Per arginare i problemi legati alla pandemia di Coronavirus e garantire la ripresa agonistica nelle migliori condizioni di sicurezza sanitaria, l’Unione Ciclistica Internazionale ha provveduto a ridisegnare il calendario allungando la stagione 2020 fino al mese di novembre.
La decisione è arrivata al culmine di una importante riunione in videoconferenza alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Unione Ciclistica Internazionale, delle squadre, dei corridori e dei principali organizzatori (ASO, RCS, Unipublic e Flanders Classics) dove sono stati raggiunti all’unanimità gli accordi sul ripristino delle corse in piena estate con la speranza che la pandemia di Covid-19 molli la presa.
Tutte le gare catalogate UCI World Tour avranno luogo a partire da agosto visto il prolungamento al 1°luglio della sospensione del calendario internazionale.
In una nota espressa dal presidente David Lappartient, l’UCI conferma la priorità del Tour: “Lo svolgimento della Grande Boucle è considerato di fondamentale importanza data la sua centralità nell’economia del ciclismo nonchè tra gli avvenimenti sportivi più seguiti a livello mondiale. La crisi sanitaria attuale che stiamo attraversando a causa del coronavirus ci porta ogni giorno a prendere decisioni rilevanti riguardo la nuova articolazione del calendario per tutte le discipline. Stiamo lavorando per guardare con ottimismo al ripristino dell’attività internazionale sia per gli uomini che per le donne”.
Spicca lo slittamento del Tour de France tra il 29 agosto e il 20 settembre (in Francia vietati fino a metà luglio gli eventi pubblici di massa dopo l’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron sulle misure di contenimento della pandemia) anche se l’ultima tappa sui Campi Elisi a Parigi coinciderà con l’avvio dei Campionati del Mondo di Aigle-Martigny in Svizzera che hanno mantenuto inalterate le loro date tra il 20 e il 27 settembre.
Pertanto, in contemporanea alla conclusione della Grande Boucle avrà luogo la prova a cronometro mondiale per la categoria élite.
Balza all’occhio questa concomitanza anomala tra i due eventi che devono piegarsi a questioni logistiche e tecniche (in primis i diritti televisivi) per conto dei rispettivi comitati organizzatori ma che va sicuramente a svantaggio di atleti e squadre.
Sul suo account personale di Twitter, il quattro volte vincitore del Tour Chris Froome ha commentato: “Finalmente si vede un po’ di luce in fondo al tunnel, so che questo periodo è stato duro per tutti e le corse in bici al momento non sono una priorità. Ma speriamo di poter tornare alla normalità nel giro di poco tempo”.
Tra le altre novità di rilievo, lo spostamento del Giro d’Italia subito dopo il Mondiale tra il 3 e il 25 ottobre, a seguire la Vuelta di Spagna programmata a novembre. In Italia si svolgeranno anche gli Europei in Trentino tra il 9 e il 13 settembre che andrebbero a sovrapporsi alle tappe del Tour de France (altra anomalia di questo folto calendario).
“Magari fosse vero, firmerei subito questa opzione per recuperare il Giro d’Italia ad ottobre perché vuol dire che c’è la volontà di ripartire”. Si è pronunciato così il cittì della nazionale italiana professionisti Davide Cassani, alla notizia della nuova collocazione della Corsa Rosa che molto probabilmente non partirà dall’Ungheria.
Le cinque “Classiche Monumento” Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia si disputeranno regolarmente ma al momento non hanno trovato una data fissa nel calendario.
I campionati nazionali strada e cronometro, che dovevano svolgersi a metà giugno, si terranno nel fine settimana del 22 e 23 agosto (in Italia verranno ospitati in Veneto tra Bassano del Grappa, Marostica e Cittadella) e come tradizione collocati una settimana prima dell’inizio del Tour de France.
Luca Alò
16/04/2020