Giro d’Abruzzo, svolta a Roccaraso: a Callejas la 3°tappa, a Zimmermann la maglia di leader

La Colombia è la nazione protagonista per la prima volta nella storia del Giro d’Abruzzo. Edison Alejandro Callejas della Petrolike ha lasciato il segno con una vittoria memorabile sulla salita di Roccaraso, a quota 1.590 metri di Aremogna.

A salire in cattedra in questa tappa regina del Giro d’Abruzzo anche il tedesco Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty) che, con il secondo posto di giornata, si è assicurato la maglia BiancoVerdeBlu di leader della classifica generale, sfilandola a Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizanè) arrivato con un altro drappello inseguitore piuttosto sfilacciato.

Tutto questo al culmine di una giornata fredda e piovosa, con la carovana del Giro d’Abruzzo che è partita da San Demetrio ne’ Vestini per raggiungere la rinomata località sciistica di Roccaraso. Un percorso di 160 chilometri interamente tracciato nelle aree interne appenniniche dell’aquilano, tra cui la zona di confine tra la Valle Subequana e la Marsica, oltre ai suggestivi borghi dell’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il tracciato rispecchia il format itinerante di questa edizione 2025 del Giro d’Abruzzo, curata da RCS Sport in sinergia con la Regione Abruzzo, che prevede una tappa in ciascuna provincia abruzzese per valorizzare l’intero territorio regionale.

Da registrare la fuga iniziale di Kiaan Watts (Israel Premier Tech Academy), Ben Granger (Mg. K Vis Costruzioni e Ambiente), Federico Guzzo (SC Padovani Polo Cherry Bank), Rune Herregodts (UAE Team Emirates XRG) e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè). Un tentativo da lontano che ha raggiunto un vantaggio massimo di tre minuti durante il passaggio al traguardo volante di Gioia dei Marsi (preda di Herregodts al chilometro 73 di corsa).

Il più combattivo tra i fuggitivi è stato Guzzo che si è aggiudicato i due gran premi della montagna posti a Forca Caruso e Gioia Vecchio. I punti guadagnati dal corridore veneto gli hanno permesso di vestire la maglia azzurra di leader della classifica riservata agli scalatori. Guzzo è stato anche tra i primi ad abbandonare il gruppetto di testa intorno al chilometro 123.

A dodici chilometri dall’arrivo, David De La Cruz ha lanciato il primo attacco nel gruppo dei migliori. Tuttavia l’esperto corridore spagnolo del Q36.5 Pro Cycling Team non è riuscito ad avere via libera.

Poco dopo è stata la volta di Callejas che ha fatto corsa a sé negli ultimi 10 chilometri, superando alcuni superstiti della fuga principale (Herregodts, Watts, Granger e Marcellusi) e tenendo a distanza un plotoncino alla sua caccia comprendente De La Cruz, Zimmermann, Pablo Torres (UAE Team Emirates-XRG) e Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team).

Proseguendo con azione decisa fino al traguardo, il 24enne Callejas è andato a cogliere in perfetta solitudine e con un margine rassicurante la sua prima importante affermazione tra i professionisti.

Alle sue spalle, gli arrivi sono stati molto scaglionati. Al secondo posto, a 40 secondi, si è piazzato il nuovo capoclassifica Zimmermann che ha preceduto di poco De La Cruz, Torres Arias (neo maglia bianca di miglior giovane under 25) e Rondel. A oltre un minuto e mezzo, è giunto un altro gruppetto di inseguitori, con il sesto posto del campione nazionale tedesco Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) e il settimo di Fiorelli che ha perso la leadership in classifica generale, scivolando in sesta posizione a 53” da Zimmermann, nonché il migliore degli italiani. Tra i colori abruzzesi, la gara del pescarese Lorenzo Masciarelli (MBH Bank Colpack Ballan CSB), figlio e nipote d’arte, si è conclusa al 19° posto.

Alla vigilia dell’ultima frazione in programma da Corropoli a Isola del Gran Sasso sulla distanza di 167 chilometri, Zimmermann guida la classifica generale davanti ai due diretti rivali spagnoli: De La Cruz a 11 secondi e Torres Arias a 18 secondi.

“Questa è la mia vittoria più importante finora e spero sia solo l’inizio in corse di questo livello. Ho attaccato quando mi sono reso conto che gli altri corridori erano al limite. Negli ultimi metri della gara, ho pensato alla mia famiglia, questa vittoria è per loro. Inoltre sono felice di poter regalare questa vittoria alla mia squadra e in particolare a Gianni Savio, che ha creduto in me dandomi l’opportunità di correre qui in Europa” ha detto Callejas che ha regalato alla Petrolike la prima affermazione stagionale.

“Mi sentivo già bene nelle prime due tappe, ma non è andata come speravo. Oggi, invece, sono riuscito ad attaccare a 7 chilometri dall’arrivo, raggiungendo il gruppo di testa poco prima del falsopiano, dove c’era una leggera discesa che mi ha aiutato molto. Avevo ancora le gambe per fare un buon finale e sono riuscito a staccare gli altri corridori che erano con me. Questo mi dà qualche secondo in più per la classifica generale. È solo la seconda volta nella mia carriera che indosso una maglia di leader. Non ho mai vinto una corsa a tappe, quindi ho la possibilità di raggiungere un traguardo importante. Spero che faremo una grande prestazione, così da poter portare il trofeo a casa. Ogni mattina, al foglio firma, gli ho dato un’occhiata e mi piace davvero tanto” ha dichiarato Zimmermann che, grazie al secondo posto di tappa, ha ottenuto il miglior piazzamento in questo avvio di stagione.

ORDINE D’ARRIVO 3°TAPPA SAN DEMETRIO NE’ VESTINI – ROCCARASO

1° Edison Alejandro Callejas (Col, Petrolike) 160 km in 4.10’53” media 38,265 km/h

2° Georg Zimmermann (Ger, Intermarché-Wanty) a 40″

3° David De La Cruz (Spa, Q36.5 Pro Cycling Team) a 46″

4° Pablo Torres Arias (Spa, UAE Team Emirates-XRG) a 48″

5° Mathys Rondel (Fra, Tudor Pro Cycling Team) a 48″

6° Marco Brenner (Ger, Tudor Pro Cycling Team) a 1’36”

7° Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 1’46”

8° Alessandro Covi (UAE Team Emirates-XRG) a 1’49”

9° Luca Cretti (MBH Bank Ballan CSB) a 1’49”

10° Alessandro Fancellu (Jcl Team Ukyo) a 1’52”

11° Fernando Tercero (Spa, Team Polti VisitMalta) a 1’52”

12° Luca Paletti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 2’00”

13° Damien Howson (Aus, Q36.5 Pro Cycling Team) a 2’04”

14° Simone Raccani (Jcl Team Ukyo) a 2’18”

15° Andrea Cantoni (MG.K vis Costruzioni Ambiente) a 2’28”

16° Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 2’31”

17° Alessandro Cattani (Team Technipes #InEmiliaRomagna) a 2’39”

18° George Bennett (NZl, Israel Premier Tech Academy) a 2’42”

19° Lorenzo Masciarelli (MBH Bank Ballan CSB) a 2’45”

20° Ben Granger (GBr, MG.K Vis Costruzioni Ambiente) a 2’51”

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 3°TAPPA

1° Georg Zimmermann (Ger, Intermarché-Wanty) 11.07’07”

2° David De La Cruz (Spa, Q36.5 Pro Cycling Team) a 11″

3° Pablo Torres Arias (Spa, UAE Team Emirates-XRG) a 18″

4° Mathys Rondel (Fra, Tudor Pro Cycling Team) a 34″

5° Marco Brenner (Ger, Tudor Pro Cycling Team) a 51″

6° Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 53″

7° Alessandro Covi (UAE Team Emirates-XRG) a 58″

8° Alessandro Fancellu (JCL Team Ukyo) a 1’07”

9° Fernando Tercero (Spa, Team Polti VisitMalta) a 1’18”

10° Damien Howson (Aus, Q36.5 Pro Cycling Team) a 1’23”

11° Luca Cretti (MBH Bank Ballan CSB) a 1’24”

12° Luca Paletti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 1’30”

13° Simone Raccani (JCL Team Ukyo) a 1’37”

14° George Bennett (NZl, Israel Premier Tech Academy) a 2’01”

15° Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 2’01”

16° Andrea Cantoni (MG.K Vis Costruzioni Ambiente) a 2’01”

17° Lorenzo Masciarelli (MBH Bank Ballan CSB) a 2’22”

LE MAGLIE DE IL GIRO D’ABRUZZO

BiancoVerdeBlu, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Regione Abruzzo – Georg Zimmermann (Ger, Intermarché-Wanty).

Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con madeinitaly.gov.it by ITA – Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF-Faizanè).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Federico Guzzo (SC Padovani Polo Cherry Bank).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, nati dopo il 1°gennaio 2000, sponsorizzata da Astoria Zerotondo 0% alcohol – Pablo Torres Arias (Spa, UAE Team Emirates-XRG).

Photo Credits: LaPresse

Luca Alò