Il Giro d’Onore è la vetrina del ciclismo italiano vincente in tutte le specialità: 80 le medaglie ottenute in ambito internazionale nel 2018 di cui 35 ori, 22 argenti e 23 bronzi con gli atleti azzurri delle specialità strada, fuoristrada e paraciclismo che hanno tenuto alta la bandiera tricolore.
Le premiazioni degli atleti, sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, si sono svolte a Milano presso la Sala Maestoso del CityLife District di Milano: un 2018 che ci ha fatto vivere grandi emozioni evidenziando la vitalità di tutto il nostro movimento e la consapevolezza delle nostre forze e grazie alla multidisciplina, l’Italia ha trovato l’arma vincente per forgiare i propri campioni oltre ad incrementare di anno in anno il bottino delle medaglie.
Per il presidente federale Renato Di Rocco “la continuità e la costanza di questo trend di crescita ci conforta. Il metodo della multidisciplinarietà ha fatto breccia, le società lavorano in sinergia con i tecnici nazionali. Il gruppo degli atleti sotto osservazione e monitorati nel quadro del programma per l’individuazione e la valorizzazione dei talenti s’infoltisce. Sono stati coinvolti ben 462 atleti appartenenti a 216 società di 16 comitati regionali. 33 società sono straniere, un nuovo fenomeno che vede tanti atleti italiani avventurarsi per nuove esperienze e differente formazione. La concorrenza stimola ed il confronto ci appassiona.L’interazione tra le nazionali giovanili e quella assoluta, la collaborazione sempre più mirata tra il Centro Studi FCI e quello del Coni, sono gli altri elementi costitutivi di un sistema originale e ben collaudato che ci consente di competere con nazioni più attrezzate e fornite dal punto di vista finanziario e materiale”.
Il movimento femminile ha proiettato la nostra nazionale ad alti livelli competitivi in campo internazionale nelle specialità endurance grazie ai numerosi allori ottenute dalle nostre ragazze con un mix di esperienza e di gioventù: Vittoria Guazzini, Silvia Zanardi, Gloria Scarsi, Camilla Alessio, Giada Capobianchi, Sofia Collinelli, Giorgia Catarzi, Martina Alzini, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Marta Cavalli, Miriam Vece, Martina Fidanza, Gloria Manzoni, Simona Frapporti, Silvia Valsecchi e Maria Giulia Confalonieri.
Di grande spessore le imprese di Marta Bastianelli agli Europei (oro) e di Tatiana Guderzo (bronzo) ai Mondiali per una nazionale femminile che si conferma la “regina” negli appuntamenti che contano per merito anche di Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini, Lisa Morzenti ed Erica Magnaldi impegnate non solo alla rassegna iridata ed europea ma anche ai Giochi del Mediterraneo e al campionato del mondo nella cronometro a squadre.
Ma anche il settore maschile strada (élite ed under 23) sta iniziando a rivedere la luce per merito di Elia Viviani (18 successi nel 2018, il plurivittorioso), Matteo Trentin (campione europeo) e Damiano Caruso tra i professionisti, Edoardo Affini, Jalel Duranti e Filippo Tagliani tra gli under 23 (Campionati Europei e Giochi del Mediterraneo). La Ciclismo Cup è stata archiviata all’insegna del made in Italy con i trionfi di Domenico Pozzovivo e della rivelazione Davide Ballerini e mentre tra le squadre si è riconfermata l’Androni Sidermec di Gianni Savio che potrà partecipare di diritto al Giro d’Italia 2019.
La pista maschile ha continuato a brillare sotto il segno di Filippo Ganna, Michele Scartezzini, Liam Bertazzo, Simone Consonni e Francesco Lamon ed anche lo stesso Elia Viviani che figura i “moschettieri” azzurri dell’inseguimento (insieme a Bertazzo, Ganna, Lamon e Scartezzini).
Un anno contraddistinto dalla vitalità delle categorie giovanili con risultati nelle specialità olimpiche che fanno ben sperare in prospettiva futura per merito delle ottime performances di Sophie Auer, Marco Betteo, Carlo Cortesi, Marco Redaelli e Tommaso Gasparoli ai campionati europei giovanili fuoristrada e ai mondiali-challenge giovanili BMX. Sempre in ambito giovanile la strada è tracciata nelle competizioni su pista grazie a Samuele Manfredi. Davide Boscaro, Alessio Bonelli, Diego Bosini, Tommaso Nencini (juniores), Matteo Donegà (under 23), mentre su strada il futuro è assicurato con Andrea Piccolo, Alessandro Fancellu e Antonio Tiberi.
Sono 17 le medaglie che provengono dal paraciclismo con i migliori rappresentanti di questo settore: Alex Zanardi su tutti, Paolo Cecchetto e Luca Mazzone, unitamente a Michele Pittacolo, Federico Mestroni, Francesca Porcellato, Giorgio Farroni, Fabrizio Cornegliani, Fabio Anobile, Pierpaolo Addesi e Ana Maria Vitelaru.
L’Italia ha occupato la terza piazza nel ranking UCI di Coppa delle Nazioni juniores e under 23 mentre la nazionale ha potuto conquistare con pieno merito il terzo posto nel World Ranking UCI e nell’Europe Tour.
È stato anche il Giro d’Onore dei commissari tecnici e dei loro collaboratori che hanno contribuito alla conquista degli 80 successi internazionali: Davide Cassani (nazionale uomini élite e coordinatore di tutte le squadre nazionali), Dino Salvoldi (direttore tecnico per l’attività di tutte le nazionali femminili), Marino Amadori (under 23), Rino De Candido (juniores uomini) Mario Valentini (paraciclismo), Mirko Celestino (cross country mtb e marathon), Roberto Vernassa (downhill/4cross), Francesco Gargaglia (bmx), Marco Villa (nazionale uomini pista), Fausto Scotti (ciclocross), Angelo Rocchetti (trials) e Daniele Fiorin (direttore tecnico nazionale giovanile) insieme ai collaboratori Marco Velo (strada uomini élite), Pierangelo Cristini (pista femminile), Paolo Sangalli (strada femminile), Fabrizio Di Somma, Fabio Triboli e Gianni Fratarcangeli (paraciclismo), Enrico Martello (cross country), Marco Barini, Federico Ravizzini e Tommaso Lupi (bmx), Fabio Masotti e Diego Bragato (pista maschile), Luigi Bielli (ciclocross), Federico Ventura, Massimiliano Landini e Manlio Iaccarino (free style).
Il nostro è un ciclismo di qualità e lo si deve anche alle organizzazioni di eventi sul territorio nazionale con all’attivo 5 Campionati del Mondo, 2 Campionati Europei e 2 Coppe del Mondo in aggiunta al Giro Rosa e Giro d’Italia Under 23 considerate le migliori corse a tappe nel mondo che il nostro paese può vantare insieme al Giro d’Italia professionisti.
Luca Alò
23/01/2019