Un’altra grande gratificazione per il Rugby Città di Frascati e per il suo vivaio. Pochi giorni fa, infatti, la Federazione Italiana Rugby ha comunicato i nomi di ventiquattro atleti che, «conclusa al termine della stagione sportiva 2012/13 la frequentazione presso l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” di Tirrenia, hanno aderito (assieme alle proprie società di appartenenza) al regime dei giocatori emergenti di interesse nazionale per le stagioni 2013/2014 e 2014/2015». Tra questi ragazzi c’è Daniele Di Giulio, frascatano doc che lo scorso 30 aprile ha compiuto 19 anni, il quale ha vissuto l’esperienza dell’Accademia col suo fratello gemello Gabriele. «Per me ovviamente è un onore poter aderire a un regime di tale importanza – dice Daniele -. Essere in quel gruppo di atleti vuol dire poter partecipare per le prossime due stagioni sportive al programma formativo federale. Questo significa che la federazione controllerà la mia crescita rugbystica per potermi eventualmente inserire nella “Nazionale emergenti”». Praticamente la prima “fonte” di ricambio della Nazionale maggiore che sta aumentando sempre più il livello di competitività nel Sei Nazioni e in generale nel confronto con le altre nazionali. Ma le grandi novità per Di Giulio non finiscono qui. «Il prossimo anno giocherò con la Lazio nel campionato di “Eccellenza” e quindi sarà una stagione molto importante per me». Anche nelle parole dell’amministratore delegato del Rugby Città di Frascati, Emanuela Musetti, c’è grande soddisfazione per il percorso che Di Giulio ha avviato. «Quello del regime degli emergenti di interesse nazionale fa parte di un nuovo progetto federale – spiega la Musetti -. Daniele è stato selezionato e la Federazione ci ha chiesto se come società volessimo dare il consenso all’adesione del ragazzo: ovviamente non c’era alcun motivo di negarglielo. Credo che per Daniele, che avrà la grande soddisfazione di giocare in serie A, sia stata decisiva la continuità tra le convocazioni per il “Seven” dove si è distinto per le proprie prestazioni in una disciplina che, tra l’altro, sarà olimpionica. Il gemello Gabriele, invece – conclude la Musetti – farà ancora un anno in Accademia, ma stavolta a Parma».
Ufficio Stampa