Sessanta volte Tirreno-Adriatico: ricorrenza speciale per l’edizione 2025 della Corsa dei Due Mari

La Tirreno-Adriatico 2025 vede la luce celebrando l’onorevole traguardo delle 60 edizioni: sette tappe in programma tra lunedì 10 e domenica 16 marzo del prossimo anno per un totale di 1.130 chilometri.

Una storia lunghissima iniziata nel lontano 1966 (trionfo all’epoca di Dino Zandegù) e non si è mai interrotta, fino ad arrivare a Jonas Vingegaard (due volte re del Tour de France) che s’impose nel 2024. Una Corsa dei Due Mari omogenea e molto completa con una tappa a cronometro iniziale, arrivi in volata, traguardi per scattisti-finisseur e non mancano le opportunità per gli scalatori. La peculiarità è quella di aumentare gradualmente il livello delle asperità, tappa dopo tappa, facendo così lievitare il dislivello totale (14.120 metri, il più alto nell’ultimo decennio), ragion per cui si prospetta una corsa a tappe ancor più combattuta e selettiva.

Dalla Toscana fino alle Marche, passando per l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo: la Tirreno-Adriatico è uno spettacolo autentico che i big del ciclismo mondiale non possono disertare affatto: lo testimoniano le recenti edizioni che, dal 2019 in poi, hanno visto trionfare corridori che si sono imposti nei Grandi Giri come Simon Yates, Primož Roglič, Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard.

Anche se indicata negli ultimi tempi come una delle più dure ed ambite corse a tappe nella prima parte della stagione, la Tirreno-Adriatico è anche una palestra verso le grandi classiche di un giorno di primavera come la Milano-Sanremo e quelle del Nord Europa (Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi).

Gli organizzatori di RCS Sport hanno disegnato un tracciato che ricalca la tradizione delle ultime edizioni con l’avvio a cronometro sul lungomare di Lido di Camaiore il 10 marzo (9,9 chilometri). Sempre in terra toscana la seconda tappa da Camaiore a Follonica l’11 marzo (189 chilometri). Dalla Toscana si raggiunge l’Umbria per la terza frazione che collega Follonica a Colfiorito sopra Foligno il 12 marzo (239 chilometri, la più lunga di questa 60°edizione). Un traguardo inedito che darà il primo sconvolgimento alla classifica generale con la strada a salire nelle fasi conclusive. Nella quarta tappa, il 13 marzo si parte da Norcia e si lascia l’Umbria per sconfinare brevemente nel Lazio per poi entrare in Abruzzo in pieno Appennino per terminare a Trasacco (189 chilometri). Trasferimento e trittico finale nelle Marche: il 14 marzo da Ascoli Piceno a Pergola (196 chilometri) con difficoltà altimetriche da non sottovalutare nella parte centrale e finale. In data 15 marzo da Cartoceto a Frontignano (arrivo in salita sui Monti Sibillini) di 166 chilometri dove la classifica generale subirà un altro importante scossone per decretare il vincitore finale che sarà incoronato il 16 marzo nella tappa conclusiva da Porto Potenza Picena a San Benedetto del Tronto. Solo 147 chilometri con il classico epilogo in circuito sulla riviera delle palme per un arrivo sempre più alla portata delle ruote veloci.

Jonas Vingegaard: “Ho un bel ricordo della Tirreno-Adriatico del 2024. Il Tridente è, ovviamente, un premio iconico da vincere. La Tirreno è una corsa storica, che volevo davvero aggiungere alla mia lista di successi, e sono molto felice di esserci riuscito”.

Mauro Vegni, direttore Area Ciclismo di RCS Sport: “La Tirreno-Adriatico è un pilastro del calendario ciclistico internazionale, e festeggiare le sue 60 edizioni è motivo di grande orgoglio. Fin dal suo inizio nel 1966, la corsa ha saputo evolversi e adattarsi, mantenendo però intatto il suo prestigio e il suo fascino, attirando ogni anno alcuni dei migliori ciclisti del mondo. Questa edizione del 2025 non sarà solo un anniversario, ma anche un’occasione per continuare a scrivere la storia di una corsa il cui livello si mantiene sempre altissimo, come dimostrato dai recenti successi di Primož Roglič, Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard”.

Stefano Allocchio, direttore di corsa RCS Sport: “Il percorso vuole mantenere intatte alcune tradizioni aprendo anche a novità importanti. Si parte con la classica cronometro di apertura a Lido di Camaiore. Da lì, il percorso si sviluppa con un equilibrio perfetto con tre tappe adatte alle ruote veloci e due tappe per uomini da classiche che potrebbero anche dare uno scossone alla classifica. La novità è data dall’arrivo in salita a Frontignano, un finale inedito che potrebbe essere decisivo per la Maglia Azzurra, prima del classico arrivo di San Benedetto del Tronto“.

A cura di Luca Alò