Basket> Basketball Without Borders: la NBA fa tappa a Roma

Foto Paolo Pizzi

Foto Paolo Pizzi
La NBA fa tappa a Roma alla ricerca dei campioni del futuro. Da questa mattina sino a giovedì 5 maggio il campo della Stella Azzurra sarà protagonista del “Basketball without borders”, il programma con cui la lega cestistica americana raccoglie i giovani maggiormente promettenti di Europa per un clinic di quattro giorni con uno staff proveniente dagli Stati Uniti. Un progetto lanciato nel 2001 quello di “Basketball without borders”, in un momento in cui l’Europa era attraversata dal conflitto nei Balcani, motivo del nome “Pallacanestro senza frontiere” e che, per la prima volta, ha scelto Roma come sede.
Sono oltre 50 i giocatori che questa mattina si sono radunati alla Stella Azzurra, con cinque atleti azzurri, tutti classe 1997, Andrea Latorre, portacolori proprio della Stella Azzurra, Andrea Pecchia, Marco Lusvarghi, Riccardo Cattapan e Tommaso Guariglia.
A fare gli onori di casa per la NBA non potevano che essere gli azzurri che giocano stabilmente nella lega a stelle e strisce, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari (che parteciparono al Camp nel 2003), con Gigi Datome che da domani mattina si unirà al duo Bargnani – Gallinari e, insieme a loro, Al Horford, degli Atlanta Hawks, Brandon Knight, quest’anno a Milwakee con i Bucks, e agli europei Hanno Mottola, finlandese con due stagioni NBA alle spalle e Vladimir Radmanovic, per dodici anni negli States.
“Questa è una struttura fantastica – spiega Andrea Bargnani. – Io questo camp lo feci quando avevo 14 anni a Treviso e fu come realizzare un sogno. Sono emozioni difficili da spiegare, è il primo contatto con il mondo Nba, già avere questo simbolo sulla maglia fa un certo effetto. E in questi quattro giorni si può lavorare e apprendere molto”
Insieme ai giocatori questa mattina anche il coach della Nazionale Azzurra Simone Pianigiani, Luca Pancalli in rappresentanza del Comune di Roma, e Gaetano Laguardia vice presidente FIP.

Paolo Pizzi