Campionato Italiano Sport Prototipi: Uboldi festeggia il titolo tricolore con una doppietta a Monza

Il comasco ha piegato Ferri all’ultima curva. Sul podio anche Frizza. A Raiconi il titolo Master

Fiato sospeso sino alla bandiera a scacchi: il Campionato Italiano Sport Prototipi 2024 è andato in archivio con una gara spettacolare che costituisce un ottimo biglietto da visita in vista del 2025. In volata si sono decise sia la vittoria sia il terzo gradino del podio. Il primo duello ha visto imporsi Davide Uboldi (Emotion), che ha festeggiato nel migliore dei modi il quinto titolo di campione della specialità, su Pietro Ferri (V-Action) per 111 millesimi, mentre Andrea Frizza ha conservato la terza piazza per 66 millesimi sull’arrembante Andrea Raiconi che ha vinto il duello in famiglia con Davide Amaduzzi (dividono la stessa Wolf Raiden GB08 del team Emotion) per la coppa nazionale Master.

Ma la gara ha avuto altri due grandi quanto sfortunati protagonisti: Omar Magliona, costretto alla resa da un problema elettrico sulla sua vettura schierata dal team Bad Wolves, mentre stava lottando per la prima posizione. “Mi spiace molto perché desideravo con il cuore ottenere un ottimo risultato da dedicare al team che ha lavorato tutta la notte per ripararmi la vettura dopo la collisione di sabato (con Gallasin; n.d.r.)”.

Quando sono tramontate le speranze di Magliona, l’attenzione è stata catturata da Manuel Deodati, altro pilota di Bad Wolves, che a suon di giri veloci è rimontato sino a giungere alle spalle di Uboldi. Ma, quando pareva possibile un aggancio, il pilota romano ha cominciato ad accusare problemi, è stato risucchiato da Pietro Ferri e poi è dovuto rientrare ai box con il posteriore in fiamme a causa di un guasto al differenziale.

Uboldi sembrava dover concludere indisturbato ma a un certo punto ha alzato il piede per evitare dell’olio all’altezza dell’uscita dell’Ascari e questo ha permesso a Ferri di recuperare. I due hanno dato vita a un duello accesissimo. Nell’ultimo giro il pilota di Moncalieri ha attaccato all’Ascari, Uboldi gli ha preso subito la scia e l’ha passato alla Parabolica. Per Ferri non c’era più tempo per reagire.

Sul podio Frizza è stato consegnato il terzo Memorial Belotti che va al pilota che dimostra la maggiore sportività in campionato: un riconoscimento istituito per ricordare lo scomparso Guglielmo Belotti, già pilota dei Prototipi e amministratore delegato di Stilo. Il premio, un casco di Guglielmo in miniatura, è stato consegnato dalla moglie Rita.

Davide Uboldi: “Ero molto motivato, non avevo mai guidato sull’asciutto in questi giorni, il mio tecnico ha compiuto una scelta aerodinamica fantastica – bravo Davide Melandri – sul dritto avevo una velocità importante e in curva riuscivo a essere molto performante. Ho preso un po’ di rischi in partenza – sono stato anche tamponato – ancora un giro e non credo che avrei terminato la corsa, sono arrivato sulle tele a una gomma posteriore colpita nel tamponamento. E stata la mia gara perché in altre circostanze la gomma si sarebbe tagliata. Invece è andata bene. Quando ero primo e avevo un po’ di vantaggio ho trovato olio in Ascari, la macchina mi è volata via ma sono riuscito a controllarla. Ferri mi ha attaccato all’ultimo giro, passandomi all’Ascari ma sono stato in grado di ripassarlo alla Parabolica malgrado ci fosse anche lì dell’olio. Sono felicissimo di come è andata la stagione”.

Pietro Ferri: “Purtroppo la mia macchina aveva dei problemi di motore, in quinta e sesta mi sentivo come “strattonare” la differenza di velocità sul dritto credo che si sia vista. Dovevo dare il massimo in curva, tanto che alle Lesmo recuperavo un sacco. Forse il mio motore era un po’ stanco, non l’ho mai cambiato durante la stagione”.

Andrea Frizza: “Mi lusinga aver ottenuto un premio importante come il Memorial Belotti. Questo premio può servire a calmare gli animi. Dobbiamo ricordarci che il lunedì ognuno torna alla propria occupazione”.

Andrea Raiconi: “Mi spiace tantissimo per Davide che sabato è stato protagonista di una gara sfortunatissima (è finito nono; n.d.r.), purtroppo è andata così. Sono tanto felice per me perché senza aver provato sull’asciutto sono riuscito a compiere una gara bellissima”.

Ufficio Stampa