Ciclismo> Ilya Gorodnichev, lo Zar del Trofeo Adolfo Leoni-Memorial Lorenzo Aguzzi

Il russo sul gradino più alto del podio della classica reatina davanti agli abruzzesi Innocenzo Di Lorenzo e Gianmarco Di Francesco
La formazione toscana dell’Hopplà Wega Truck Italia Valdarno si conferma ancora una volta sulle strade di Rieti al Trofeo Adolfo Leoni-Memorial Lorenzo Aguzzi bissando il successo del 2011 con un proprio atleta: dopo l’azzurro Salvatore Puccio, a succedergli nell’albo d’oro è stato il russo Ilya Gorodnichev che non è venuto meno al suo ruolo da protagonista nella classica reatina dove ha riscattato il secondo posto conseguito nel 2010. Alle sue spalle staccato di soli 12 secondi l’abruzzese Innocenzo Di Lorenzo (Aran Cucine Focus D’Angelo&Antenucci Farnese Vini) e il conterraneo Gianmarco Di Francesco (Monturano Civitanova Cascinare) a 30 secondi che nulla hanno potuto all’audace monologo dell’atleta russo che si è concretizzato negli ultimi 30 chilometri con le salite di Cantalice e Castelfranco. Il Trofeo Adolfo Leoni è ritornato a parlare straniero 11 anni dopo: l’ultima vittoria fu del messicano Hector Orlando Mesa Mesa nel 2001.
Oltre una settantina gli atleti al via, che hanno risposto all’invito degli organizzatori dell’Unione Ciclistica Rieti di Giuseppe Peron, in rappresentanza di nove squadre: la Monturano Civitanova Cascinare, l’Amore&Vita Etruria Ciaponi, l’Aran Focus-D’Angelo&Antenucci-Farnese Vini, la Ciclistica Sestese, la Britannico Grottaglie, l’Hopplà Wega Truck Italia Valdarno, la Vejus Idnamic Bikes, la Gruppo Lupi (formazione di San Marino) e la Vega Prefabbricati Montappone del neo campione italiano élite Matteo Di Serafino assente giustificato a Rieti per un virus intestinale che lo sta tenendo fermo da pochi giorni.
Complice la pianura del circuito iniziale di 16 chilometri, ripetuto 7 volte tra Rieti e Chiesa Nuova, la gara si è corsa sul filo dei 45 km/h orari con il gruppo pressochè compatto. A partire dal 50esimo chilometro si è concretizzata la fuga che ha monopolizzato l’esito della corsa. Autori di questo tentativo un drappello di 19 unità con Fabrizio Di Lizio, Davide Censori, Gianmarco Di Francesco e Graziano Di Luca (Monturano Civitanova Cascinare); Amedeo Tabini, Tommaso Targetti, Francesco Piazza, Luca Cingi e Vincenzo Ianniello (Etruria Ciaponi-Amore&Vita); Antonino Puccio, Simone Camilli, il russo Ilya Gorodnichev, Francesco Marzi e Nicola Testi (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno); Innocenzo Di Lorenzo (Aran Focus); Emanuele Capati (Ciclistica Sestese); Angelo Gargaro (Vega Prefabbricati Montappone); il russo Eugen Borisov (Gruppo Lupi); l’ucraino Rostyslav Zhukowski (Vejus Idnamic Bikes).
Attorno al chilometro 80 sul drappello al comando si sono riportati Giuseppe Conversano (Aran Focus), Stefano Di Carlo (Aran Focus) e Giuseppe Rufo (Ciclistica Sestese) quest’ultimo appena reduce dallo stage con la Farnese Vini-Selle Italia al Gran Premio Camaiore professionisti di sabato scorso.
A 3’09” era cronometrato un quintetto con Marco D’Urbano e Moreno Giampaolo (Aran Focus) assieme al terzetto Ciclistica Sestese con Marco Gallo, Peter Cevini e Marco Catarzi mentre oscillava attorno i 5 minuti il ritardo del grosso del gruppo forte di una ventina di unità.
Con il rientro di Rufo, Di Carlo e Conversano, via libera per i 22 nuovi battistrada che hanno lasciato andare successivamente Gorodnichev in compagnia di Censori. È stata questa l’azione decisiva per le sorti della corsa e i 5 portacolori dell’Etruria Ciaponi-Amore&Vita (che condividevano con l’Hopplà lo stesso maggior numero di rappresentanti tra i battistrada) si è dovuto sobbarcare il peso dell’inseguimento nei confronti dei due fuggitivi.
Gorodnichev e Censori sono arrivati a guadagnare 51” di vantaggio massimo per ritrovarsi negli ultimi due giri cittadini attorno Rieti a gestire solo 13” segno di una vigorosa ripresa del gruppo inseguitore con la reazione congiunta dei portacolori dell’Etruria, dell’Aran Focus e della Ciclistica Sestese.
Nonostante una pioggia leggera, il sole è ritornato a far capolino sul capoluogo reatino cominciando così ad asciugare l’asfalto che è stato fatale per Cingi e Di Lorenzo caduti e ripartiti prontamente.
Quando mancavano 30 chilometri all’arrivo, il ricongiungimento sembrava cosa fatta e clamorosamente il gruppo ha rallentato fatta eccezione per Di Lorenzo che si è messo solo lui alla caccia di Censori e Gorodnichev recuperando su di loro e provando ad impensierirli con un tentativo di allungo. Pronta la risposta di Gorodnichev, atleta che ama andare all’attacco su qualsiasi tipo di terreno, che è riuscito a reagire all’allungo di Di Lorenzo.
Al bivio per Cantalice i due avevano poco più di 15 secondi e questa situazione di gara è stata fatale a Censori che ha accusato il colpo e ancor di più il gruppo inseguitore alle loro spalle che si ritrovava a pedalare con un vantaggio vicino al minuto.
Salendo verso Cantalice, Di Lorenzo ha cercato di reggere il ritmo dell’atleta russo poco prima della scollinamento, poi è stato costretto a rallentare e da lì in poi Gorodnichev ha fatto gara a sé aggiudicandosi in cima il Gran Premio della Montagna sullo stesso Di Lorenzo (ritardo 18”). Alle spalle dei due, in lizza il terzo gradino del podio un quintetto con Di Francesco, Cingi, Gargaro, Di Carlo e uno stanco Censori che pedalavano staccati uno alla volta.
Da Vazia, l’ultima fatica di giornata con lo strappo di Castelfranco dove Gorodnichev è riuscito a conservare il vantaggio anche se dietro era incalzato da un grintoso Di Lorenzo e abbastanza malconcio per la caduta nel circuito pianeggiante attorno Rieti. I due si sono aggiudicati anche l’unico traguardo volante in palio e un brivido sia per Gorodnichev che per Di Lorenzo che hanno approcciato male in discesa alcune curve. Dietro rinveniva forte Di Francesco che cercava di mettere le mani sul terzo posto finale (ritardo 30” da Gorodnichev).
Gli ultimi 5 chilometri sono stati tutti di grande intensità dove tutto era ancora possibile. Man mano che la distanza con l’arrivo si riduceva, il margine tra i due accennava a scendere ma, nonostante i tanti chilometri di fuga nelle proprie gambe, la potenza di Gorodnichev è stata premiata fino all’arrivo di Via Canali (a fianco della mura storiche) in perfetta solitudine mentre Di Lorenzo ha resistito strenuamente cogliendo un secondo posto che per la determinazione messa in campo profumava quasi di vittoria.
Terzo posto per Di Francesco con un ritardo di 25” che ha ottenuto un bellissimo podio mantenendolo con autorità davanti a Di Carlo e Gargaro giunti rispettivamente al quarto e al quinto posto a 1’32” da Gorodnichev.
“Sono contento perché ho vinto nella mia maniera ovvero quello di andare in fuga solitaria. Finalmente ho messo da parte un po’ di sfortuna perché era da giugno che rincorrevo la vittoria. La squadra oggi è stata perfetta e mi ha consentito di giocare benissimo le mie carte. Nel 2010 ho fatto secondo e ho memorizzato bene queste strade anche se devo fare i complimenti a Censori e Di Lorenzo perché con loro è stata una bella battaglia. Una dedica? Al nuovo sponsor che ci sta permettendo di continuare al meglio questa splendida stagione. Forte di un inizio di stagione da protagonista, culminata con le vittorie al Gran Premio San Giuseppe, al Trofeo Alta Valle del Tevere e poi di recente alla Coppa Varignana, Ilya Gorodnichev, (classe 1987 nativo di Penza in Russia e residente ad Empoli in provincia di Firenze), ha colto sulle strade reatine la quarta vittoria stagionale. Tra i dilettanti si è aggiudicato il Gran Premio Camon e la Gara Ciclistica Milionaria di Montappone nel 2010.
“Meritavo la vittoria a tutti i costi purtroppo senza quella caduta sul finire del circuito pianeggiante che mi ha condizionato il rientro. Sono rientrato da solo Gorodnichev è partito da dietro e Censori non ha collaborato più di tanto. Ho fatto pure un dritto in discesa perché avevo i tubolari troppo gonfi e per queste cose che la vittoria ti sfugge per un niente”. Classe 1990 da Civitella del Tronto (Teramo), Innocenzo Di Lorenzo si era già classificato secondo il mese scorso alla Coppa Bologna. In carriera 5 vittorie tra gli juniores, nessuna tra gli under 23 ma ha ottenuto un pregevole quinto posto ai tricolori a cronometro a Paternò in Sicilia nel 2011.
“Sapevamo che la gara sarebbe stata dura e impegnativa perché eravamo pochi partecipanti nonostante la pianura e il vento. Avendo un compagno di squadra avanti, ero rimasto al coperto. Nel momento decisivo non mi sono fatto trovare pronto al punto giusto e non ce l’ho fatta a riprendere i fuggitivi. Da adesso alla conclusione della stagione, con buoni propositi, cercherò di dare il massimo. Ho ancora in dote l’esperienza da stagista con l’Acqua&Sapone lo scorso anno, ma è il sogno di tutti passare al professionismo: ci vuole tanta fortuna e spero di riuscirci”. Classe 1989 da Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo), Gianmarco Di Francesco è ciclista dal 2003 con 5 vittorie tra gli allievi, 8 da juniores e 1 vittoria in stagione nella categoria élite. È figlio di Raffaele professionista dal 1985 al 1990 con le maglie della Gis Gelati e della Jolly Componibili.
Con un ritardo di 1’52” al sesto posto si è classificato il laziale di Vitorchiano (Viterbo) Emanuele Capati (Ciclistica Sestese) che conosce bene le strade reatine dopo i trascorsi agonistici con la maglia del Team Bike Chiesa Nuova nei primi anni da under 23: “Il mio obiettivo era centrare il podio ma conosco bene Gorodnichev che è un tipo che ama andare all’attacco e che va spesso in fuga. Il mio rammarico è che Gorodnichev è scattato in anticipo e se assieme a Censori entrava qualche altro corridore in quella fuga potevo farcela. Tutto sommato il risultato è positivo in questo scorcio di stagione considerando il recente terzo posto al circuito di Levane ma sono fiducioso di poter migliorare ancora”.
Presenti nel corso della gara e della cerimonia di premiazione il delegato provinciale FCI Rieti Antonio Milardi e l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici del comune di Rieti Andrea Cecilia: “Una gara organizzata alla perfezione da parte degli organizzatori che non hanno fatto mancare nulla per portare qui nel nostro capoluogo i protagonisti di questa edizione che sono stati veramente in gamba in onore del nostro campionissimo Adolfo Leoni che è un vanto per tutta Rieti e di Lorenzo Aguzzi un altro pioniere del ciclismo della nostra città ”.
A chiudere la giornata, è seguito anche il tanto atteso momento di commemorazione degli stessi Leoni e Aguzzi, in occasione della cerimonia di premiazione a Villa Reatina, con la figlia Paola Aguzzi che ha consegnato il Trofeo Adolfo Leoni alla società del vincitore con il direttore sportivo Simone Borgheresi del team Hopplà (alla 22esima vittoria stagionale!) che ha commentato nel dopo gara: “La vittoria ripaga ancora i tanti sacrifici di un collettivo giovane, affiatato e non soltanto di chi coglie il successo. Ilya Gorodnichev è stato veramente eccezionale, si sta confermando su ottimi livelli e ha tutte le carte in regola per meritarsi il passaggio nella categoria professionistica”.
Anche quest’anno nonostante le difficoltà a livello economico, gli organizzatori dell’Unione Ciclistica Rieti, con in testa Giuseppe Peron, ha preparato con costanza e passione l’evento rivolgendo un ringraziamento sincero a tutti i sostenitori, i collaboratori, gli enti (in primis Comune e Provincia di Rieti) e gli sponsor che, con il loro contributo materiale, hanno permesso di realizzare una manifestazione ancora così importante
Il Trofeo Adolfo Leoni-Memorial Lorenzo Aguzzi è stata patrocinata della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Rieti e ha avuto in GSE Srl, Caffè Moca Roma, Fondazione Varrone, Onoranze Funebri Fabio Grillo, Focosiannello, Marconi Costruzioni srl gli sponsor ufficiali. Gli organizzatori ringraziano per aver messo in palio i premi individuali la famiglia Aguzzi, Ernesto e Maria Peron, l’Amministrazione Beni Civici di Vazia, la Società Sogea, la Regione Lazio, il Consiglio Regionale del Lazio, l’Onorevole Lidia Nobili (consigliere Regione Lazio), il comitato provinciale del CONI di Rieti, l’amministrazione comunale di Cantalice in occasione del gran premio della montagna e il ristorante La Foresta per il traguardo volante di Castelfranco. Di ordinaria amministrazione l’operato congiunto della Polizia Stradale (sezione di Roma compartimento di Rieti), delle Scorte Tecniche Vessella e della Polizia Locale di Rieti che hanno lavorato sinergicamente con la direzione di corsa di Mauro Benacquista e la vice direzione di Agildo Mascitti supportati da un ottimo servizio di Radio Informazioni a cura di Federico Roganti e Massimo Pisani.
ORDINE D’ARRIVO TROFEO ADOLFO LEONI
1. Ilya Gorodnichev (Rus, Hopplà Wega Truck Italia Valdarno) km 162 in 3.48’00” media 42,857 km/h
2. Innocenzo Di Lorenzo (Aran Cucine Focus D’Angelo&Antenucci Farnese Vini) a 10”
3. Gianmarco Di Francesco (Monturano Civitanova Cascinare) a 25”
4. Stefano Di Carlo (Aran Cucine Focus D’Angelo&Antenucci Farnese Vini) a 1’32”
5. Angelo Gargaro (Vega Prefabbricati Montappone) a 1’35”
6. Emanuele Capati (Ciclistica Sestese) a 1’52”
7. Antonino Puccio (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno) a 2’13”
8. Fabrizio Di Lizio (Monturano Civitanova Cascinare)
9. Giuseppe Conversano (Aran Cucine Focus D’Angelo&Antenucci Farnese Vini)
10. Luca Cingi (Amore&Vita-Etruria Ciaponi)
11. Graziano Di Luca (Monturano Civitanova Cascinare)
12. Simone Camilli (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno)
13. Davide Censori (Monturano Civitanova Cascinare)
14. Rostyslav Zhukowski (Ukr, Vejus Idnamic Bikes)
15. Nicola Testi (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno)
16. Eugen Borisov (Rus, Gruppo Lupi)
17. Vincenzo Ianniello (Amore&Vita-Etruria Ciaponi)
18. Tommaso Targetti (Amore&Vita-Etruria Ciaponi)
19. Francesco Marzi (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno)
20. Giuseppe Rufo (Ciclistica Sestese)

In allegato foto gara: si ringrazia per gentile concessione delle foto Luciano Proietti per conto dell’Unione Ciclistica Rieti

Luca Alò
333-3013269
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