Asd Rugby Sassari – Progetto Scuole a Latte Dolce: in via Cile e in via Cedrino si va a lezione di rugby

“Crediamo nella pratica sportiva che unisce, coinvolge, aiuta a crescere e fa divertire”

L’Asd Rugby Sassari scende in campo per le ragazze e i ragazzi e al fianco dei ragazzi e delle ragazze delle scuole del quartiere Latte Dolce con un progetto dedicato a studenti e studentesse della scuola primaria di via Cilea e della scuola media di via Cedrino: i protagonisti di questa iniziativa sono proprio i giovani che grazie all’attività nelle prossime settimane si approcceranno al rugby – in orario scolastico durante le ore di scienze motorie – come sport fatto di emozioni, grinta e tanto divertimento.

Il progetto nasce dalla volontà del nuovo direttivo della società (che quest’anno ha compiuto 25 anni) di coinvolgere sempre più giovani nella pratica rugbystica, invitandoli a scoprire la disciplina e q viverla nella sua dimensione sassarese portandoli pian piano a giocare sul rettangolo verde all’arena del Sole, campo dedicato esclusivamente al rugby con tanto di spogliatoi, tribune, illuminazione e club house dedicata all’immancabile terzo tempo.

In vista di una crescita reciproca e dinamica, oltre che di una proficua e diffusa collaborazione, il progetto dell’Asd Rugby Sassari può contare anche sull’apporto di educatori dell’Amatori Rugby Torres, primo club di rugby nato sul Golfo dell’Asinara e guidato dal fondatore e allenatore Alessandro Pitzoi, tecnico che in prima persona si occuperà di lavorare con bambini e ragazzi e bambine e ragazze di Latte Dolce instradandoli alla palla ovale. Preziosa anche la collaborazione attivata con Matteo Toniolo, tecnico della Federazione italiana, in forza all’Amatori Rugby Alghero.

L’Associazione dilettantistica sportiva, nata nel 1999 per volontà dell’allora presidente Giangiacomo Milella, a partire da un gruppo di ragazzi tra i 17 e i 23 anni, è cardine di un polo rugbystico “alternativo” e complementare a quello più importante nato nella vicina Alghero. Si comincia in un campetto sterrato di calcio a 5, ma la passione è forte e la corsa non si arresta. Nel 2000 arriva il primo campionato di Serie C, secondo posto finale. Sino al 2009 per allenamenti e gare ci si sposta fra vari campi periferici, poi finalmente l’Arena del Sole apre le sue porte e diventa “casa” anche se In quello stesso anno si decide di interrompere l’attività della prima squadra e concentrare tutte le risorse sul Settore Giovanile (si costituisce la Scuola Rugby Sassari), motore della società e del futuro della disciplina. Scendono in campo la prima Under14 e la prima Under16 nella storia della società. Nel 2014 sotto la guida del presidente Antonio Piu, la società schiera sul rettangolo di gioco una squadra Seniores – ben 9 ragazzi provenienti dalle giovanili -, una Under18, una Under14, una Under12 e una Seniores Femminile, formando anche un nucleo di tecnici locali operativi in vari progetti scolastici e comunali. E proprio sul vivaio scommette anche il neo presidente della Asd Rugby Sassari Maurizio Melis: una meravigliosa e scanzonata dozzina di bambini che ogni volta che possono si allenano all’arena del Sole, spazio affidato alla società e teatro delle gesta dei grandi, o al chiuso nella palestra di via Cilea concessa dal Comune di Sassari (che sarà funzionale anche al proseguire al pomeriggio le attività iniziate nelle ore di lezione).

“Rugby, gioco da psiche cubista, deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioe’ imprevedibile (rimbalza sull’erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell’altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno, gioco elementare perche’ e’ primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l’orlo della tua ambizione, guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma li’ quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato, guerra paradossale perche’ legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all’indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono cosi’. Una partita a scacchi giocata in velocita’, dicono. Nata piu’ di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivo’ dall’altra parte del campo, poso’ la palla a terra: e intorno fu un’apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, colti come da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby e’ una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia”.

cit. Alessandro Baricco, scrittore

Giovanni Dessole – Giornalista professionista

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