Equitazione> ROLEX GRAN PREMIO ROMA: Lynch replica dopo 14 anni

L’’89º CSIO Roma 2022 – Master d’Inzeo si è concluso nel migliore dei modi per l’Irlanda. Nella giornata conclusiva è stato infatti Denis Lynch a trionfare nel ROLEX GRAN PREMIO ROMA (h. 160 – 450.000 €), con Brooklyn Heights, ripetendosi peraltro a 14 anni di distanza dal suo precedente successo nella gara clou del concorso ippico romano, in sella a Lantinus nel 2008.

Nel secondo round del Gran Premio, al quale hanno partecipato i migliori tredici del primo percorso, Lynch è risultato ancora il più veloce tra i partecipanti esenti da errori (42”52). Il podio è stato completato dalla tedesca Jana Wargers, con Limbridge (43”19), e dal migliore degli italiani, Piergiorgio Bucci, con Cochello (45”78). Tra gli azzurri eccellente prestazione anche da parte di Emanuele Camilli, quinto con Chadellano PS (47”26).

Lynch, 46 anni, ha vinto l’oro a squadre agli Europei 2017 a Goteborg. A titolo individuale si è classificato 9º ai WEG di Caen 2014.
Salgono a 5 le vittorie irlandesi nel Gran Premio romano: oltre alle due di Lynch, nell’albo d’oro ci sono anche John Lewis (1938), William Ringrose (1961) ed Eddie Macken (1978).
L’Irlanda chiude questa edizione dello CSIO romano con un eccellente bilancio: prima del successo di Lynch nel Rolex Gran Premio Roma, c’erano stati quelli di Darragh Kenny in due categorie a tempo.

Premio n. 10 ROLEX GRAN PREMIO ROMA (h. 160 – 450.000 €): 1. Denis Lynch (Irl, Brooklyn Heights) 0/0 pen., 42”52; 2. Jana Wargers (Ger, Limbridge) 0/0, 43”19; 3. Piergiorgio Bucci (Cochello) 0/0, 45”78; 4. Nicola Philippaerts (Bel, Katanga V/H Dingeshof) 0/0, 46”57; 5. Emanuele Camilli (Chadellano PS) 0/0, 47”26.

Le parole dei protagonisti
Piergiorgio Bucci: «Prima di andare in campo, avevo visto soltanto il percorso di Jana Wargers: era stato pazzesco, ho pensato che non avrei mai potuto essere più veloce di lei. Ci ho provato soltanto perché eravamo a Roma, in casa. Ho cercato di togliere un tempo di galoppo, ma a quel punto Cochello ha rallentato sul percorso e non sono riuscito a essere più rapido. In ogni caso sono ovviamente contentissimo. Ma sono ancora molto giovane (scherzando sulla sua età: ha 46 anni – ndr) e ho tempo per fare meglio… Non ho partecipato alla Coppa delle Nazioni perché ne avevo parlato con il selezionatore Marco Porro ed ero stato io a preferito così. Cochello da giovane era sempre sospettoso su riviera e acqua, specie gareggiando in erba, così ho scelto di non rischiare. Ora disputerò la Coppa a Rotterdam, su un campo in sabbia: l’obiettivo è quello di prepararlo per i Mondiali».

Jana Wargers: «Limbridge è stato un compagno di gara fantastico. Il primo round è stato nel complesso tutto impegnativo. Nel secondo il tracciato disegnato da Uliano Vezzani è stato caratterizzato dalla possibilità di guadagnare tempo stringendo le girate in avvicinamento ai salti. Bellissimo! Per me questo è il più importante risultato sin qui conseguito in carriera. Ringrazio anche il mio trainer Michael Cristofoletti».

Emanuele Camilli: «Sono contentissimo per come è andata, anche se il quinto posto poteva essere qualcosa di meglio. Chadellano ha saltato benissimo, ha dato il massimo. Avrei potuto togliere un secondo, lungo il percorso, ma non sarei comunque finito nei primi tre. Fortunatamente sono più giovane di Piergiorgio (Bucci: Camilli ha 39 anni – ndr) e avrò modo di riprovarci in futuro. Ora me ne torno in Germania, dove mi sono trasferito da parecchi anni dopo un periodo iniziale in Olanda (il padre è istruttore a Pomezia, nei dintorni di Roma – ndr). Ho avuto prima la fortuna di entrare nella scuderia di Paul Schockemöhle, in Germania, e poi di frequentare a Wellington, in Florida, quella di Kent Farrington, che considero il mio mentore».

Nella foto Denis Lynch – ph. Sport e Salute / S. Ferraro