Capobianco: “Grande spirito, la strada è quella giusta”
Il primo grande evento del nuovo bellissimo Palasport di Genova è finito in festa, col successo delle Azzurre sulla Cechia (68-47) salutato dai 2.000 spettatori accorsi a sostenere le Azzurre. Un successo mai in discussione e decisamente prezioso, che mantiene l’Italia imbattuta in testa al Girone I dopo tre partite nel percorso di qualificazione all’Europeo 2025, che vedrà un girone giocarsi al Paladozza di Bologna dal 18 al 21 giugno.
La miglior marcatrice è stata Olbis Andrè con 10 punti, esordio vincente con la Senior e a casa sua per Arianna Arado: tutte e 12 le Azzurre sono andate a segno. Sabato la Nazionale volerà in Grecia dove domenica 10 novembre sfideranno le padrone di casa a Chalkida (ore 13.45 italiane, diretta SkySport Max). Nell’altra sfida del girone I, la Germania ha regolato la Grecia 79-76.
Il commento di coach Capobianco: “Siamo molto contenti della prestazione e della vittoria. Mi è piaciuto lo spirito del gruppo, con le giocatrici più esperte che si sono messe al servizio delle più giovani per aiutarle anche nei momenti più delicati. Abbiamo tenuto la Cechia a 9 punti in un quarto e a 6 in un altro, segno che in questi pochi giorni abbiamo lavorato bene anche grazie a uno staff che ci è stato sempre accanto. Dal presidente Petrucci a Kathrin Ress, tutti ci sono stati vicini e questo è un aspetto determinante in raduni così brevi. Mi ha fatto molto piacere anche vedere Laura Spreafico a bordo campo. C’è ancora molto da fare e lo sapevamo ma la strada è quella giusta e in Grecia vogliamo fare un altro passo avanti”.
A bordo campo, a sostenere le Azzurre, insieme al presidente Petrucci c’era anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il vicepresidente vicario del CONI Silvia Salis. Nel corso dell’intervallo la Nazionale Under 20 Femminile ha sfilato in campo per ricevere l’applauso del pubblico genovese e per ricordare la medaglia di Bronzo vinta la scorsa estate all’Europeo di categoria. Queste le Azzurre: Caterina Piatti, Arianna Arado, Ilaria Bernardi, Beatrice Noemi Caloro, Adele Cancelli, Lavinia Lucantoni, Sophia Lussignoli, Cristina Osazuwa, Caterina Piatti, Ramona Tomasoni, Eleonora Villa, Matilde Villa, Carlotta Zanardi. Giuseppe Piazza il coach.
LA CRONACA – L’avvio è di marca ceka (0-5) ma immediatamente le Azzurre mettono le cose in chiaro: le due triple di Zandalasini valgono il nostro primo vantaggio e poi un paio di appoggi di Andrè ci spingono fino al 17-9: è un’Italia brillante quella in campo a Genova e la lucidità offensiva non cala neanche con i primi cambi di Capobianco: preziosa è l’energia di Pasa nelle due metà campo, sua la penetrazione del 29-19 dopo 4 minuti del secondo quarto.
La Cechia si affida con continuità al post basso di Reisingerova e la sospensione di Stoupalova riporta la squadra di Ptackova a contatto sul 31-25 sul finire del primo quarto. Prima dell’intervallo lungo arriva il primo canestro di Villa per il 33-26 che non racconta appieno il predominio Azzurro.
Il 4-0 col quale si apre il terzo quarto ci riporta alla doppia cifra di vantaggio (39-28) e da quel momento le Azzurre, la cui brillantezza offensiva accusa qualche passaggio a vuoto, rimangono in controllo del gioco e del punteggio. Il decimo punto di Andrè vale il massimo vantaggio sul +14 (46-32), coach Capobianco ne approfitta per ampliare un po’ le rotazioni ma il vantaggio Azzurro non accenna a diminuire.
Il punto del +16 (48-32) lo mette dalla lunetta la genovese Arianna Arado, al debutto in Nazionale nella sua città natale. La ciliegina sulla torta è di Pan, per il 50-32 di fine parziale e poi in avvio di ultimo quarto l’Italia dilaga con la tripla di Panzera (56-34). Nei minuti conclusivi le Azzurre si limitano ad amministrare il vantaggio senza però scendere mai di intensità in difesa. E’ questo il vero marchio di fabbrica di questo gruppo: 53 punti concessi l’anno scorso ad Amburgo alla Germania, 47 stasera a Genova alla Cechia, con 25 palle perse.
Italia-Cechia 68-47 (25-17, 8-9; 17-6; 18-15)
Italia: Keys 5 (1/5, 1/2), Villa 6 (3/4, 0/1), Pasa 3 (1/4), Verona 7 (2/5, 1/2), Zandalasini 8 (1/7, 2/4), Pan 8 (4/7, 0/3), Madera 3 (0/3, 1/2), Arado 3 (1/1), Fassina 6 (2/3), Pastrello 5 (1/3, 1/1), Andrè 10 (4/7), Panzera 4 (2/2, 0/1). All. Capobianco.
Cechia: Zeithammerova (0/2 da tre), Pospisilova 3 (0/3, 1/3), Andelova 2 (1/2, 0/2), Stoupalova 5 (1/3, 1/4), Vorackova 6 (3/4, 0/1), Solotova 3 (1/2 da tre), Hamzova 1 (0/1, 0/1), Kopecka ne, Vyoralova 7 (2/4, 1/1), Sipova, Cechova 10 (4/6), Reisingerova 10 (5/7, 0/4). All. Plackova.
Arbitri: Cisil Gungor (Turchia), Jelena Tomic (Croazia), Diana Lapanovic (Slovenia)
Spettatori: 2000.
T2P: Italia 22/51; Cechia 16/30
T3P: Italia 6/16; Cechia 4/20
TL: Italia 6/10; Cechia 3/5
Rimbalzi: Italia 36 (Keys 8); Cechia 35
Palle recuperate: Italia 16 (Keys 4); Cechia 7
Palle perse: Italia 11; Cechia 25
Assist: Italia 20 (Zandalasini 5); Cechia 14
Per la prima volta l’Europeo femminile si terrà in 4 Paesi mentre quattro delle cinque edizioni precedenti sono state ospitate da due nazioni. Italia, Grecia, Repubblica Ceca e Germania sono già qualificate mentre gli altri 12 posti saranno decisi al termine dei Qualifiers, la cui ultima finestra si giocherà a febbraio 2025. Il Belgio è campione in carica dopo aver ottenuto la sua prima medaglia d’Oro a Lubiana nel 2023, i prossimi vincitori saranno incoronati nell’iconico Stadio della Pace e dell’Amicizia del Pireo (Grecia).
L’Italia torna a organizzare un girone dell’Europeo Femminile a distanza di 18 anni dall’edizione ospitata dall’Abruzzo (Vasto, Lanciano, Ortona, Chieti) e in assoluto sarà l’ottava volta per il nostro Paese. Nessun altra nazione vanta lo stesso record, a seguire c’è la Francia con 5 edizioni e l’Ungheria con 4. Nel 1938 è stata la volta di Roma e le Azzurre vinsero l’Oro, nel 1968 della Sicilia (Catania, Ragusa, Palermo, Messina), nel 1974 della Sardegna (Sassari, Nuoro, Cagliari), nel 1981 delle Marche (Ancona, Senigallia), nel 1985 del Veneto (Vicenza, Treviso), nel 1993 dell’Umbria (Perugia) e nel 2007 dell’Abruzzo.
Fip