Atletica> Alfio Giomi e la sua candidatura alla presidenza Fidal
Una conferenza stampa davvero ben riuscita quella del candidato alla presidenza della Federatletica, Alfio Giomi. Questa mattina, al centro sportivo Wellness Town di Roma erano non meno di settanta le persone arrivate per ascoltare e conoscere la squadra e il programma del candidato che si oppone all’attuale presidente Franco Arese. Presenti i giornalisti delle principali testate sportive nazionali e locali ma, elemento di rilievo erano presenti società, organizzatori come Luciano Duchi patron della RomaOstia, dirigenti di diversi comitati regionali, fra i quali Marco Pietrogiacomi Presidente della Fidal Lazio, dirigenti sportivi come Vincenzo Parrinello, responsabile del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, e Riccardo Viola, Presidente del Coni Roma, alcuni campioni del recente passato come Marisa Masullo, Stefano Tilli, Roberto Frinolli e le medaglie olimpiche di altre discipline come Alessandra Sensini e Nino Benvenuti.
Ha aperto la mattinata l’intervento di Luigi D’Onofrio, presidente del movimento Passione Atletica, primo e più attivo promotore della candidatura Giomi. A D’Onofrio è spettata la parte formale dedicata all’analisi del recente passato e di come si è ravvisata l’esigenza di produrre un’alternativa a Franco Arese, imprenditore ed ex atleta di successo che però non ruolo di Presidente federale non ha saputo produrre risultati degni di alcun rilievo.
In particolare evidenza, il graduale impoverimento del vertice con sempre meno atleti di rilievo internazionale e l’assenza di una strategia efficace dedicata alle società e ai tecnici di base. Forte anche la critica nei confronti della gestione economico e finanziaria che sembra sempre più dedicata all’apparato burocratico invece che all’attività vera e propria. D’Onofrio ha poi chiuso l’intervento presentando il candidato presidente: uomo esperto, già vicepresidente vicario nella presidenza Gola, fortemente appassionato e competente.
A fare da contraltare alla lucida analisi di D’Onforio alle 12 in punto arriva la relazione di Alfio Giomi fatta di pochi appunti scritti ma ricchissima di argomenti e proposte; una tirata di oltre un’ora che ha coinvolto e convinto i presenti che hanno spesso interrotto con applausi e commenti. L’attenzione viene subito focalizzata verso il settore tecnico, vero volano dell’attività e settore da far ripartire con figure competenti e motivate; risorse da destinare ai tecnici, sia quelli di vertice che di base. Si passa poi alle società che devono riprendersi il ruolo di centro dell’atletica e dell’attività, quelle stesse società che saranno chiamate a partecipare ai processi decisionali a loro dedicati, specie in relazione a regolamenti e calendari.
Finita l’esposizione per sommi capi del programma, partono domande a raffica dalla platea. Ad aprire è Marisa Masullo ma domanda dopo domanda, si torna al fulcro della questione, il settore tecnico. Giomi informa che la complessità del settore impone la scissione della classica figura del CT in tre distinti ruoli e offre al pubblico il primo nome della squadra, quello del tecnico Massimo Magnani che verrà coinvolto in uno dei ruoli citati. Ancora domande sul reclutamento mentre Piccioni per la Gazzetta dello Sport, va subito alle problematiche politiche e chiede del gradimento del CONI in relazione alla sua candidatura. Un sorriso e una battuta nella certezza che il CONI saprà riconoscere le competenze e perchè no, le consistenze percentuali dei due schieramenti politici. Non mancano poi domande e riferimenti ai giovani e alla gestione del talento; e non è un caso della presenza in platea di Ren di Andrew Howe, atleta simbolo di una gestione del talento a dir poco approssimativa.
La conferenza termina ben oltre il tempo previsto ma, se i volti dei presenti non ingannano ne è valsa la pena. L’appuntamento a questo punto è per l’inizio di dicembre dove Franco Arese e il suo sfidante Alfio Giomi si confronteranno in Assemblea nazionale con la speranza, per l’Atletica, che vinca davvero il migliore!