Acea Virtus Roma: Goss 19, Jones 11, Tonolli ne, Righetti ne, D’Ercole 3, Taylor 8, Eziukwu 2, Hosley 6, Alviti ne, Baron 13, Moraschini, Mbakwe 10. All. Dalmonte
Banco di Sardegna Sassari: M. Green 21, Fernandez, C. Green 2, Devecchi, T. Diener 10, Johnson 17, Sacchetti, D. Diener 12, Vanuzzo, Tessitori ne, Thomas 6. All. Sacchetti
Arriva la vittoria numero 8 in campionato per l’Acea Virtus Roma, che al Palazzetto dello Sport batte 72-68 il Banco di Sardegna Sassari al termine di una partita entusiasmante.
In apertura di gara Sassari si porta subito sul +4 con Drake Diener. Roma rimane a contatto con i canestri di Goss (10 punti solo nel primo quarto, 19 totali per il capitano) ma la Dinamo allunga sul +9 con due triple, stavolta di Travis Diener. Roma accorcia fino al -1 grazie agli 8 punti consecutivi diBaron. Il primo vantaggio della Virtus arriva ancora con Goss, poi D’Ercole trova il +4 con un tiro da tre punti. Sassari agguanta il pareggio e si riporta di nuovo in vantaggio con Marques Green, Roma impatta ancora con Baron e trova il +3 sulla sirena dell’intervallo con una tripla di Goss.
Al ritorno dagli spogliatoi l’Acea allunga subito sul +6 con Jones, ma il Banco di Sardegna risponde con un parziale di 6-0 e passa nuovamente avanti con Marques Green. I sardi allungano, ma Roma ricuce e si riporta in vantaggio all’inizio dell’ultimo quarto con Goss. La Virtus perde Baron per falli a 2’ dal termine, ma trova con Taylor i punti che valgono il +5 a 40” dalla sirena. Sassari tenta l’ultimo assalto ancora con una tripla di Marques Green, ma Mbakwe realizza i liberi che fissano il risultato finale.
Questo il commento di coach Luca Dalmonte in sala stampa: «Se la squadra costringe Sassari a segnare meno di 70 punti, a farne solo 8 in un quarto, dimostrando di avere attenzione sul ritmo partita, con un orgoglio sugli uno contro uno, con uno sforzo sui cambi difensivi, io voglio che si esalti la partita di questi giocatori. E parlo in termini di volontà, orgoglio e attenzione. La Dinamo è una squadra difficile da interpretare, costringe l’avversario a modificare in corsa le proprie scelte perché cambia i propri quintetti. Quando giochi contro una squadra di questo tipo devi assolutamente avere una straordinaria presenza in campo. E noi l’abbiamo avuta.
Eravamo consapevoli che spesso Sassari vince quando segna 90 punti e perde quando ne segna meno di 75 e abbiamo centrato l’obiettivo, sapevamo che la Dinamo tira col 45% da tre quando vince e con meno del 30% quando perde e abbiamo centrato anche quest’obiettivo. Inoltre non abbiamo regalato loro il “corri e tira” nei momenti chiave della partita e abbiamo avuto la pazienza di attaccare come volevamo. I tiri si possono sbagliare, ma la cosa più importante era avere la lettura della partita nelle nostre mani, cosa che, insieme allo sforzo di cui sopra, credo sia stata la chiave della gara».
Ufficio Stampa
Foto Ciamillo per Virtus Roma