108°Giro d’Italia: Bormio sorride a Isaac Del Toro, vittoria di tappa e consolidamento della maglia rosa

Per il nono giorno di fila, il re è rimasto sul trono del 108° Giro d’Italia. Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) ha firmato una reazione d’orgoglio dopo la crisi di San Valentino di Brentonico, vincendo in maniera autorevole a Bormio al termine della sedicesima tappa, dove ha preceduto di 4 secondi Romain Bardet (Team Picnic Post NL) e il primo diretto rivale nella classifica generale, Richard Carapaz (EF Education EasyPost).

Con 155 chilometri, 3.800 metri di dislivello, la Corsa Rosa ha affrontato una delle frazioni più esigenti con Passo del Tonale, Passo del Mortirolo (Montagna Pantani di questa edizione del Giro) e Le Motte, breve strappo collocato in prossimità dell’arrivo di Bormio.

Grandi manovre e alto ritmo dopo la partenza da San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) per cercare la fuga con il gruppo maglia rosa che ha poi lasciato libertà d’iniziativa a 38 battistrada.

Salendo verso il Passo del Tonale, per primo a scollinare è stato Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), che ha consolidato la sua leadership in maglia azzurra. Poco prima, Mads Pedersen (Lidl-Trek) si era aggiudicato il traguardo volante di Cles, confermandosi saldamente al comando della classifica a punti in maglia ciclamino.

Il traguardo volante di Vezza d’Oglio, vinto da Diego Ulissi (XDS Astana Team), altro protagonista della fuga giornaliera, ha anticipato il passaggio al punto più iconico della tappa: il Passo del Mortirolo, che ha messo in crisi Antonio Tiberi (Bahrain Victorius) durante le prime rampe.

Davanti, Carapaz ha provato a rendere incandescente la salita con un allungo che non ha sortito l’effetto sperato, soprattutto in prossimità della vetta. Qui, il gran premio della montagna è stato dominato da Alonso Eulalio (Bahrain-Victorious), davanti a Fortunato.

Il gruppo della maglia rosa ha ricucito lo strappo su un drappello di otto unità, fatta eccezione per Bardet che ha scollinato in testa al gran premio della montagna posto a Le Motte. Alle sue spalle, la bagarre tra i big si è riaccesa sotto gli attacchi incrociati di Del Toro e Carapaz .

Il tandem messicano-ecuadoriano è riuscito a recuperare terreno sul francese, evitando di farsi riassorbire dal primo gruppo degli inseguitori, formato dal resto dei migliori ma privo di Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Micheal Storer (Tudor Pro Cycling Team) impegnati a loro volta a limitare i danni.

A circa 2 chilometri, è arrivato il fulmineo colpo da finisseur di Del Toro che ha sorpreso Bardet e Carapaz centrando anche l’obiettivo degli abbuoni al traguardo con la massima dotazione in palio (10 secondi).

Alle spalle dei primi tre, si è piazzato Simon Yates (Team Visma Lease a Bike), staccato di 15 secondi da Del Toro. Lo scalatore britannico ha regolato il gruppetto dei migliori inseguitori, confermando la sua solidità tra i big di questo Giro.

Tra le note positive per i colori azzurri, Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) e Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe), giunti rispettivamente al quinto e sesto posto di tappa, che hanno mostrato una costante crescita in chiave classifica generale.

Con un ritardo accumulato di oltre dieci minuti, protagonista di un’altra giornata difficile in questa edizione del Giro d’Italia, Tiberi è scivolato definitivamente fuori dai giochi, relegato alla 15°posizione a 14’48” da Del Toro, portandosi ancora dietro i postumi della caduta nella tappa di Nova Gorica/Gorizia.

“Ieri ho avuto una giornata storta, ma può succedere a tutti. Credo che in molti fossimo in difficoltà. E’ la prima volta che mi trovo al comando di un Grande Giro, e quindi mi devo adattare a questa nuova dimensione. Carapaz è un rivale molto pericoloso, e lo rimane anche dopo la frazione di oggi. Nel finale ho giocato d’astuzia e, quando ho visto che avevo aperto un piccolo gap, ho cercato di spingere fino alla fine per tenere gli altri a debita distanza. La mia esultanza è nata dapprima per gioco, visto che l’ho fatta alla Milano-Torino perchè mi si era rotta la zip. Adesso però è anche un modo per ringraziare la gente sulle strade per il supporto. In ogni piccolo paese sento la gente invocare il mio nome e questo è per me motivo d’orgoglio. Sono grato a tutti i tifosi italiani” ha detto Del Toro che all’arrivo ha esultato con il gesto dell’inchino (alla maniera di Tadej Pogacar, suo compagno di squadra) regalando alla UAE Team Emirates XRG il 40°successo stagionale. Del Toro è il secondo messicano vincente al Giro dopo Julio Alberto Perez Cuapio (una tappa nel 2001 e due nel 2002).

ORDINE D’ARRIVO 17°TAPPA SAN MICHELE ALL’ADIGE – BORMIO

1. Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates – XRG) 155 km in 3.58’48” media 38,944 km/h

  1. Romain Bardet (Fra, Team Picnic PostNL) a 4”

3. Richard Carapaz (Ecu, EF Education – EasyPost)

4. Simon Yates (GBr, Team Visma | Lease a Bike) a 15”

5. Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe) a 16”

6. Derek Gee (Can, Israel – Premier Tech)

7. Damiano Caruso (Bahrain – Victorious)

  1. Einer Rubio (Col, Movistar Team)
  2. Max Poole (GBr, Team Picnic PostNL)
  3. Alfonso Eulalio (Por, Bahrain Victorius) a 56”
  4. Tom Pidcock (GBr, Q36.5 Pro Cycling Team)
  5. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers)

21. Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) a 2’27”

22. Adam Yates (UAE Team Emirates – XRG)

28. Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) a 3’28”

29. Michael Storer (Aus, Tudor Pro Cycling Team) a 4’05”

42. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) a 10’31”

141. Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates – XRG) a 35’42”

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 17°TAPPA

1. Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates – XRG) 65.30’34”

2. Richard Carapaz (Ecu, EF Education – EasyPost) a 41”

3. Simon Yates (GBr, Team Visma – Lease a Bike) a 51”

  1. Derek Gee (Can, Israel – Premier Tech) a 1’57”
  2. Damiano Caruso (Bahrain Victorius) a 3’06”

6. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 4’43”

7. Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe) a 5’02”

  1. Einer Rubio (Col, Movistar Team) a 6’09”

9. Adam Yates (GBr, UAE Team Emirates – XRG) a 7’45”

10. Michael Storer (Aus, Tudor Pro Cycling Team) a 7’46”

14. Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) a 11’31”

15. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) a 14’18”

26. Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates – XRG) a 49’19”

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò