Roma – La Prima categoria della Vis Casilina ha un nuovo capitano. Si tratta di Federico Capone, mezzala classe 1999 che eredita la fascia da un giocatore di grande spessore come Miro Sbraglia. “E’ la prima volta che parto da capitano anche se nelle ultime due stagioni avevo fatto comunque il vice di Miro. Indubbiamente questo ruolo aumenta il senso di responsabilità nei confronti di società, staff tecnico e compagni, ma al tempo stesso è motivo di grande soddisfazione per la fiducia che tutto l’ambiente mi ha testimoniato”. D’altronde Capone ha fatto tutta la trafila nelle giovanili delle società presiedute da Enrico Gagliarducci e da qualche anno è una presenza fissa delle prime squadre, avendo pure visto “nascere” il progetto della Vis Casilina. “Il presidente è una brava persona, un aspetto raro nel mondo del calcio. Al tempo stesso è ambizioso e quest’anno cercherà di allestire un organico importante”. Capone parla anche del rapporto nato con mister Marcello Lomuscio. “E’ un grande tecnico e una bella persona, tra noi è nata subito una stima reciproca non appena è arrivato ad allenare il nostro gruppo”. Il neo capitano fa un passo indietro per parlare della stagione appena messa alle spalle: “E’ stata un po’ altalenante: c’è stato un periodo in cui eravamo riusciti ad agganciare il terzo posto, poi non abbiamo finito il campionato in modo brillante. Si poteva e si doveva fare di più”. A livello individuale, invece, la stagione di Capone è stata superba: “Ho segnato dieci gol e fatto quasi altrettanti assist, è stata un’annata da record per me, ma avrei preferito fare qualche gol in meno e arrivare più in alto in classifica anche perché la squadra aveva dei valori importanti”. La stagione 2025-26 della Vis Casilina, però, dovrà essere molto diversa: “Ci saranno diversi cambiamenti a livello di rosa e quindi dovremo essere bravi a creare subito il giusto spirito di squadra. Il primo innesto ufficiale, quello del bomber Federici, testimonia la voglia della società di allestire un organico di ottimo livello anche se vincere non è mai semplice e dipende da una serie di fattori”.
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