Un finale al fotofinish per la quarta frazione del Giro d’Italia numero 103, l’ultima in terra di Sicilia da Catania a Villafranca Tirrena di soli 140 chilometri: a gioire dopo uno sprint serratissimo è stato il francese Arnaud Demare (Groupama Fdj) a relegare per una questione di millimetri Peter Sagan (Svk, Bora Hansgrohe) e Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step).
La Corsa Rosa ha fatto registrare il ritiro del britannico Geraint Thomas (Team Ineos Grenadier) dopo la rovinosa caduta del giorno prima alla partenza di Enna nel tratto di trasferimento al chilometro zero per colpa di una borraccia rotolata a terra.
All’ospedale di Catania, il corridore britannico è stato sottoposto a ulteriori radiografie che hanno riscontrato una microfrattura del bacino. Addio sogni di maglia rosa per Thomas (già protagonista in negativo al Giro d’Italia numero 100 nel 2017 dopo la caduta nel finale di tappa del Blockhaus e poi costretto al ritiro in quell’edizione) in un Giro che rimane orfano di un altro pretendente alla vittoria finale dopo i forfait di Alexsander Vlasov (Astana) nella seconda tappa e quello di Miguel Angel Lopez (Astana) nella cronometro di Palermo.
Lo svizzero Simon Pellaud (Androni Sidermec), il polacco Kamil Gradek (CCC Team) e Marco Frapporti (Vini Zabù-Brado-KTM) hanno formato il terzetto della fuga giornaliera che il gruppo ha lasciato andare nei primi 60 chilometri con un vantaggio contenuto entro i 4 minuti.
Il superamento del gran premio della montagna di Portella Mandrazzi è stato ad appannaggio di Pellaud in solitaria con 23” sugli ex compagni di fuga Frapporti e Gradek, a 1’50” il gruppo regolato in vetta da Giulio Ciccone (Trek Segafredo).
L’ascesa di Portella Mandrazzi, che divide i monti Peloritani da quelli Nebrodi, ha dato lo spunto ai portacolori della Bora-Hansgrohe di Peter Sagan per aumentare il ritmo, nell’intento di mettere in difficoltà alcuni velocisti puri come Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) ed Elia Viviani (Cofidis) in difficoltà.
Oltre alla durezza della salita (lunga circa 20 chilometri), è stata anche una foratura a complicare la situazione al colombiano Gaviria mentre Viviani è riuscito a recuperare sul gruppo maglia rosa a 27 chilometri dal traguardo e in testa, da solo, Pellaud ha fatto suo lo sprint intermedio posto Barcellona Pozzo di Gotto.
Alle spalle dell’elvetico di origini colombiane, Joao Almeida (Deceuninck Quick Step) e Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) si sono contesi i due secondi di abbuono in palio con il portoghese che ha avuto la meglio, potendo contare dell’apporto del compagno di squadra Davide Ballerini che si è aggiudicato il terzo posto al traguardo volante, soffiando così l’abbuono all’ecuadoriano Caicedo utile per sfilare la maglia rosa ad Almeida.
Le squadre degli sprinter Arnaud Démare (Groupama Fdj), Elia Viviani (Cofidis), Micheal Matthews (Team Sunweb) e Peter Sagan (Bora) erano ancora in testa a tenere alto il ritmo nonostante un finale complicato dalle curve e dalle stradine strette.
Rintuzzato il buco creato da Miles Scotson (Groupama Fdj), allo scopo di sorprendere i velocisti ai 600 metri, è stata una volata pirotecnica fino all’ultimo colpo di pedale che ha proiettato Sagan (il primo ad anticipare lo sprint), Demare e Ballerini sulla riga bianca del traguardo.
Attesa prolungata per il fotofinish che ha assegnato la vittoria al campione nazionale francese Demare, la decima nel dopo lockdown con la perla della Milano-Torino nel mese di agosto. Con il secondo posto di tappa, Sagan è diventato il nuovo leader della classifica a punti (maglia ciclamino).
Dalla gioia di Demare alla drammatica caduta dei due corridori della Vini Zabù-Brado-KTM Etienne Van Empel e Luca Wackermann (ad avere la peggio con trauma cranico, frattura delle ossa nasali ed alcune escoriazioni) causa una folata di vento procurata dal passaggio ravvicinato di un elicottero che ha fatto sì che le transenne venissero divelte finendo in mezzo alla sede stradale.
ORDINE D’ARRIVO 4°TAPPA CATANIA-VILLAFRANCA TIRRENA
1 – Arnaud Démare (Fra, Groupama Fdj) 140 chilometri in 3.22’13” media 41,540 km/h
2 – Peter Sagan (Svk, Bora Hansgrohe)
3 – Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step)
4 – Andrea Vendrame (AG2R La Mondiale)
5 – Elia Viviani (Cofidis)
6 – Stefano Oldani (Lotto Soudal)
7 – Davide Cimolai (Israel Start Up Nation)
8 – Michael Matthews (Aus, Team Sunweb)
9 – Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè)
10 – Enrico Battaglin (Bahrain-McLaren)
18 – João Almeida (Por, Deceuninck – Quick – Step)
19 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo)
CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUARTA TAPPA
1 – João Almeida (Por, Deceuninck – Quick – Step) 11.06’36”
2 – Jonathan Caicedo (Ecu, EF Pro Cycling) a 2”
3 – Pello Bilbao (Spa, Bahrain – McLaren) a 39”
4 – Wilco Kelderman (Ola, Team Sunweb) a 44″
5 – Harm Vanhoucke (Bel, Lotto Soudal) a 55″
6 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) a 57″
7 – Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling) a 1’01”
8 – Brandon McNulty (Usa, UAE Team Emirates) a 1’13”
9 – Jakob Fuglsang (Dan, Astana Pro Team) a 1’15”
10 – Steven Kruijswijk (Ola, Jumbo – Visma) a 1’17”
23 – Giovanni Visconti (Vini Zabu’ – Brado – KTM) a 3’42”
24 – Simon Yates (GBr, Mitchelton Scott) a 3’48”
MAGLIE
Rosa, leader della classifica generale – João Almeida (Por, Deceuninck – Quick – Step)
Ciclamino, leader della classifica a punti – Peter Sagan (Svk, Bora – Hansgrohe)
Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Jonathan Caicedo (Ecu, EF Pro Cycling)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – João Almeida (Por, Deceuninck – Quick – Step)
Luca Alò
06/10/2020