Pallanuoto> A tu per tu con Massimo Tafuro, nuovo allenatore della Roma Nuoto

Una vita spesa tra le mura della sua Alma Nuoto, spesso con i colori della Lazio Nuoto e della nazionale italiana addosso. Massimo Tafuro oggi approda alla Roma Nuoto. Come ormai noto, infatti, il tecnico romano è il nuovo allenatore della prima squadra giallorossa. Una stima e simpatia reciproca nata già diversi anni fa, oggi diventa una concreta opportunità di lavoro per entrambe le parti. Tafuro, vera colonna portante dell’Olimpo della pallanuoto romana e nazionale, è il grande acquisto della società capitolina, pronta a rilanciarsi nel prossimo campionato di serie A1.
«La Roma Nuoto è una società con cui ho sempre avuto ottimi rapporti. È evidente che la mia storia pallanuotistica dica Lazio: sono stato giocatore, capitano e allenatore dei biancocelesti, li porto nel cuore. Ma della Roma Nuoto ho grande stima e sono anche tifoso, calcisticamente parlando, di questi colori». Una risata spontanea accompagna il nuovo argomento: «Conosco tutti i ragazzi che lavorano qui: con loro abbiamo avuto già negli anni scorsi una condivisione positiva, di confronto, anche quando ci siamo ritrovati avversari a livello giovanile. Ho con tutti un rapporto molto positivo, sono certo di trovare qui ottimi colleghi».
Dopo tre anni il ritorno su una panchina senior: «Ho colto al volo la possibilità di guidare l’A1. L’idea mia e della società è di costruire squadra con determinate caratteristiche. Ho in mente una pallanuoto moderna, veloce, di alta intensità, divertente: io sono stato giocatore, in epoca diversa, ma mi intrigherebbe molto poter giocare questo tipo di pallanuoto. Il percorso da intraprendere con la Roma mi piace e l’ho sposato in pieno, con tanto entusiasmo».
Un entusiasmo contagioso è la parola chiave di questa coinvolgente chiacchierata con Massimo, che a quasi 65 anni sembra un giovane alla prima esperienza in panchina: «Per me la pallanuoto è tutto, le ho dedicato la mia vita. Se sono in giro per piscine e c’è una partita U13 o HaBa WaBa, mi fermo e resto a guardarla: è un’attrazione strana, ma non posso e non voglio farne a meno».
Proprio la sua immensa passione per lo sport, da tanti anni lo ha portato a gestire e mandare avanti una struttura storica come quella dell’Alma Nuoto. Che oggi, come tutta Italia, si trova ad affrontare un momento complicato: «Alma Nuoto è Aleandro più Massimo, il mio caro fratello che ci ha lasciati tanti anni fa. È una parte di me e continuerò a seguirla. Non nascondo che la situazione in cui siamo mi fa male: se fosse dipeso da me e dalla mia gestione, sarebbe anche più facile trovarvi rimedio. Ma andremo avanti per tutte le persone che da decenni praticano sport con noi».
Compresi, ovviamente, tutti i ragazzi che iniziano a giocare a pallanuoto grazie a Tafuro e al suo staff alla piscina di viale dei Consoli, da sempre una vera e propria fucina di talenti. Anche se Massimo parla della cosa con grande umiltà: «In tantissimi hanno iniziato la pallanuoto da noi. Qualcuno poi è riuscito ad approdare alla Roma, alla Lazio o al Vis Nova, proviamo sempre a fare il meglio per i ragazzi. Mi auguro che ora questa collaborazione tra Alma e Roma Nuoto possa svilupparsi ancora di più».
Dopo un attimo di fuori programma, Massimo torna subito alla nuova avventura giallorossa: «Ora c’è da strutturare e da programmare bene tutto il lavoro. La situazione anomala in cui siamo a causa del coronavirus, ci permette di ragionare con calma e valutare con più tempo. In questi giorni andrò al Foro Italico per incontrare prima squadra e giovanili. Voglio parlare con tutti i giocatori, avere da loro un feedback, ascoltare le aspettative di ognuno per la nuova annata e poi partiremo. Abbiamo bisogno di affetto, entusiasmo e tanta voglia di fare: stateci vicino e forza Roma!».

Andrea Esposito
Ufficio stampa Roma Nuoto