Il numero uno del mondo cede rapidamente il primo set a Tommy Paul per poi innescare la sua rimonta, sostenuto dal pubblico del Centrale prima sbigottito e poi sempre più travolgente nell’accompagnarlo fino all’epilogo da tutti atteso. Ora la finale contro Alcaraz
Jannik Sinner b. Tommy Paul 16 60 63
The greater the challenge, the greater the response. Un concetto che, da statunitense, Tommy Paul conosce bene. Più grande è la sfida infatti, più grandi sono le risposte che occorre dare. E il 6-1 con cui ha chiuso il primo set contro Jannik Sinner nella seconda semifinale degli Internazionali BNL d’Italia, è sembrata la risposta più convincente che il n.12 del mondo potesse offrire, messo di fronte alla sfida che l’attendeva contro il numero uno del mondo. Memore di quanto le condizioni pesanti del Centrale avessero condizionato l’italiano nel match vinto contro Cerundolo, Paul ha rischiato il tutto per tutto: aggredendolo fin da subito, confinandolo ben oltre la linea di fondo campo e chiamandolo sovente all’errore, complice un rovescio in slice con cui si è premurato di spezzarne il ritmo. Il risultato è stato un primo parziale la cui eredità, al di là delle cifre (2 vincenti e ben 13 gratuiti per l’azzurro), si è materializzata in un silenzio ben diverso da quello che stupito ne aveva accompagnato la prestazione contro Ruud, e una matassa tutta da sbrogliare senza aver neanche individuato il filo da cui iniziare a scioglierla.
C’erano molte cose da registrare, e in fretta, nel gioco dell’italiano per poter pensare di far girare l’inerzia di un match nato male e a cui l’entusiasmo dell’americano avrebbe potuto dare lo slancio definitivo per ritenersi chiuso. Con pazienza e senza cadere nel panico, nel secondo set Sinner uno a uno ha cominciato a stringere lì e là i bulloni del suo tennis: la prima di servizio, atterrata nel campo altrui otto volte su dieci, è stata la medicina che ne ha rinvigorito la fiducia, e riprese in mano le redini del gioco, anche i vincenti sono tornati ad apparire sul pallottoliere (10). Si è iniziato a frequentare la rete, e incertezze e gratuiti come d’incanto, da ordinari che erano hanno ripreso anch’essi a macchiare occasionalmente i colpi dell’azzurro.
Fitp di Ronald Giammò