Domenica 17 novembre all’Arena del Sole una giornata di festa, sport e terzo tempo per i 25 anni della Asd Rugby Sassari

Un traguardo importante per una piccola società che pensa in grande e scommette sul vivaio

Appuntamento fissato per domenica 17 novembre all’Arena del Sole zona Baddelonga Russeglia nr 100 a partire dalle ore 10

Una giornata tutta convivialità e sport “giocato”, giochi per bambini, dj set e l’immancabile terzo tempo

“Crediamo nella pratica sportiva che unisce, coinvolge, aiuta a crescere e fa divertire”

L’Asd Rugby Sassari compie 25 anni, e giustamente festeggia. Domenica 17 novembre a partire dalle ore 10 fra campo e Club House siti in strada Vicinale Baddelonga Russeglia nr 100 (Arena del Sole), andrà in scena l’evento “Asd Rugby Sassari 25 anni – festeggiali in campo con noi”, momento di aggregazione e divertimento che il nuovo direttivo ha pensato di organizzare per celebrare il traguardo del quarto di secolo e ribadire il suo esserci e il suo essere, per grandi e bambini, un piccolo importante punto di riferimento. Occasione di fare sport, di crescita , di divertimento e di socializzazione offerto alla platea della città di Sassari ed oltre. Invito aperto a chiunque abbia il piacere di partecipare.

L’Associazione dilettantistica sportiva, nata nel 1999 per volontà dell’allora presidente Giangiacomo Milella, a partire da un gruppo di ragazzi tra i 17 e i 23 anni, è cardine di un polo rugbystico “alternativo” e complementare a quello più importante nato nella vicina Alghero. Si comincia in un campetto sterrato di calcio a 5, ma la passione è forte e la corsa non si arresta. Nel 2000 arriva il primo campionato di Serie C, secondo posto finale. Sino al 2009 per allenamenti e gare ci si sposta fra vari campi periferici, poi finalmente l’Arena del Sole apre le sue porte e diventa “casa” anche se In quello stesso anno si decide di interrompere l’attività della prima squadra e concentrare tutte le risorse sul Settore Giovanile (si costituisce la Scuola Rugby Sassari), motore della società e del futuro della disciplina. Scendono in campo la prima Under14 e la prima Under16 nella storia della società. Nel 2014 sotto la guida del presidente Antonio Piu, la società schiera sul rettangolo di gioco una squadra Seniores – ben 9 ragazzi provenienti dalle giovanili -, una Under18, una Under14, una Under12 e una Seniores Femminile, formando anche un nucleo di tecnici locali operativi in vari progetti scolastici e comunali. E proprio sul vivaio scommette anche il neo presidente della Asd Rugby Sassari Maurizio Melis: una meravigliosa e scanzonata dozzina di bambini che ogni volta che possono si allenano all’arena del Sole, spazio affidato alla società e teatro delle gesta dei grandi.

“ll rugby è inclusione. Obiettivo? Diffondere il messaggio che è davvero uno per tutti. Abbiamo 25 anni, esistiamo e questo è fondamentale. Pensiamo a garantirci un domani, e questo è necessario. La città è il nostro bacino, i giovani e giovanissimi la nostra risorsa. Open day e prove gratuite ci hanno permesso di entrare in contatto con possibili nuove leve che ci auguriamo scelgano di vivere questa esperienza. Crediamo nella pratica sportiva che unisce, coinvolge, aiuta a crescere e fa divertire – dice Melis -. Siamo entrati in contatto con la nuova Amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Mascia e dell’assessora Nicoletta Puggioni: lo scorso 21 settembre il primo cittadino ha partecipato assieme ai nostri tesserati all’iniziativa Rugby in Centro che ci ha visto trasformare la città in un grande campo da gioco, noi da par nostro abbiamo partecipato ad un bando comunale e ora i nostri baby atleti potranno lavorare anche al coperto grazie allo slot che ci è stato concesso sulla palestra di via Cilea”.

Dell’organigramma tecnico Rugby Sassari fanno parte l’allenatore Federale Mauro Guerini e l’allenatore mini rugby Alessandro Pitzoi (tesserato per la nuova società Amatori Porto Torres). Dell’organigramma dirigenziale fanno parte come detto il presidente Maurizio Melis, il vice presidente Matteo Langellotto e i consiglieri Giampaolo Livesu, Stefano Cuccuru, Domenico Carta e Riccardo Robbi.

“Rugby, gioco da psiche cubista, deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioe’ imprevedibile (rimbalza sull’erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell’altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno, gioco elementare perche’ e’ primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l’orlo della tua ambizione, guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma li’ quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato, guerra paradossale perche’ legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all’indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono cosi’. Una partita a scacchi giocata in velocita’, dicono. Nata piu’ di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivo’ dall’altra parte del campo, poso’ la palla a terra: e intorno fu un’apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, colti come da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby e’ una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia”.

cit. Alessandro Baricco, scrittore

Giovanni Dessole – Giornalista professionista

giovannidessole@hotmail.com