Ciclismo> Tirreno-Adriatico: il kazako Alexey Lutsenko eroe a Fossombrone

Prima vera sfida tra i big di classifica nella quarta frazione della Tirreno-Adriatico andata in scena da Foligno a Fossombrone di 221 chilometri con la vittoria di Alexey Lutsenko in un finale di tappa al cardiopalma e con la leadership ancora sulle spalle di Adam Yates alla vigilia della tappa dei “Muri” in programma da Colli del Metauro a Recanati.

Dieci attaccanti che hanno trovato la via della fuga al chilometro 19 con Nans Peters dell’Ag2r La Mondiale, Giovanni Visconti della Neri Sottoli Selle Italia KTM (primo al Gpm di Villa del Monte al km 128), Mirco Maestri della Bardiani CSF (primo al traguardo volante di Cartoceto al km 163), Marcus Burghardt della Bora Hansgrohe, Joey Rosskopf della CCC Team, Krists Neilands della Israel Cycling Academy, Luis Mas della Movistar, Jenthe Biermans della Katusha Alpecin, Rob Power del Team Sunweb e Jasper Stuyven della Trek Segafredo.

Terminata la fuga dei dieci battistrada (vantaggio massimo 9’17” a 100 chilometri dall’arrivo) e con il ritiro di Geraint Thomas (Team Sky) per problemi di stomaco, il primo tra i big a dare la scossa in occasione del gran premio della montagna a Monteguiduccio è stato Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) sfuggito al controllo dei portacolori del Team Jumbo-Visma che rimanevano orfani di Laurens De Plus a causa di una brutta caduta.

Nei due giri finali attorno Fossombrone, l’azione di Lutsenko è stata molto redditizia riuscendo a guadagnare da solo un vantaggio massimo di 50 secondi nei confronti di un drappello con gli uomini di classifica comprendente Adam Yates (Mitchelton Scott), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), Julian Alaphilippe (Quick Step), Tom Dumoulin (Team Sunweb), Simon Clarke (EF Educational First), Thibaut Pinot (Groupama Fdj), Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) Alberto Bettiol (EF Educational First), Davide Formolo (Bora Hansgrohe), Tiesj Benoot (Lotto Soudal) ed anche un tenace Vincenzo Nibali (Bahrain Merida).

Con il passaggio sullo strappo dei Cappuccini, Roglic è stato in assoluto quello più attivo nel colmare il gap con Fuglsang che non dava cambi per favorire il compagno di squadra e il capoclassifica Yates sulla ruota del corridore sloveno. A poco a poco, il vantaggio di Lutsenko (vincitore dei due gran premi della montagna in cima ai Cappuccini e del traguardo volante nel circuito finale di Fossombrone) è diminuito ma sul finire della discesa, il forte recupero dei tre contrattaccanti ha portato il corridore kazako a rischiare troppo e a cadere in curva a 1500 metri dal traguardo riaprendo, di fatto, i giochi per la vittoria di tappa.

All’arrivo formidabile spunto veloce di Lutsenko che ha trovato addirittura le forze per sprintare e prevalere su Yates, Roglic e Fuglsang, quinto a 9” in solitaria Formolo, a 23” il resto dei big con il sesto posto conquistato da Bettiol.

Una bella dimostrazione di carattere per Lutsenko cogliendo una meritatissima vittoria senza essere sopraffatto dalla tensione: “Sono andato a terra due volte negli ultimi 20 chilometri e questo ha reso tutto più difficile. Per fortuna nel gruppetto di tre corridori che inseguiva c’era il mio compagno di squadra Jakob Fuglsang. Considerando quello che è successo, sono davvero felice di aver ottenuto una vittoria come questa in una giornata che sembrava concludersi male. Mi dà tanta motivazione per la tappa di Recanati e per le classiche”.

Professionista dal 2013 con 20 vittorie all’attivo, Lutsenko è il più vittorioso di questo inizio di stagione (5 successi) insieme a Julian Alaphilippe ed ha regalato al Kazakistan la prima vittoria di tappa nella storia della Corsa dei Due Mari.

Terzo giorno consecutivo in maglia azzurra di capoclassifica per Yates: “È stata una frazione dura, come una classica delle Ardenne, tutto il giorno su e giù per strade tortuose e salite ripide. Siamo rimasti sempre nella posizione in cui dovevamo essere. Sull’ultima salita sono riuscito a mantenere il ritmo di Roglic; sono un po’ deluso di non aver conquistato la tappa ma credo di poter dire che oggi ha vinto il più forte”.

ARRIVO DI TAPPA FOLIGNO – FOSSOMBRONE

1 – Alexey Lutsenko (Kaz, Astana Pro Team) – 221 km in 5h16’29”, media 41,897 km/h

2 – Primoz Roglic (Slo, Team Jumbo – Visma)

3 – Adam Yates (Gbr, Mitchelton – Scott)

4 – Jakob Fuglsang (Dan, Team Astana)

5 – Davide Formolo (Bora – Hansgrohe) a 9”

6 – Alberto Bettiol (EF Educational First) a 23”

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUARTA TAPPA

1 – Adam Yates (Mitchelton – Scott)

2 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) a 7″

3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 50″

4 – Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) a 56”

5 – Sam Oomen (Ola, Team Sunweb) a 56”

6 – Alexey Lutsenko (Kaz, Astana Pro Team) a 1’06”

9 – Alberto Bettiol (EF Educational First) a 1’21”

Maglia Azzurra, leader della classifica generale: Adam Yates (Gbr, Mitchelton – Scott).

Maglia Arancione, leader della classifica a punti: Mirco Maestri (Bardiani CSF).

Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna: Alexey Lutsenko (Kaz, Astana Pro Team).

Maglia Bianca leader della Classifica dei Giovani: Sam Oomen (Ola, Team Sunweb).

Luca Alò
16/03/2019

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