Colonna (Rm) – La Prima categoria del Colonna scoppia di salute. La squadra di mister Luca Esuperanzi anche nel match interno di domenica scorsa contro lo Scalambra Serrone ha dimostrato di essere in un gran momento di forma: dopo le tredici reti realizzate tra Borghesiana e Vjs Velletri, la prima squadra del club castellano ha vinto la terza partita consecutiva, stavolta con un rotondo 4-1 firmato da Giordani, Composto, Bendia e Tiberi. L’unica vera nota negativa è stato l’infortunio rimediato nel finale da Gianluca Sgarra, esterno offensivo classe 1992 che stava vivendo uno splendido avvio di stagione: “Sono caduto male e mi sono procurato la frattura del metacarpo della mano sinistra. Temo che dovrò rimanere fuori almeno fino alla fine dell’anno solare e questo mi farà perdere diverse gare importanti, tra cui quella di Monte Porzio contro la mia ex squadra: un infortunio che non ci voleva”. Sgarra fa un passo indietro per commentare il poker rifilato allo Scalambra: “Nel primo tempo abbiamo fatto la partita, ma la difficoltà maggiore è stata quella di sbloccare lo 0-0. Nella ripresa gli ospiti hanno accorciato le distanze sul 2-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: dobbiamo correggere qualche difetto sulla fase difensiva nelle situazioni di palla inattiva. In ogni caso abbiamo subito rimesso le cose a posto con il sigillo del 3-1 e nel finale abbiamo chiuso i conti”. Sgarra è tra i “pochi reduci” del gruppo già allestito lo scorso anno, ulteriormente rivoluzionato in estate grazie al sapiente lavoro di un club che si è organizzato in maniera ancora più certosina ed ambiziosa. “E’ stato allestito un organico di qualità che conta su tanti ragazzi di valore, praticamente siamo tutti titolari. Credo che questa sia la squadra più forte tra tutte quelle con cui ho giocato in Prima categoria”. Domenica prossima il Colonna è atteso da un’affascinante sfida sul campo del Valle Martella che condivide con i castellani il terzo posto, a due punti dalla capolista Atletico Lariano: “Sarà una bella partita, giocata sicuramente a viso aperto. Avrei voluto esserci, ma seguirò comunque i miei compagni dalla tribuna”.
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