Ciclismo> Strade Bianche: a Siena prima vittoria francese con Julian Alaphilippe

Il nome di Julian Alaphilippe è entrato ufficialmente nell’albo d’oro delle Strade Bianche: prima vittoria in una corsa italiana e alla prima partecipazione per il 26enne corridore francese in una delle gare di un giorno più affascinanti e spettacolari di inizio stagione che ha visto salire sul podio il danese Jakob Fuglsang e il belga Wout Van Aert in una cornice davvero unica come Piazza del Campo, a Siena, tra strade sterrate e paesaggi da cartolina con 63 chilometri di strada bianca e in ghiaia suddivisi in undici segmenti nel tracciato di 184 chilometri.

Con il forfait del campione del mondo Alejandro Valverde, al via alcuni dei grandi nomi del ciclismo mondiale che hanno dato grande battaglia in questa tredicesima edizione delle Strade Bianche (organizzata dalla RCS Sport) che vuole diventare la sesta “Classica Monumento” insieme alla Milano-Sanremo, al Giro delle Fiandre, alla Parigi-Roubiax, alla Liegi-Bastogne-Liegi e al Giro di Lombardia.

Con 147 corridori alla partenza e dopo la lunga fuga di Leo Vincent (Fra, Groupama-FDJ), Diego Rosa (Team Sky), Nico Denz (Ger, Ag2r La Mondiale) e Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), la svolta della corsa a 50 chilometri dall’arrivo con Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal), Jakub Fuglsang (Dan, Astana), Alexey Lutsenko (Kaz, Astana), Maximilian Schachmannn (Ger, Bora-Hansgrohe), Greg Van Avermaet (Bel, CCC Team), Zdenek Stybar (Cze, Deceuninck-Quick Step), Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-Quick Step), Yves Lampaert (Bel, Deceuninck-Quick Step), Alberto Bettiol (EF Drapac), Simon Clarke (Aus, EF Drapac), Roman Seigle (Fra, Groupama-FDJ), Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma), Robert Power (Aus, Team Sunweb), Toms Skujins (Let, Trek-Segafredo) e il campione uscente Tiesj Benoot (Bel, Lotto Soudal) a fare la differenza sullo sterrato di Monteaparti.

Poco dopo Fulgsang ha forzato il ritmo trascinandosi dietro Alaphilippe e Van Aert senza alcuna reazione degli inseguitori.

Il trio di testa ha proseguito d’amore e d’accordo fino a Colle Pinzuto nel quale ha mollato Van Aert ma autore a sua volta di un grande recupero nel tragitto di ritorno verso Siena, nel momento in cui Alaphilippe e Fuglsang stavano facendo tattica a vicenda.

Per un attimo Van Aert sembrava voler riaprire i giochi a meno di 2 chilometri dall’arrivo ma è stato nuovamente distanziato da Alaphilippe e Fulgsang prima del muro di Santa Caterina: nel tratto più duro dello strappo al 16%, il danese ha provato a mettere in difficoltà il corridore transalpino che ha risposto con un’eccezionale esplosività nelle gambe nel sinuoso finale del centro storico senese per poi involarsi al traguardo e ricevere l’abbraccio del folto pubblico di Piazza del Campo.

Con il podio completato da Fuglsang e Van Aert, la top-10 delle Strade Bianche 2019 si è chiusa con i piazzamenti finali di Stybar, Benoot, Van Avermaet, Lutsenko, Clarke, Skujins e Wellens tutti entro la decima posizione.

Sedicesimo posto per Marco Canola (Nippo Vini Fantini Faizanè) il migliore degli italiani. I nostri corridori azzurri sono stati al di sotto delle aspettative e ancora fuori dai primi dieci al traguardo: in 13 edizioni disputate una vittoria all’attivo nel 2013 con Moreno Moser, due secondi e quattro terzi posti completano il magro bottino dell’Italia nella giovane storia delle Strade Bianche.

Corridore esuberante che viene dal ciclocross, consacratosi nel ciclismo su strada (nel 2018 vincitore di due tappe al Tour de France, della Freccia Vallone e della Classica di San Sebastian), pupillo del direttore sportivo Davide Bramati, il francese Julian Alaphilppe ha nelle corde questo tipo di classica che ha centrato senza sbagliare nulla e con una grandissima condizione: “Ero concentrato tutto il giorno sul finale, sono stato fortunato a non cadere e a non forare. La mia squadra ha fatto un ottimo lavoro nel proteggermi. Non sono stato sicuro di vincere fino all’ultima curva. Questa è una sensazione meravigliosa, avevo bisogno di qualcosa di nuovo per ottenere quel qualcosa in più nella mia carriera e questa motivazione me l’ha data la Strade Bianche”.

Fulgsang ha dato tutto quello che poteva avere nelle proprie gambe pur essendo stato l’artefice della fuga finale con Alaphilippe e Van Aert ma ha dovuto rinviare l’appuntamento con la vittoria nella Classica del Nord più a Sud d’Europa.

Continua a stupire Van Aert: il secondo podio consecutivo a Siena (terzo nel 2018) è stato la conferma per un fuoriclasse del ciclocross a livello mondiale nonostante una stagione molto dispendiosa sul piano fisico e atletico nella parentesi autunnale ed invernale di cross.

Luca Alò
10/03/2019