Da applausi il secondo Giro dell’Emilia in carriera conquistato da Primoz Roglic. Lo sloveno della Jumbo Visma, campione olimpico a cronometro in carica, ha strapazzato i diretti avversari con una potente progressione che lo ha portato a tagliare vittorioso il traguardo di Bologna (sulla collina dove si erge il Santuario di San Luca) nella corsa organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia di patron Adriano Amici.
Con 166 corridori in rappresentanza di 25 squadre e la partenza da Casalecchio di Reno, sono fuggiti dal gruppo Natnael Tesfazion (Androni Giocattoli), Andrea Garosio (Bardiani Csf Faizanè), Giovanni Carboni (Bardiani Csf Faizanè), Davide Bais (Eolo-Kometa), Joab Schneiter (Vini Zabù), Lorenzo Milesi (Beltrami Tsa Tre Colli), Matteo Baseggio (General Store), Paul Wright (Mg.KVis Vpm) e Filippo Dignani (Work Service), per loro vantaggio massimo di 4 minuti.
Durante i quattro giri finali sul circuito di San Luca, Garosio e Carboni sono stati gli ultimi ad arrendersi al primo passaggio in cima alla salita del santuario bolognese, venendo poi riassorbiti da un gruppetto di contrattaccanti con alcuni big.
La corsa è poi esplosa su iniziativa di Roglic, Clement Champoussin (AG2R Citroen Team), Remco Evenepoel (Deceuninck QuickStep), Joao Almeida (Deceuninck QuickStep), David Gaudu (Groupama FDJ), Adam Yates (Ineos Grenadiers), Michael Woods (Israel StartUp) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).
Riuscendo a contenere gli attacchi di Evenepoel, Almeida, Woods e Yates, rimasti a guidare la corsa durante la percorrenza dell’ultimo giro, Roglic ha cambiato marcia e con una poderosa azione si è messo alle spalle Almeida (già secondo in questa corsa nel 2020), Woods, Yates ed Evenepoel, ottavo e migliore degli italiani Ulissi (Uae Team Emirates).
C’è un feeling tra Roglic e il Santuario di San Luca. Nel 2019 si aggiudicò la prima tappa e la maglia rosa al Giro d’Italia ed anche il suo primo Emilia nello stesso anno: “Nelle ultime centinaia ho deciso di attaccare – ha dichiarato lo sloveno, vincitore in stagione della Vuelta di Spagna -. Fortunatamente avevo le gambe buone. Ho un sacco di bei ricordi di questa salita, spero di poter tornare qui in futuro e lottare ancora per la vittoria. L’attenzione ora è sulla Milano-Torino e sul Giro di Lombardia, sono pronto a finire la stagione in crescendo e ho ancora fame di vittorie”.
ORDINE D’ARRIVO GIRO DELL’EMILIA GRANAROLO
1° Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma) media 39,798 km/h
2° Joao Almeida (Por, Deceuninck QuickStep) a 3”
3° Michael Woods (Can, Israel Start-up Nation) a 5”
4° Adam Yates (GBr, Ineos Grenadiers) a 10”
5° Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck QuickStep) a 28”
6° Daniel Martin (Irl, Israel StartUp) a 1’23”
7° Bauke Mollema (Ola, Trek – Segafredo) a 1’45”
8° Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 1’46”
9° Ben Hermans (Bel, Israel StartUp) a 1’50”
10° Nairo Quintana (Col, Team Arkea Samsic) a 1’59”
11° Alessandro De Marchi (Israel Start-up Nation) a 2’05”
12° Jonas Vingegaard (Dan, Jumbo Visma) a 2’09”
13° Cristian Scaroni (Eolo Kometa)
14° Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka NextHash) a 2’11”
15° Steven Krusjwijk (Ola, Jumbo-Visma) a 2’15”
19° Giovanni Aleotti (Bora Hansgrohe) a 3’59”
23° Simone Velasco (Gazprom RusVelo) a 4’42”
24° Rigoberto Uran (Col, EF Education – Nippo) a 5’21”
30° Fausto Masnada (Deceuninck QuickStep) a 5’41”
31° Andrea Bagioli (Deceuninck QuickStep)
36° Aleksander Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech) a 6’17”
Credit fotografico Bettini Photo
Luca Alò
03/10/2021