Ciclismo> Giro d’Italia: ribaltone, tappa e maglia rosa per Chris Froome a Bardonecchia

Chris Froome audace e fenomenale sulle montagne piemontesi nel giorno della crisi profonda di Simon Yates (Gbr, Mitchelton Scott): Colle delle Finestre, Sestriere e Jafferau hanno fatto da sfondo alla cavalcata lunga e vittoriosa del britannico del Team Sky.

Una vera e propria rivoluzione negli ultimi 82 chilometri della tappa numero 19 partita da Venaria Reale per complessivi 186 chilometri. Una delle tante regole scritte del ciclismo recita: “per vincere bisogna rischiare di perdere” e Froome ha dato una grande lezione di ciclismo a tutti gli avversari.

La seconda salita simbolo del Giro 101, dopo il Monte Zoncolan, ha consacrato il britannico che punta alla terza vittoria di fila in un Grande Giro (dopo il Tour de France e la Vuelta di Spagna nel 2017) mentre oltre alla resa di Yates c’è stata anche quella del campione italiano Fabio Aru (UAE Team Emirates) che si è ritirato dopo 40 chilometri dalla partenza.

Froome si è prodotto in un attacco temerario e in solitaria all’inizio dello sterrato del Finestre e con un’azione molto redditizia fino al traguardo in cima allo Jafferau, dove è arrivato con tre minuti su Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team), 3’07” su Thibaut Pinot (Fra, Groupama – FDJ), 3’12” su Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team) e 3’23” su Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) apparso in affanno ed anche Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) è incappato in una giornata difficile pagando all’arrivo 8’29”.

La nuova classifica generale vede Froome al comando con 40 secondi su Dumoulin, 4’17” su Pinot, 4’57” su Lopez e 5’44” su Carapaz con Pozzovivo, il migliore degli italiani, che è scivolato al sesto posto a 8’03”.

Nella tappa regina del Giro 101 con la Cima Coppi del Colle delle Finestre (2178 metri) e con 4500 metri di dislivello, la fatica “epica” ha regalato a Froome un’impresa d’altri tempi che rimarrà nella sua storia personale da quando è professionista, all’insegna del ciclismo puro e selvaggio: “Non penso di aver mai attaccato a 80 chilometri dal traguardo nella mia carriera, ho corso da solo e sono arrivato fino alla fine. La squadra ha fatto un lavoro fantastico per mettermi in condizione di farlo ed avevamo pianificato tutto la sera prima di questa tappa. Per prima cosa dovevamo sbarazzarci di Simon Yates e poi andare via da Tom Dumoulin. Per passare dal quarto al primo posto non potevo aspettare l’ultima salita. Il Colle delle Finestre era il posto perfetto per attaccare. Le strade sterrate mi ricordano l’Africa. C’è un’altra giornata difficile domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani ma le gambe staranno sempre meglio man mano che la gara continua. Chapeau ai tifosi italiani perché trasmettono una passione unica”.

Pesante il ritardo di Yates (38’51”): non solo una crisi di gambe ma anche psicologica che ha dilapidato tutto il patrimonio di due settimane e il tappone del Giro 101 si è trasformato in un vero e proprio calvario per l’ex Maglia Rosa.

RISULTATO FINALE

1 – Chris Froome (Gbr, Team Sky) – 185 km in 5h12’26”, media 35,527 km/h

2 – Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team) a 3’00”

3 – Thibaut Pinot (Fra, Groupama – FDJ) a 3’07”

4 – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team) a 3’12”

5 – Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) a 3’23”

CLASSIFICA GENERALE

1 – Chris Froome (Gbr, Team Sky)

2 – Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) a 40″

3 – Thibaut Pinot (Fra, Groupama – FDJ) a 4’17”

4 – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team) a 4’57”

5 – Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team) a 5’44”

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Chris Froome (Gbr, Team Sky)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Elia Viviani (Quick-Step Floors)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna- Chris Froome (Gbr, Team Sky), maglia indossata da Simon Yates (Mitchelton – Scott)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team)

Luca Alò

25/05/2018