In 43 anni quante ruote avranno scollinato a Capodarco? È lo slogan principale che caratterizza l’edizione 2014, perché il Gran Capodarco vive di sola bicicletta in tandem con la solidarietà.
La classicissima del 16 agosto, come è noto, fa parte del calendario internazionale della categoria élite ed under 23. Una corsa ciclistica di alto prestigio per i corridori e le società dilettantistiche non solo italiane ma anche straniere: il futuro del ciclismo passa da questa piccola frazione in collina della città di Fermo che continua a crescere anno dopo anno nel segno della grande tradizione e della continuità.
Il Gran Premio Capodarco è il “gioiello” del ciclismo e si disputa ininterrottamente per il valore e la caratura degli atleti élite ed under 23 che schiera alla partenza, il suo percorso particolare e molto selettivo sui 180 chilometri, l’impareggiabile cornice di folla lungo le strade stile tappe di montagna del Giro d’Italia e del Tour de France, la grande attenzione alla solidarietà verso la comunità di Capodarco (la celebre associazione che organizza servizi per la riabilitazione e l’inserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità) che dà valore aggiunto alla corsa e il grande senso di riconoscenza e di ricordo verso l’indimenticato campione Fabio Casartelli (vincitore della corsa marchigiana nel 1991, un anno prima delle Olimpiadi di Barcellona).
Tanti i motivi e gli spunti d’interesse che sono stati al centro della presentazione che ha avuto luogo nella comunità di Capodarco di Don Vinicio Albanesi con tanti ospiti e presenze: il presidente della regione Marche Gianmario Spacca, i giornalisti Rai Alessandra De Stefano e Beppe Conti, il presidente della FCI Marche Lino Secchi, il presidente FCI Umbria Carlo Roscini, gli onorevoli Paolo Petrini e Remigio Ceroni, Marina Romoli, Luca Panichi, gli instancabili organizzatori Gaetano Gazzoli e Adriano Spinozzi in attesa di applaudire il successore nell’albo d’oro di Matteo Busato, vincitore dell’ultima edizione, e tutti i protagonisti di una vera e propria classica che è una vera festa popolare del ciclismo.
Luca Alò
25/03/2014