Ciclismo> Milano-Sanremo: Mathieu Van der Poel gigantesco, podio regale con Filippo Ganna e Wout Van Aert

Uno scatto giusto al momento giusto sul Poggio è bastato all’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin Deceuninck) a mettere agevolmente il timbro sulla Milano-Sanremo, ripetendo quanto fatto dal nonno materno Raymond Poulidor esattamente il 18 marzo del 1961.

Il primo ad accendere la miccia è stato lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emitates) a metà Poggio ma si è dovuto accontentare del quarto posto alle spalle di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e del belga Wout Van Aert (Jumbo Visma) che compongono un podio regale.

È stato il film della 114°edizione della Classicissima di Primavera che ha aperto come tradizione il calendario delle Classiche Monumento (sopra le 100 edizioni insieme a Fiandre, Roubaix, Liegi e Lombardia) percorrendo i 294 chilometri con il superamento del Passo del Turchino, dei tre Capi (Berta, Mele e Cervo), della Cipressa e del Poggio dove Van der Poel ha costruito ad arte e alla sua maniera il proprio capolavoro personale.

Da Abbiategrasso la partenza con 175 corridori, in nove a cercare la fuga con Alessandro Tonelli della Green Project-Bardiani CSF Faizanè (per la quinta Sanremo di fila in fuga) e il suo compagno di squadra Samuele Zoccarato, il bielorusso Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan Team), il francese Aloïs Charrin (Tudor Pro Cycling Team), Mirco Maestri e Samuele Rivi (Eolo-Kometa), l’etiope Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling Team), lo svizzero Alexandre Balmer e l’olandese Jan Maas (Team Jayco AlUla).

Per i nove attaccanti vantaggio massimo di 3’35” e ripresi a 29 chilometri dall’arrivo ai piedi della Cipressa, ascesa nella quale il gruppo dei big non ha impresso un ritmo forsennato.

Salendo verso il Poggio è stata la UAE Team Emirates a salire in cattedra con una trenata del belga Tim Wellens che ha fatto da apripista all’attacco in prima persona di Pogacar, chiamando allo scoperto Van der Poel, Ganna e Van Aert.

È stato proprio prima dello scollinamento del Poggio (a 5,6 chilometri dal traguardo nello stesso punto dove scattò Vincenzo Nibali nel 2018) il momento chiave della corsa che ha offerto uno spettacolo di grande intensità con l’affondo risolutivo di Van der Poel e il margine oscillante tra i 6 e i 10 secondi tra la discesa e la pianura.

Al corridore della Alpecin-Deceuninck che aveva in pugno la situazione, non restava che godersi l’incitamento del pubblico sull’arrivo di via Roma. Alle sue spalle, reazione d’orgoglio di Ganna che vinceva la volata dei battuti su Van Aert e Pogacar, riportando l’Italia sul podio a distanza di 5 anni dal magico trionfo di Nibali.

Con i due Giri delle Fiandre (2020 e 2022), è il terzo successo in una Classica Monumento per Van der Poel, autore di un capolavoro di gambe e di testa nonostante i pochi giorni gara (8) tra Strade Bianche e Tirreno-Adriatico prima di disputare la Sanremo: “Ho detto ai miei compagni di squadra che stare nelle posizioni di testa all’imbocco del Poggio sarebbe stato cruciale. Hermans e Kragh Andersen sono stati eccezionali. Il mio piano era di partire un po’ prima. Il margine in cima era buono e quindi ho deciso di non prendere rischi eccessivi in discesa. In caso di caduta non mi sarei perdonato l’errore. Forse nelle mie precedenti partecipazioni alla Milano-Sanremo ho corso troppo sulla difensiva. E’ la Monumento più facile altimetricamente ma allo stesso tempo è la più difficile da vincere. Esserci riuscito, a 62 anni di distanza da mio nonno, mi rende particolarmente orgoglioso”.

Il secondo posto di Ganna può essere il vero punto di svolta per fare la sua parte nelle classiche: “E’ l’anno dei secondi posti ma questo è veramente speciale. Ringrazio il mio team per il supporto. L’attacco di Mathieu è stato perentorio, penso di aver fatto il massimo per provare a inseguirlo. Il secondo posto è un po’ agrodolce ma sono soddisfatto della mia performance”.

Senza rimpianti il terzo classificato Van Aert che la Classicissima l’ha vinta nel 2020: “Mathieu ha dimostrato di essere il più forte. E’ stata una corsa molto veloce. Non ci aspettavamo che il vento condizionasse così tanto la Cipressa e all’imbocco del Poggio eravamo in tanti. Nel finale la selezione è stata marcata, abbiamo corso tutti per vincere ma non si poteva nulla contro un Van der Poel così. Complimenti a lui”.

Un po’ di delusione sul volto di Pogacar a cui non è bastato rompere il ghiaccio per primo tra i big sull’ascesa del Poggio: “Avevo un obiettivo ed era quello di attaccare dopo il grande sforzo del mio compagno di squadra Tim Wellens. Ha fatto un lavoro perfetto ma non ero nella condizione di rompere gli indugi da solo. È stato il massimo che potevo fare oggi, Van der Poel aveva la marcia in più”.

L’ultima Milano-Sanremo della sua carriera per lo slovacco Peter Sagan (TotalEnergies) si è conclusa con il 44°posto al traguardo.

ORDINE D’ARRIVO 114°MILANO-SANREMO

1° Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Deceuninck) 294 km in 6.25’23” media 45,773 km/h

2° Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 15”

3° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma)

4° Tadej Pogacar (Slo, Uae Team Emirates)

5° Søren Kragh Andersen (Dan, Alpecin-Deceuninck) a 26”

6° Mads Pedersen (Dan, Trek-Segafredo)

7° Neilson Powless (USA, EF Education-Easypost)

8° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious)

9° Anthony Turgis (Fra, TotalEnergies)

10° Jasper Stuyven (Bel, Trek-Segafredo)

11° Julian Alaphilippe (Fra, Soudal Quick-Step)

12° Davide Ballerini (Soudal Quick-Step) a 32”

13° Christophe Laporte (Fra, Jumbo-Visma)

14° Magnus Cort (Dan, Ef Education-Easypost)

15° Jasper Philipsen (Bel, Alpecin-Deceuninck)

16° Caleb Ewan (Aus, Lotto Dstny)

19° Matteo Trentin (UAE Team Emirates)

28° Biniam Girmay (Eti, Intermarché-Circus-Wanty)

31° Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty)

35° Daniel Oss (TotalEnergies)

37° Matteo Sobrero (Team Jayco-Alula) a 35”

42° Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) a 56”

44° Peter Sagan (Svk, TotalEnergies) a 58”

45° Andrea Vendrame (AG2r Citroën Team) a 1’06”

47° Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team)

48° Simone Consonni (Cofidis)

51° Arnaud Démare (Fra, Groupama-Fdj)

53° Damiano Caruso (Bahrain Victorious)

54° Alberto Bettiol (EF Education-Easypost)

Credit fotografico La Presse

Luca Alò
19/03/2023

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