non solo festeggiare la storia della Repubblica Italiana – ha spiegato Flavio Milani, vice presidente della Federazione Ciclistica Italiana – ma anche celebrare i campioni che si affermeranno nel ciclismo professionistico. Voglio mandare un fraterno abbraccio a Eugenio Bomboni a cui siamo molto grati perché ha fatto di questa manifestazione la bandiera di un ciclismo che cerca la qualità e la professionalità, caratteristiche che rappresentano un importante biglietto da visita per la nostra Federazione”.
Tra i tanti intervenuti Paolo Masini (vice presidente commissione sport Roma Capitale), Lorenzo Baldesi (presidente AS Roma Ciclismo), Bruno Vallorani (presidente onorario FCI Lazio), Mauro Pirone (presidente FCI Roma che ha portato il saluto di Riccardo Viola, presidente CONI Roma), Gianni Golini (presidente degli Atleti Azzurri d’Italia), Giorgio De Tommaso (in rappresentanza del CONI Fair Play), Fausto Scotti (CT federale di ciclocross) Luigi Bielli (CT federale del settore amatoriale), Mario Valentini (CT federale del settore paralimpico) e molte vecchie glorie del ciclismo capitolino come Spartaco Rosati (vincitore del Liberazione nel 1947) e Noè Conti (ex gregario di Fausto Coppi e zio di Valerio che sarà tra i partenti della gara).

Ufficio Stampa