Basket> La Virtus cade in casa con Avellino

Acea Virtus Roma-Sidigas Avellino 72-80 (19-28, 36-50, 60-61)
Acea Virtus Roma: Goss 26, Jones 5, Tonolli ne, Righetti ne, D’Ercole 2, Hosley 20, Finamore ne, Alviti, ne Baron 6, Szewczyk 2, Moraschini, Mbakwe 11. All. Dalmonte
Sidigas Avellino: Thomas 22, Biligha ne, Lakovic 13, Spinelli, Ivanov 18, Ianuale ne, Dragovic 10, Morgillo ne, Cavaliero 8, Hayes 9. All. Vitucci

Seconda sconfitta consecutiva per l’Acea Virtus Roma, che al Palazzetto dello Sport perde 72-80 contro la Sidigas Avellino al termine di una gara intensa.
La Virtus passa subito in vantaggio con una tripla di Jones, Avellino risponde con i canestri di Cavaliero e Lakovic e trova il +6 proprio con una tripla dello sloveno. Gli irpini allungano con Hayes, Roma rientra grazie ai punti di Mbakwe ma Ivanov chiude il primo quarto 19-28. Hosley e Baron provano ad accorciare le distanze, ma la Scandone risponde con Cavaliero e Dragovic, che portano la Sidigas sul +14 all’intervallo.
Al ritorno dagli spogliatoi l’Acea è più reattiva in difesa e si lancia alla rincorsa degli ospiti con Mbakwe e Hosley. Avellino risponde con Thomas e Ivanov, ma Roma serra le fila in difesa e mette a segno un parziale di 10-0 con Hosley e Goss, che la portano sul -1 a 10’ dal termine. La Scandone, che perde Ivanov per falli, allunga di nuovo sul +8 con Dragovic e Lakovic. Roma tenta un’altra rimonta con Goss e Hosley, ma gli ospiti resistono fino alla sirena.

Queste le parole di coach Dalmonte in sala stampa: «I primi 20 minuti sono stati profondamente condizionanti per il proseguo della gara. Non abbiamo prodotto la nostra difesa, abbiamo concesso situazioni troppo facili, eravamo in ritardo tutti di mezzo passo, nelle esecuzioni e anche a rimbalzo offensivo. Proprio questo tipo di rimbalzi, 16 in tutto, hanno segnato la gara. Se ci pensate su 10 tiri ben 4 hanno avuto rimbalzo offensivo. Troppi. E questo, unito alla difficoltà in attacco che abbiamo avuto ha fortemente indirizzato la partita. Perché la reazione c’è stata, siamo tornati a contatto ma la sforza prodotto per tornare a contatto ci ha fatto giocare gli ultimi minuti in affanno. E l’abbiamo pagato in termini di lucidità nelle scelte finali».

Ufficio Stampa