Le belle storie del calcio. Quella del Mantova può essere sicuramente annoverata fra queste. Retrocessa al termine della passata stagione, riammessa alla serie C a causa della rinuncia del Pordenone, per poi operare un profondo e vigoroso restyling estivo e trovarsi, nella stagione attuale, dopo undici gare, in vetta alla classifica con 26 punti,con otto vittorie, due pareggi e con una sola gara persa. Secondo miglior attacco con diciotto gol fatti (dietro alla Triestina prima con venti) e seconda difesa meno battuta con sole sette reti subite, alle spalle del Padova che ha solo sei reti al passivo. Migliori realizzatori Galuppini, Gazoul e Brignani tutti con tre gol. Reduce dalla bella vittoria di Verona contro la VirtusVecomp, la squadra di mister Possanzini, si presenta al match con la Pergolettese dopo un filotto di cinque gare utili consecutive, che hanno fruttato tredici punti. Impegno di grande difficoltà per i gialloblù, ma Bariti e co. ci hanno sempre sorpresi con prestazioni di grande spessore contro formazioni blasonate e di alta classifica.
Nelle parole di mister Abbate, le difficoltà di questa gara.
Mister, domenica si và in casa della prima in classifica: un altro esame duro da affrontare
“E’ l’esame più duro perché si va a giocare in casa della prima in classifica. Sarà banale dirlo, ma sarà una partita difficilissima. Dobbiamo prepararci bene, ma nei ragazzi vedo l’entusiasmo giusto, vedo la concentrazione giusta. Noi siamo orgogliosi di poter andare a giocarci questa gara importante e poter sfidare una squadra forte come il Mantova. Una squadra organizzata, una squadra che gioca a calcio e che gioca davvero bene: per noi è bello poter preparare una partita così, è veramente molto stimolante e emozionante.”
L’ultima parte della storia del Mantova è stata definita come una delle belle favole che il calcio può dare. Una squadra retrocessa e riammessa, un completo restyling in estate e, dopo undici giornate, trovarsi primi in classifica e con un organico che può competere e stare lì nelle zone alte.
“Il Mantova è una squadra che è stata costruita con grande intelligenza dal direttore sportivo. È una squadra a cui l’allenatore ha saputo dargli un’identità precisa. Giocano con concetti precisi e sanno quello che devono fare in campo. Quindi non è una favola, secondo me è frutto della competenza di chi ha costruito la squadra, di chi la allena e della bravura dei giocatori, perché chiaramente poi in campo ci vanno loro. Sono una squadra che, secondo me, lotterà fino alla fine per stare lì in cima.”
La Pergolettese però in trasferta non ha mai demeritato, a parte forse l’episodio negativo di Alessandria. C’è il rammarico che non è stato raccolto, finora, quello che si meritava. I punti in trasferta sono quelli che mancano in questo momento.
“In undici partite abbiamo steccato solo quella di Alessandria. Abbiamo sbagliato una sola partita, abbiamo sbagliato l’approccio, ma è anche difficile dire che è stata sbagliata quando sei costretto a giocare 80 minuti in dieci contro undici. Comunque abbiamo visto che l’Alessandria sta facendo grandi risultati, sia in casa che fuori, dimostrando che non è più la stessa squadra che ha disputato la prima parte di stagione. E’ chiaro che è arrivato il momento di andare a fare qualche risultato utile anche lontano dal Voltini. Dobbiamo provarci in tutti i modi e preparare bene questa partita. Dobbiamo farlo con grande, grande attenzione, perché i dettagli faranno la differenza.”
Ancora una volta ci sono problemi per le assenze. Oltre a Aucelli squalificato, Felicioli è ancora rientrato in gruppo e anche Piu lamenta problemi muscolari. Come è la situazione?
Sia Felicioli che Piu non saranno della partita e avremo anche Aucelli squalificato. Ma io penso che questa squadra, nonostante ci siano sempre stati problemi per le assenze, abbia sempre dimostrato di avere una identità ben precisa, dove ognuno sa bene cose deve fare: penso che sia la nostra forza, un po’ come lo è il Mantova. La squadra sa quello che deve fare in campo, in entrambe le fasi. È chiaro che gli interpreti contano tanto, mi sarebbe piaciuto avere sempre tutti a disposizione e poter fare determinate scelte. Purtroppo non è stato così, ma noi dobbiamo attaccarci alla nostra identità, alla nostra idea di gioco ed è quello che faremo anche domenica.”
Un’ultima domanda. Ti ha fatto piacere le parole di elogio che del direttore sportivo del Mantova ti ha rivolto per il lavoro che stai facendo?
“Sì, mi ha fatto molto piacere perché significa che stiamo facendo bene, che la squadra sta facendo bene e che il lavoro sin qui fatto non è passato inosservato. Penso che dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo, ma allo stesso tempo essere consapevoli che abbiamo ancora grandi margini di miglioramento. Spero di vederli già dalla partita di domenica. Sarebbe bello potersi togliere una soddisfazione importante.”
G. W. Pellegrini
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