108°Giro d’Italia: Carapaz spara il colpo vincente a Castelnuovo ne’Monti, altro giorno in Rosa per Del Toro

All’ombra della Pietra di Bismantova, lo sperone roccioso dall’inconfondibile ed isolato profilo a forma di nave, Richard Carapaz (EF Education EasyPost) si è permesso il lusso di aggiudicarsi l’undicesima tappa con arrivo a Castelnuovo ne’ Monti, una località mai toccata prima dal Giro d’Italia nell’entroterra reggiano.

Un trionfo firmato con autorevolezza da parte del campione olimpico di Tokyo 2021 che ha scelto il momento giusto per attaccare, cogliendo la vittoria nei chilometri conclusivi. Una prova di forza per Carapaz che ha solide ambizioni in questa edizione 2025 del Giro, candidandosi a un ruolo di protagonista assoluto.

Sulle strade appenniniche reggiane, Carapaz ha messo a segno un colpo importante, mettendosi alle sue spalle alcuni big: tra loro la maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek), saliti sul podio di tappa e poi anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Antonio Tiberi (Bahrain Victorius), Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Primož Roglič (Red Bull Bora Hansgrohe) e Simon Yates (Team Visma-Lease a Bike). Leggermente defilato, invece, Adam Yates (UAE Team Emirates XRG).

La classifica generale ha subìto lievi variazioni anche grazie agli abbuoni in palio al traguardo: 10 secondi per il vincitore Carapaz (più altri 10 recuperati nel finale di tappa) mentre Del Toro ne ha guadagnati 6 e Ciccone 4.

Partita da Viareggio per un totale di 186 chilometri, la tappa si è rivelata ricca di insidie. Con un dislivello complessivo superiore ai 3.800 metri, la temuta ascesa di San Pellegrino in Alpe, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, ha iniziato a fare selezione tra i corridori.

Ne ha approfittato Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), che è transitato per primo in cima al gran premio della montagna, dimostrando di essere in grande forma per consolidare la maglia azzurra di leader della classifica riservata agli scalatori.

La frazione ha regalato emozioni nella fase centrale con la prosecuzione della fuga di Fortunato insieme al compagno di squadra Wouter Poels. Con loro anche Nairo Quintana (Movistar), Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Luke Plapp (Jayco AlUla). Il vantaggio massimo dei fuggitivi è arrivato a toccare i 2’40”, grazie agli uomini della Lidl-Trek che si sono fatti carico dell’inseguimento per contenere il gap.

I cinque fuggitivi sono stati ripresi e prima si sono spartiti tra di loro i precedenti passaggi al traguardo volante di Cerredolo (primo Fortunato), al gpm di seconda categoria a Toano (primo Fortunato) e al traguardo speciale Red Bull Km a Villa Minozzo (primo Quintana), mentre in avvio di tappa era stato Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team) ad aggiudicarsi il traguardo volante di Borgo a Mozzano.

L’ultimo Gpm, posto a Pietra di Bismantova, si è rivelato il trampolino ideale per gli attacchi. E così è stato: Carapaz ha allungato con decisione a otto chilometri dall’arrivo con la maglia rosa Del Toro che provava a rintuzzare l’azione dell’ecuadoriano ma senza riuscirci.

Con tempra e carattere, Carapaz ha tentato un nuovo scatto questa volta risolutivo. I dieci secondi di vantaggio sono stati sufficienti per tagliare il traguardo in solitaria.

Alle sue spalle, sprint per la seconda e la terza posizione tra Del Toro e Ciccone, seguiti da tutti i big: Ayuso, Tiberi, Roglič e Simon Yates. Unico distacco significativo quello di Adam Yates giunto a 20” dal gruppetto degli inseguitori.

“Il Giro d’Italia è il mio obiettivo principale dallo scorso ottobre. Ho lavorato per essere al top e per poter lottare per la generale e quella di oggi è una bella dimostrazione di intenti. E’ stata una frazione dura. La Ineos ha accelerato su San Pellegrino in Alpe ma la UAE Team Emirates non ha permesso a nessuno dei big di prendere margine. Questo ha creato una sorta di controllo e di conseguenza un’opportunità per me. Ho sfruttato il lavoro dei miei compagni di squadra Steinhauser e Honorè, sapevamo di poter far bene. La vittoria ci dà morale ma non è decisiva in ottica classifica generale. Quella sarà decisa dalle tante salite nella terza settimana” ha detto Carapaz che non vinceva da 308 giorni. Il suo ultimo successo risaliva al Tour de France dello scorso anno (tappa di Superdévoluy) mentre al Giro ha ottenuto la quarta affermazione di tappa in carriera dopo Montevergine di Mercogliano nel 2018, Frascati e Courmayeur nel 2019, anno in cui si aggiudicò la classifica generale.

Dopo Siena, un altro terzo posto di tappa per Ciccone: “Carapaz è andato fortissimo, non c’è niente da dire, oggi era il più forte. L’ultima salita non era particolarmente ripida, si faceva tanta velocità e non mi aspettavo un attacco così deciso da parte sua. Eravamo convinti di poter arrivare tutti insieme al traguardo, ma va bene così. Il Giro è ancora lungo, le gambe ci sono e la squadra ha fatto un ottimo lavoro”.

La maglia rosa Del Toro ha detto: “Conosciamo tutti le qualità di Carapaz. Quando è partito in un primo momento ho deciso di stare con lui, poi però non ho visto più i miei compagni di squadra quindi ho alzato il piede dall’acceleratore. Era meglio arrivare insieme. Oggi mi sono sentito molto bene in bici, sto imparando a capire cosa vuol dire stare con i grandi su queste salite. E’ bellissimo indossare la Maglia Rosa e vedere anche piccoli dettagli rosa sulla bici, sul casco, sul manubrio. Una sensazione speciale”.

ORDINE D’ARRIVO 11°TAPPA VIAREGGIO – CASTELNUOVO NE’MONTI

1. Richard Carapaz (Ecu, EF Education – EasyPost) 186 km in 4.35’20” media 40,532 km/h

2. Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates – XRG) a 10”

3. Giulio Ciccone (Lidl – Trek)

4. Thomas Pidcock (GBr, Q36.5 Pro Cycling Team)

5. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers)

6. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious)

7. Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates – XRG)

8. Einer Rubio (Col, Movistar Team)

9. Derek Gee (Can, Israel – Premier Tech)

10. Diego Ulissi (XDS Astana Team)

11. Damiano Caruso (Bahrain – Victorious)

12. Primož Roglič (Slo, Red Bull Bora Hansgrohe)

13. Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe)

14. Thymen Arensman (Ola, Ineos Grenadiers)

15. Simon Yates (GBr, Team Visma-Lease a Bike)

16. Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta)

  1. Adam Yates (GBr, UAE Team Emirates XRG) a 31”

CLASSIFICA GENERALE DOPO L’11°TAPPA

1. Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates – XRG) 38.47’01”

2. Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates – XRG) a 31”

3. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) a 1’07”

4. Simon Yates (GBr, Team Visma – Lease a Bike) a 1’13”

5. Primož Roglič (Slo, Red Bull – BORA – hansgrohe) a 1’24”

6. Richard Carapaz (Ecu, EF Education – EasyPost) a 1’56”

7. Giulio Ciccone (Lidl – Trek) a 2’10”

8. Adam Yates (GBr, UAE Team Emirates – XRG) a 2’16”

9. Brandon McNulty (USA, UAE Team Emirates – XRG) a 2’33”

  1. Thymen Arensman (Ola, Ineos Grenadiers) a 2’33”

11. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 2’39”

  1. Damiano Caruso (Bahrain Victorius) a 2’44”

16. Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe) a 3’49”

17. Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) a 3’59”

LE MAGLIE UFFICIALI

Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da IUMAN – Intimissimi Uomo: Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates XRG).

Ciclamino, leader della Classifica a Punti, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency: Mads Pedersen (Dan, Lidl-Trek).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team).

Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 1°gennaio 2000 sponsorizzata da Conad: Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates XRG), indossata da Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates XRG).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò