dalla benedizione di Papa Leone XIV all’apoteosi Visma-Lease a Bike con Olav Kooij e Simon Yates
A Roma un crogiolo di emozioni per la conclusione del Giro d’Italia numero 108. Un incontro simbolico tra sport, fede e bellezza che ha celebrato con solennità il gran finale della competizione ciclistica più amata dagli italiani nella Città Eterna.
Quella di quest’anno è stata una tappa storica: la numero 50 di arrivo a Roma nella storia del Giro e per la settima volta teatro dell’epilogo di tutta la Corsa Rosa.
Un palcoscenico unico nel suo genere che ha offerto alle ruote veloci l’ultima occasione per lasciare il segno in questa edizione 2025 del Giro nel cuore della Capitale.
Dalla consacrazione di Simon Yates e del suo straordinario team del Team Visma-Lease a Bike , vincitore dell’ultima tappa con Olav Kooij, all’incontro simbolico in Vaticano con il neo-eletto Papa Leone XIV che ha accolto i corridori, regalando un momento ricco di significati simbolici e spirituali, in ricordo di Papa Francesco.
Il Team Visma-Lease a Bike ha voluto omaggiare la vittoria di Simon Yates sfoggiando una divisa speciale rosa-nera, al posto della tradizionale livrea giallo-nera. La gioia per il successo è stata però offuscata dalla scomparsa di Daisy Gesink, moglie di Robert, venuta a mancare proprio nei giorni della conclusione del Giro.
A rendere omaggio alla figura di Daisy, tutto il Team Visma-Lease a Bike, squadra in cui Robert Gesink ha trascorso l’intera carriera e il corridore Gijs Leemreize, suo nipote, che insieme al resto dello staff hanno osservato un minuto di raccoglimento prima della partenza dell’ultima tappa avvenuta alle Terme di Caracalla.
Tra i 159 corridori protagonisti dell’ultima tappa, all’ultimo recital da professionista Jakob Fuglsang della Israel Premier Tech che lascia l’agonismo all’età di 40 anni.
La conclusione del Giro 2025 a Roma ha assunto un valore speciale: il neo eletto pontefice Leone XIV ha rivolto la sua benedizione ai partecipanti durante la breve sosta della carovana in piazza dei Protomartiri, un momento unico e simbolico nella storia del Giro.
“Benvenuti in Vaticano, è un piacere salutare quest’ultima tappa del Giro d’Italia. Sappiate che siete modelli per i giovani di tutto il mondo. Vi ringrazio per quello che fate, spero che come avete imparato a curare il corpo, siate attenti anche allo spirito! Che Dio vi benedica” ha detto Papa Leone XIV.
Tra le meraviglie del centro storico di Roma e il mare di Ostia, dove la corsa ha effettuato il giro di boa per ritornare verso il cuore della Capitale, l’ultima tappa è stata movimentata su iniziativa di sei uomini: Micheal Hepburn (Jayco AlUla), Alessandro Verre (Arkea B&B Hotels), Enzo Paleni (Groupama FDJ), Josef Cerny (Soudal Quick Step), Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta) e non poteva mancare il romano “doc” Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizané).
La fuga dei sei battistrada ha animato gli otto giri cittadini finali ed è stata riassorbita a cinque chilometri dal traguardo, quando il gruppo ha alzato il ritmo in vista dello sprint finale.
Ancora ben pilotato dai suoi compagni di squadra, soprattutto grazie agli inesauribili Wout Van Aert ed Edoardo Affini, in un’affollata volata Kooij ha avuto la meglio su Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e Mads Pedersen (Lidl-Trek).
Per Kooij è il secondo successo di tappa in questo Giro dopo Viadana, all’attivo 41 vittorie tra i professionisti: “È stato un weekend finale perfetto per noi. Abbiamo raggiunto un ultimo obiettivo insieme alla squadra: vincere l’ultima tappa. È davvero fantastico. All’inizio del Giro puntavamo alle vittorie di tappa e alla classifica generale con Simon Yates. Dalla prima vittoria di Wout van Aert in poi ci siamo sbloccati. Abbiamo cercato ogni giorno chi avesse la miglior opportunità per vincere. Per il finale di oggi, Wout ha pensato che fosse meglio per me. Gli sono grato. Avere un campione come lui davanti a me a pilotarmi nella volata ha reso tutto più facile. Vorrei stampare la foto della vittoria a Roma, è qualcosa che conserverò per sempre”.
Sollevando l’iconico Trofeo Senza Fine nella meravigliosa scenografia del Circo Massimo, festeggiato dai suoi compagni di squadra e da tutto lo staff tecnico del Team Visma-Lease a Bike, il vincitore del 108°Giro d’Italia Simon Yates si è riappropriato della maglia rosa là dove l’aveva perduta sette anni fa, sulle rampe del Colle delle Finestre per un capolavoro che ha sancito il riscatto di un corridore ritrovato, dopo anni segnati da alti e bassi.
Yates entra nella storia diventando il terzo britannico a vincere il Giro d’Italia dopo Chris Froome (2018) e Tao Geoghegan Hart (2020). Sul podio finale con lui Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), rivelazione di questa edizione, oltre a Richard Carapaz, in lizza fino all’ultimo per il successo finale.
“Da quando sono diventato professionista, ho sempre sognato di vincere le corse più importanti, e i Grandi Giri sono il vertice del nostro sport. Sapete tutti cosa mi è successo al Giro nel 2018: ho avuto alti e bassi qui in Italia, ma questa corsa continuava a chiamarmi, e finalmente l’ho vinta. Durante questo Giro, la vittoria sembrava ogni giorno più lontana, ma i ragazzi mi hanno incoraggiato a provarci. Anche io ci ho creduto e ce l’ho fatta in una giornata folle. Avevo in mente di attaccare su quella salita. Sapevo di avere buone gambe e volevo restare solo, concentrarmi sul mio sforzo. Riesco a dare di più negli sforzi lunghi e costanti rispetto alle tappe più esplosive. La giornata di oggi è stata incredibile, fin dalla mattina. Inoltre, ricevere la benedizione del Papa è stato un momento indimenticabile per me e per tutti i corridori” ha detto Simon Yates che aggiunge nel suo palmares la Corsa Rosa a un altro Grande Giro: la Vuelta di Spagna vinta nel 2018.
“Ho 21 anni, così come 21 sono le tappe del Giro. Sono felicissimo di essere sul podio finale, anche se un po’ deluso per aver perso la Maglia Rosa al penultimo giorno. Sono orgoglioso della mia corsa. Sono sempre stato davanti. È stata un’emozione incredibile guidare il Giro. Sono sicuro che tornerò, con ancora più fame di vittoria” ha dichiarato Del Toro che in questo Giro 2025 ha vinto la tappa di Bormio e indossato a lungo la maglia bianca di miglior giovane under 25 oltre a quella rosa.
“È stata una bellissima esperienza lottare con tutte le mie forze. Questo Giro è stato qualcosa di fantastico. Ho dato tutto quello che avevo, provando in ogni modo a vincere, era la mia missione sin dal primo giorno. Sono felice di questo terzo posto. Tornerò per vincere nuovamente il Giro. Era la mia quarta partecipazione e sono salito sul podio per la terza volta. Penso che sia la mia corsa. L’affetto del pubblico mi tocca sempre. L’Italia vive sempre una festa con il Giro, ed è proprio questo che mi piace di più” ha detto Richard Carapaz che al Giro di quest’anno ha vinto la tappa di Castelnovo ne’ Monti, primo nell’edizione 2019 e anche secondo nel 2022 alle spalle di Jai Hindley.
Damiano Caruso della Baharain Victorius, quinto nella classifica generale del Giro d’Italia a 38 anni, ha descritto il proprio risultato come frutto di tenacia, forza di volontà e passione pura. Un piazzamento inatteso, nato non da un piano preciso ma dalla continua voglia del corridore siciliano di mettersi in gioco, migliorarsi e dare il massimo anche quando non ci si aspetta nulla.
Giulio Pellizzari della Red Bull Bora Hansgrohe, sesto al termine del Giro d’Italia, si è ritrovato leader della squadra dopo l’abbandono di Primož Roglič . Il 21enne marchigiano ha dato il meglio di sé come corridore da terza settimana, capace di reggere il ritmo delle salite più dure e di restare competitivo con i migliori fino all’ultimo. Un futuro e una solidità da costruire passo dopo passo per diventare fra pochi anni uno dei nuovi big per le corse a tappe.
Nelle altre classifiche gioia per Pedersen (Maglia Ciclamino) e anche per Lorenzo Fortunato della XDS Astana Team (Maglia Azzurra).
“Mi è piaciuto moltissimo indossare la Maglia Ciclamino, guidando la classifica dall’inizio alla fine. Uno dei momenti più forti e belli è stata la vittoria di Carlos Verona, perché è un ragazzo che lavora tantissimo per gli altri. È stato un viaggio incredibile, impreziosito dall’aver indossato la Maglia Rosa. Sarebbe fantastico completare la mia collezione con la classifica a punti di ogni Grande Giro” ha dichiarato l’ex iridato Pedersen, vincitore di ben quattro tappe in questo Giro 2025.
“Sono molto felice di salire sul palco finale Giro d’Italia. Vincere la Maglia Azzurra era uno degli obiettivi. Mi piacerebbe riuscirci anche in un altro Grande Giro e tornare qua con obiettivi diversi. Quando sono diventato professionista, il mio sogno era correre per lottare in classifica generale. Forse ci riproverò, ho ancora ambizioni” ha commentato Fortunato, secondo nella tappa da Piazzola sul Brenta a San Valentino di Brentonico vinta dal compagno di squadra Cristian Scaroni.
ORDINE D’ARRIVO 21°ED ULTIMA TAPPA ROMA – ROMA
1. Olav Kooij (Ola, Team Visma-Lease a Bike) 143 km in 3.12’19” media 44,613 km/h
2. Kaden Groves (Aus, Alpecin – Deceuninck)
3. Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team)
4. Mads Pedersen (Lidl – Trek)
5. Luke Lamperti (USA, Soudal Quick-Step)
6. Max Kanter (Ger, XDS Astana Team)
7. Filippo Baroncini (UAE Team Emirates – XRG)
8. Orluis Aular (Ven, Movistar Team)
9. Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)
10. Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta)
11. Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels)
12. Sam Bennett (Irl, Decathlon AG2R La Mondiale Team)
13. Gerben Thijssen (Bel, Intermarché – Wanty)
14. Niklas Märkl (Ger, Team Picnic PostNL)
15. Casper Van Uden (Ola, Team Picnic PostNL)
CLASSIFICA GENERALE FINALE
1° Simon Yates (GBr, Team Visma-Lease a Bike) 82.31’01”
2° Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates – XRG) a 3’56”
3° Richard Carapaz (Ecu, EF Education – EasyPost) a 4’43”
4° Derek Gee (Can, Israel – Premier Tech) a 6’23”
5° Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) a 7’32”
6° Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe) a 9’28”
7° Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 12’42”
8° Einer Rubio (Col, Movistar Team) a 13’05”
9° Brandon McNulty (USA, UAE Team Emirates – XRG) a 13’36”
10° Michael Storer (Aus, Tudor Pro Cycling Team) a 14’27”
11° Max Poole (GBr, Team Picnic PostNL) a 18’15”
12° Adam Yates (GBr, UAE Team Emirates – XRG) a 21’43”
13° Rafał Majka (GBr, UAE Team Emirates – XRG) a 23’46”
14° Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) a 27’53”
15° Nicolas Prodhomme (Fra, Decathlon AG2R La Mondiale Team) a 35’25”
16° Thomas Pidcock (GBr, Q36.5 Pro Cycling Team) a 43’33”
17° Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) a 46’04”
LE MAGLIE UFFICIALI
Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da IUMAN – Intimissimi Uomo – Simon Yates (GBr, Team Visma-Lease a Bike).
Ciclamino, leader della Classifica a Punti, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA – Italian Trade Agency – Mads Pedersen (Dan, Lidl-Trek).
Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team).
Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/2000, sponsorizzata da Conad – Isaac Del Toro (Mex, UAE Team Emirates XRG).
Credit fotografico LaPresse
Luca Alò