Dalla caduta al trionfo: impresa da supereroe di Tadej Pogacar alle Strade Bianche

Strade Bianche 2025 - 19th Edition - Siena - Siena 213 km - 08/03/2025 - Tadej Pogacar (SLO - UAE Team Emirates - XRG) - photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2025

A Siena tris memorabile di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG) alle Strade Bianche. Cronaca di uno strapotere annunciato, nonostante il brivido di una caduta a 49 chilometri dall’arrivo e le abrasioni riportate sulla spalla e sul braccio sinistro. Appena risalito in sella, Pogacar ha spiccato il volo in solitaria, scrivendo un nuovo capitolo della storia del ciclismo e della Classica del Nord più a Sud d’Europa organizzata da RCS Sport.

Dopo i trionfi nel 2022 e nel 2024, il campione del mondo in carica ha esultato a Piazza del Campo per la terza volta, eguagliando lo svizzero Fabian Cancellara e guadagnandosi l’intitolazione di un cippo su uno dei tratti sterrati del percorso.

Il britannico Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) è stato un degno avversario finché ha potuto reggere il ritmo di Pogacar. A completare il podio il belga Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG) uno dei fedelissimi gregari del fuoriclasse sloveno che dimostra di essere anche un corridore di alto livello quando corre per sé.

Con 174 corridori al via, l’edizione 2025 si è disputata su un percorso di 213 chilometri molto mosso e ondulato, sia sul piano planimetrico che altimetrico. Un tracciato privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi, soprattutto su sterrato, con circa 82 chilometri di strade sterrate suddivisi in 16 settori.

Durante l’attraversamento del primo settore di sterrato in località Vidritta, via libera alla fuga con Simone Petilli (Intermarché – Wanty), i danesi Johan Price-Pejtersen (Alpecin – Deceuninck), Albert Withen Philipsen (Lidl – Trek) e Anders Foldager (Team Jayco AlUla), i britannici Lewis Askey (Groupama – FDJ), Connor Swift (INEOS Grenadiers) e Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) assieme al belga Stan Dewulf (Decathlon AG2R La Mondiale Team), allo svizzero Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team) e all’olandese Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step) con un vantaggio massimo di 5 minuti.

Con le cadute che hanno iniziato a susseguirsi una dopo l’altra (ritirati Diego Ulissi e Cristian Scaroni della XDS Astana Team) e la UAE Team Emirates-XRG ad imporre un ritmo forsennato in favore del suo capitano Pogačar, la fuga dei dieci battistrada si è via via dissolta.

Al settore di sterrato numero nove in località Monte Sante Marie, la corsa è esplosa e i migliori sono iniziati a venir fuori con la potente accelerazione di Pogacar e un reattivo Pidcock capace di tenere le ruote del campione del mondo.

Con il recupero dell’ex fuggitivo della prima ora Swift (in passato campione nazionale britannico di gravel) si è formato davanti un trio di testa.

A 49 chilometri dall’arrivo, il momento che ha fatto trattenere il fiato a tutti: la caduta di Pogacar in cui ha riportato escoriazioni alla spalla e al braccio, di cui erano evidenti i segni con la maglia lacerata.

L’adrenalina e la determinazione lo hanno spinto a rialzarsi immediatamente e a recuperare il momentaneo gap da Pidcock che ha atteso il diretto avversario, aggiungendo un tocco di fair play in un frangente di corsa già di per sé palpitante.

Lungo la rampa verso Colle Pinzuto, a 13 chilometri dall’arrivo, lo scatto portentoso di Pogacar che ha mandato all’aria le ambizioni di Pidcock che, a sua volta, sognava il bis a distanza di due anni.

Le ultime pedalate del campione sloveno sono state un’autentica passerella con l’apoteosi in Piazza del Campo, dove si è presentato tutto solo, accolto dall’ovazione dei tifosi. Con una media di 40,703 km/h, questa è stata l’edizione più veloce delle 19 disputate della Strade Bianche, superando il record di 40,636 km/h stabilito nel 2023.

Uno stremato Pidcock ha chiuso in seconda posizione a 1’20” mentre la giornata trionfale della UAE Team Emirates – XRG veniva completata da Wellens che riusciva ad avvantaggiarsi dal gruppo degli inseguitori per tenersi stretto il terzo posto.

Tra gli italiani, Davide Formolo della Movistar Team è stato il migliore, ma lontano dalle zone nobili dell’ordine d’arrivo attestandosi in 14°posizione con un distacco di 5’33”.

Primo storico successo di un campione del mondo alle Strade Bianche con Pogacar che ha all’attivo 4 vittorie dall’inizio di stagione: “La Strade Bianche è una delle mie corse preferite, sarebbe stato un peccato non riuscire a concluderla dopo tutto il grande lavoro della squadra. C’è stato un momento di panico nella mia testa, ma una volta rialzatomi ero ancor più motivato. Quando sono rientrato, ho chiesto scusa a Tom Pidcock perché la caduta è stata colpa mia. Credo di essere stato fortunato. Non so quanto Tom mi abbia aspettato, ma quando ero vicino ha rallentato, mancava ancora molta strada al traguardo, forse ha pensato che fosse meglio stare insieme. Ci rispettiamo a vicenda, oggi è stata davvero una corsa di alto livello, anche in una situazione così frenetica. Stavo pensando di attaccare la prima volta sul Colle Pinzuto, ma sono caduto. La Strade Bianche è una delle mie corse preferite, sarebbe stato un peccato non riuscire a concluderla dopo tutto il grande lavoro della squadra”.

Così il due volte campione olimpico di mountain bike Pidcock: “Questo è il miglior risultato che potevo ottenere. Ho corso davvero bene, una delle mie migliori prestazioni di sempre, credo. Sono felice. Quando Pogacar è caduto, sembrava malconcio. Pensavo che stesse affrontando la curva un po’ troppo velocemente, quindi avevo lasciato un piccolo gap. Quando è rientrato ha cambiato atteggiamento, correndo in modo molto intelligente. Da qui andrò direttamente alla Tirreno Adriatico dove cercherò di ritrovare la motivazione e farò una buona settimana di corse”.

Ancora sul terzo gradino del podio Wellens a distanza di 8 anni dall’ultima volta: “Essere sul podio della Strade Bianche per due volte è una grande soddisfazione, a dire il vero. È una corsa che mi piace davvero tanto. Sono stato l’ultimo a restare con Tadej Pogacar che è partito abbastanza presto. Non credo fosse il piano attaccare su Monte Sante Marie. Dietro c’era una lotta per le posizioni. Avevo buone gambe per finire terzo. Vincere per Tadej non è mai una cosa sicura, specialmente con una caduta come quella. Ma ha le gambe per fare quello che ha fatto oggi. Essere terzo con la vittoria di Tadej mi rende davvero felice”.

ORDINE D’ARRIVO 19°STRADE BIANCHE

1° Tadej Pogačar (Slo, UAE Team Emirates-XRG) 213 km in 2.13’58” media 40,705 km/h

2° Tom Pidcock (GBr, Q36.5 Pro Cycling Team) a 1’24”

3° Tim Wellens (Bel, UAE Team Emirates-XRG) a 2’12”

4° Ben Healy (Irl, EF Education-EasyPost) a 3’23”

5° Pello Bilbao (Spa, Bahrain Victorious) a 4’20”

6° Magnus Cort (Dan, Uno-X Mobility) a 4’26”

7° Gianni Vermeersch (Bel, Alpecin-Deceuninck) a 4’29”

8° Michael Valgren (Dan, EF Education-EasyPost) a 4’37”

9° Lennert Van Eetvelt (Bel, Lotto) a 4’47”

10° Roger Adrià (Spa, Red Bull-BORA-hansgrohe) a 5’06”

11° Mikel Landa (Spa, Soudal Quick-Step) a 5’31”

12° Toms Skujins (Let, Lidl-Trek) a 5’33”

13° Connor Swift (Gbr, INEOS Grenadiers)

14° Davide Formolo (Movistar Team)

15° Quinten Hermans (Bel, Alpecin-Deceuninck) a 5’34”

16° Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale)

17° Jordan Labrosse (Fra, Decathlon AG2R La Mondiale)

18° Florian Vermeersch (Bel, UAE Team Emirates-XRG)

19° Lewis Askey (GBr, Groupama-FDJ)

20° Kévin Vauquelin (Fra, Arkea-B&B Hotels) a 5’41”

24° Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team) a 5’55”

29° Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) a 8’59”

40° Davide Toneatti (XDS Astana Team) a 11’37”

41° Simone Velasco (XDS Astana Team) a 11’39”

45° Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step) a 11’42”

47° Filippo Zana (Team Jayco-AlUla) a 11’47”

48° Francesco Busatto (Intermarché-Wanty)

49° Samuele Zoccarato (Team Polti VisitMalta)

Photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2025

Luca Alò