Mondiali, Casa Italia: vigilia Fortunato, Fabbri, Ceccarelli

Parlano tre azzurri in gara sabato. Il marciatore: “Nella migliore condizione per la 20 km”. Il pesista: “Pronto dal punto di vista mentale, fisico e tecnico”. Lo sprinter: “Un anno fa non l’avrei mai pronosticato”

Altre voci azzurre dalla conferenza stampa della vigilia ai Mondiali di Budapest: parlano il vincitore della Coppa Europa di marcia Francesco Fortunato, il trionfatore del Golden Gala nel peso Leonardo Fabbri, il campione europeo indoor dei 60 Samuele Ceccarelli (100 metri). 

Francesco Fortunato (marcia 20 km, sabato 19 agosto, ore 8.50): “Sento di essere entrato nel clima mondiale: appena ho visto qui i campioni olimpici, mi sono detto che domani c’è la gara… So di essere nella mia migliore condizione di forma, di potermi giocare le mie carte. La preparazione è stata focalizzata su questo appuntamento, tutto è andato bene, però le maggiori aspettative non credo che siano su di me. Non voglio una gara tattica, ma non voglio neanche essere io a farla e quindi non penso di prendere l’iniziativa, anche se poi andrà valutato quello che succede. Quest’anno ci sono molti pretendenti alle medaglie. Il clima potrebbe diventare un fattore-chiave, se sarà molto umido non si partirà forte, ma preferirei un avvio veloce perché sento di poter osare all’inizio”.

Leonardo Fabbri (peso, sabato 19 agosto, qualificazioni ore 10.30): “Per la prima volta finalmente mi sento pronto alla vigilia di un grande evento, dal punto di vista mentale, fisico e tecnico. Sto molto bene, quest’anno sono riuscito a essere più continuo rispetto al passato, ma sento che manca ancora il picco e domani sarà una bella occasione. Ho riacquisito tante convinzioni, anche fuori dalla pedana, e ho perso 16 chili di peso. La vittoria al Golden Gala mi ha fatto capire che tutti o quasi sono battibili, tranne forse il primatista del mondo Crouser che è di un altro pianeta”.

Samuele Ceccarelli (100 metri, sabato 19 agosto, batterie ore 19.43): “Sono cambiate tante cose dalla vittoria agli Europei indoor, a cominciare dalla consapevolezza di potermi esprimere a certi livelli e di mantenere standard più alti. Un anno fa non l’avrei mai pronosticato, è stato un cambiamento improvviso ma sicuramente ben voluto. Questa manifestazione per me è una cosa nuova: voglio trarre esperienza per il futuro ma anche cercare di fare il meglio possibile. Credo che servirà almeno un crono tra 10.10 e 10.15 per superare il primo turno. Bisognerà spingere subito, l’obiettivo che mi sono posto razionalmente è di raggiungere intanto la semifinale. Poi toccherà alla staffetta dove può succedere di tutto. C’è un gruppo unito, dopo i raduni che abbiamo fatto per provare i cambi, e siamo convinti che insieme si può arrivare ovunque: un gruppo di amici che scherza, ride, ma la spensieratezza è finalizzata a concentrarsi quando serve. Nella 4×100 per le mie caratteristiche è più congeniale il rettilineo, ma in ogni caso la formazione dipenderà dalle scelte tecniche. Oggi ho provato la pista: ho visto un po’ di vento a favore e mi è sembrata veloce”.