ROMA, 05 maggio 2025 – Si è spento questa mattina alle 5:20, nella sua casa di Olcio (frazione di Mandello del Lario), Giuseppe Moioli.
Era il più anziano campione olimpico italiano vivente, avrebbe compiuto 98 anni il prossimo 8 agosto. Campione olimpico a Londra 1948 nel 4 senza, il suo palmares comprendeva anche altre tre presenze ai Giochi nella stessa specialità: la semifinale a Helsinki 1952, il quarto posto a Melbourne 1956 e il ruolo di riserva a Roma 1960. Con la Canottieri Moto Guzzi, Moioli aveva vinto sei titoli europei: Lucerna 1947, Amsterdam 1949, Milano 1950, Amsterdam 1954 e Bled 1956 nel 4 senza, Poznan 1958 nellotto. Tornò a Londra, su invito della Federazione Italiana Canottaggio, nel 2012 insieme al compagno di barca Franco Faggi (scomparso nel 2016) a Henley, a distanza di 64 anni dallimpresa realizzata ad altre due aquile di Mandello del Lario: Elio Morille e Giovanni Invernizzi, mancati allaffetto dei propri cari rispettivamente nel 1998 e nel 1986.
Una vita di impegno, generosità e abnegazione, allinsegna dellamore per il Canottaggio tramandato di generazione in generazione. Un esempio per i canottieri italiani, non solo quelli della sua Moto Guzzi, che ha sempre seguito e sostenuto da vicino con parole di incoraggiamento e consigli tecnici. Da Piero Poli (oro a Seoul 1988 nel 4 di coppia) a Carlo Mornati (argento a Sidney 2000 nel 4 senza) e Andrea Panizza (argento a Parigi 2024 nel 4 di coppia), per arrivare a tanti campioni e medagliati mondiali, europei e mondiali: Carlo Gaddi, Niccolò Mornati, Franco Zucchi, Martino Goretti, Matteo Pinca, Marcello Nicoletti e Davide Comini.
Giuseppe Moioli, nato a Mandello del Lario l8 agosto 1927, ha ricevuto numerose onorificenze nel corso della sua carriera. Tra esse, il 15 dicembre 2015, il Collare dOro al Merito Sportivo per loro di Londra 1948 e nel 2019 il Premio intitolato ad Azelio Mondini, ideatore e fondatore dellANAC.
Lo ricordo a Sankt Moritz quando veniva a seguire i nostri allenamenti in quota prima delle Olimpiadi di Seoul 1988 ricorda il Presidente federale Davide Tizzano Il mio rapporto fraterno con Piero Poli mi aveva permesso di entrare in contatto con lui e, quindi, non ho mai dimenticato le sue parole di incoraggiamento. E stato un punto di riferimento per canottieri e tecnici, non solo per le sue imprese agonistiche che hanno portato in alto il Canottaggio italiano ma per la sua straordinaria umanità. Come prima iniziativa per ricordarlo, ho proposto al Consiglio Federale lintitolazione del 4 senza Senior con una Coppa a lui dedicata in occasione dei prossimi Campionati Italiani Assoluti.
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Federazione Italiana Canottaggio (FIC)
Marco Callai (Responsabile Area Comunicazione e Ufficio Stampa)