Ciclismo> Giro d’Italia 105: a Reggio Emilia primo “timbro” italiano allo sprint con Alberto Dainese

Il dominio dei corridori stranieri al Giro d’Italia 105 è stato interrotto. I successi a catena nelle prime 10 tappe disputate da Budapest a Jesi, non hanno avuto più seguito grazie a uno dei giovani più promettenti del nostro movimento ciclistico: Alberto Dainese, 24enne padovano del Team DSM con una rimonta strepitosa sul colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) ha fatto sua l’undicesima frazione della Corsa Rosa andata in scena in Emilia Romagna da Sant’Arcangelo di Romagna a Reggio Emilia di 203 chilometri completamente pianeggianti.

La fuga a due di Filippo Tagliani (Drone Hopper Androni Giocattoli) e Luca Rastelli della Bardiani CSF Faizanè (quest’ultimo alla sua prima partecipazione tra i professionisti al Giro) è durata 111 chilometri con il gruppo che non ha mai concesso troppo margine. Alcuni ventagli aperti, in tratti in cui il vento spazzava la Pianura Padana, hanno messo in difficoltà alcuni corridori e la tappa è filata via negli ultimi 50 chilometri con l’attacco di Dries De Bondt (Alpecin Fenix). Il suo tentativo in solitaria è stato braccato dalle squadre dei velocisti a 1500 metri dall’arrivo per far posto al capolavoro in volata di Dainese, dopo che Arnaud Démare (Groupama Fdj) ha lanciato il suo sprint da molto lontano e con Gaviria che è stato beffato di mezza ruota proprio negli ultimi metri.

In precedenza allo sprint intermedio di San Giovanni in Persiceto era stato Richard Carapaz (Ecu, Ineos Grenadiers) a transitare per primo conquistando 3″ di abbuono. In classifica generale il vincitore del Giro d’Italia 2019 è risalito in seconda posizione a 12″ da Juan Pedro Lopez e scalzando dal podio Romain Bardet (Fra, Team DSM).

La Parmigiano Reggiano Food Stage, intitolata così l’undicesima tappa, ha portato in dote il primo successo azzurro nella Corsa Rosa grazie a Dainese ponendo fine ad un digiuno di vittorie italiane lungo 10 tappe oltre a diventare il velocista italiano più giovane a vincere al Giro da 10 anni a questa parte: “Stamattina non pensavo che avrei vinto, non ho dormito bene e non mi sentivo al massimo al risveglio. Sono onorato di essere diventato lo sprinter di riferimento del team durante la corsa. Ogni volata è diversa, all’inizio Démare sembrava essere piazzato meglio di tutti ma ai 100 metri dall’arrivo ho capito che ero il più veloce. Romain Bardet ha sempre creduto nei miei mezzi, forse anche più di me. Sono felice di vedere che un corridore terzo in classifica generale mi ha aiutato nella preparazione dello sprint. Adesso tutta la squadra lavorerà per lui perchè puntiamo a vincere il Giro d’Italia”.

Terzo podio di tappa in questa Corsa Rosa 2022 per Gaviria che a Reggio Emilia aveva già vinto nell’edizione 2017 del Giro: “Le gambe erano buone, ma oggi Dainese ha dimostrato di essere semplicemente più veloce. C’era vento a favore, quindi sono partito un po’ prima del normale, ma Dainese è stato bravo a superarmi, complimenti a lui. Posso contare su uno stato di forma ideale, sto dando il massimo per poter agguantare la vittoria al Giro”.

Per Juan Pedro Lopez Perez è l’ottavo giorno consecutivo in maglia rosa: “Oggi è stato il primo giorno in cui ho corso da leader. A volte sono un pò nervoso perchè voglio stare più davanti ma i miei compagni di squadra mi aiutano sempre molto. Otto Vergaerde in particolare mi tranquillizza spesso dicendomi di stare nella sua ruota. Non so se sono più fiducioso di prima o meno. So comunque che se mi stacco sarà dopo aver dato il 100%”.

ORDINE D’ARRIVO 11°TAPPA SANT’ARCANGELO DI ROMAGNA – REGGIO EMILIA

1. Alberto Dainese (Team DSM) 203 km in 4.19’04” media 47,015 km/h

2. Fernando Gaviria (Col, UAE Team Emirates)

3. Simone Consonni (Cofidis)

4. Arnaud Démare (Fra, Groupama – FDJ)

5. Caleb Ewan (Aus, Lotto Soudal)

6. Mark Cavendish (GBr, Quick-Step Alpha Vinyl Team)

7. Edward Theuns (Bel, Trek – Segafredo)

8. Sacha Modolo (Bardiani-CSF-Faizanè)

9. Phil Bauhaus (Ger, Bahrain – Victorious)

10. Lawrence Naesen (Bel, AG2R Citroën Team)

11. Giacomo Nizzolo (Israel Premier Tech)
12. Edoardo Affini (Jumbo Visma)

CLASSIFICA GENERALE DOPO L’11°TAPPA

1. Juan Pedro López Perez (Spa, Trek – Segafredo) 46.43’12”

2. Richard Carapaz (Ecu, Ineos Grenadiers) a 12”

3. João Almeida (Por, UAE Team Emirates)

4. Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 14”

5. Jai Hindley (Aus, Bora Hansgrohe) a 20”

6. Guillaume Martin (Fra, Cofidis) a 28”

7. Mikel Landa (Spa, Bahrain – Victorious) a 29”

8. Domenico Pozzovivo (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) a 54”

9. Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe) a 1’09”

10. Pello Bilbao (Bahrain – Victorious) a 1’22”

11. Alejandro Valverde (Spa, Movistar Team) a 1’23”

12. Thymen Arensman (Ola, Team DSM) a 1’27”

13. Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) a 3’04”

22. Giulio Ciccone (Trek Segafredo) a 10’12”

CLASSIFICA A PUNTI

1. Arnaud Démare (Fra, Groupama-Fdj) 173 punti

2. Mark Cavendish (GBr, Mark Quick-Step Alpha Vinyl Team) 96

3. Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) 91

CLASSIFICA GRAN PREMI DELLA MONTAGNA

1. Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team) 83 punti

2. Koen Bouwman (Ola, Jumbo-Visma) 69

3. Lennard Kämna (Ger, Bora-Hansgrohe) 43

CLASSIFICA GIOVANI UNDER 25

1. Juan Pedro López Perez (Spa, Trek – Segafredo) 46.43’12”

2. João Almeida (Por, UAE Team Emirates)

3. Thymen Arensman (Ola, Team DSM) a 1’27”

CLASSIFICA A SQUADRE

1. Bora Hansgrohe 140.12’41”

2. Bahrain Victorious a 4’17”

3. Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux a 5’24”

LE MAGLIE UFFICIALI

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Juan Pedro Lopez Perez (Spa, Trek-Segafredo)

Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Fra, Groupama-FDJ)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Juan Pedro Lopez Perez (Spa, Trek-Segafredo) – indossata da Joao Pedro Almeida Gonçalves (Por, UAE Team Emirates)

Photo Credits Alpozzi-D’Alberto-Ferrari-Paolone/LaPresse

Luca Alò
18/05/2022