Ciclismo> Mondiali Ciclocross: Italia vicinissima al podio con Silvia Persico e Jakob Dorigoni tra gli under 23

Con il campionato del mondo a Bogense, in Danimarca, è calato il sipario sulla stagione del ciclocross in ambito internazionale.

Una gara dal percorso veloce e tecnico ma complicata dal freddo, dal ghiaccio e in alcuni frangenti dalla pioggia sul fronte delle condizioni meteo ma anche le contropendenze e gli strappi hanno impegnato severamente le gambe dei migliori atleti al mondo di questa specialità con una cornice di pubblico davvero eccezionale.

L’Italia del commissario tecnico Fausto Scotti è stata la decima nazione al mondo in questa rassegna iridata di Bogense nell’aver piazzato uno o più atleti nella top-10 (insieme a Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Repubblica Ceca, Spagna, Germania e Svizzera). Tutti gli azzurri hanno portato a termine le gare al meglio delle proprie possibilità ma con la consapevolezza di essere stati all’altezza e di aver messo in mostra uno spirito battagliero, forte dei lusinghieri piazzamenti di Silvia Persico (quarta) e Jakob Dorigoni (quinto) tra gli under 23.

Ha atteso quattro anni Mathieu Van der Poel per detronizzare Wout Van Aert dal podio più alto e in terra danese la vittoria nella gara élite si è materializzata sin dai primi giri, mostrando una superiorità incredibile, andando a cogliere la vittoria numero 103 di una sontuosa carriera da polivalente e grande interprete di tutte le specialità del ciclismo: su strada argento all’Europeo nel 2018 dietro Matteo Trentin e campione del mondo juniores nel 2013 (Firenze) mentre nella mountain bike ha ottenuto un bronzo ai Mondiali cross country e tre vittorie nelle prove di Coppa del Mondo nel 2018.

Ton Aerts (recente vincitore della Coppa del Mondo) aveva superato virtualmente Van Aert che, a sua volta, si è ripreso il secondo posto frenato da un momentaneo incidente mentre il connazionale Aerts si è dovuto accontentare del bronzo. Non ha lesinato impegno e tenacia Gioele Bertolini nel tentativo di stare coi primi più a lungo possibile ma la sua gara si è chiusa in 16°posizione.

Per il terzo anno di fila, la belga Sanne Cant si è rimessa al collo la medaglia d’oro nella gara élite lasciandosi alle proprie spalle una tosta ed agguerrita concorrenza capitanata dalle olandesi Lucinda Brand, Marianne Vos, Denise Betsema e Annemare Worst, tutte e quattro al traguardo in quest’ordine tra il secondo e il quinto posto. La stagione di ciclocross per Sanne Cant non è stata tra le migliori ma si è presa la rivincita sulle ragazze olandesi che hanno dominato in lungo e in largo le prove di Coppa del Mondo. Tra le azzurre 12°posto per Alice Maria Arzuffi, 17° per Eva Lechner.

Secondo trionfo iridato consecutivo nella gara juniores per Ben Tullet (Gran Bretagna) rimanendo da solo per metà gara senza che nessuno sia stato in grado di avvicinarsi allo scatenato battistrada incappato anche in una caduta. Alle spalle di Tullet, Belgio protagonista con Wietse Meeussen e Ryan Cortjens: i due connazionali hanno corso quasi sempre insieme per monopolizzare il podio con l’argento a Meeussen e il bronzo a Cortjens. Gli juniores azzurri si sono messi bene in mostra arrivando vicinissimi alla top-10 con Tommaso Leone (11°) e Tommaso Bergagna (13°), più indietro Davide De Pretto (26°), Emanuele Huez (38°) e Davide Toneatti (44°).

Gara uomini under 23 tutta nel segno del fuoriclasse Thomas Pidcock (Gran Bretagna) che ha sfoderato una prestazione maiuscola con una lunghissima gara di testa. Alle sue spalle nulla hanno potuto il belga Eli Iserbyt (argento) e il francese Antoine Benoist (bronzo). Di rilievo il quinto posto finale per Jakob Dorigoni, a lungo protagonista nella lotta per le posizioni di vertice: “Ho dato l’anima ma volevo questa medaglia, purtroppo non è successo. Sono rammaricato per come ho saputo gestire la prima parte di gara, dove ho messo in atto la strategia di rimanere su Pidcock, riuscendo anche a recuperare in alcuni momenti. Mancava poco per mettere a segno il mio obiettivo. Complimenti a chi è andato a podio” è stato il commento del campione italiano in carica under 23 Dorigoni, prossimo a debuttare su strada con la nuova casacca del Team Colpack. Gli altri azzurri under 23 hanno terminato la propria fatica con Antonio Folcarelli (34°) e Stefano Sala (40°).

Altro festival olandese tra le donne under 23: al culmine di una gara molto tattica ed incerta, Inge Van der Heijden è riuscita ad avere la meglio sulle connazionali Fleur Nagengast e Ceylin Del Carmen Alvarado. Da registrare per l’Italia la prestazione super di Silvia Persico, a un solo secondo dal podio ma tra le più grintose nel mettere filo da torcere all’Olanda, mantenendosi in testa fino a pochi metri dall’arrivo con il quarto posto ottenuto in volata: “Medaglia di legno al campionato mondiale. Sono davvero felice della mia gara anche se il sogno di salire sul podio era così vicino a diventare vero. Ci ho creduto fino alla fine ma purtroppo le gambe erano quel che erano”, ha dichiarato a fine gara la vice campionessa italiana under 23 Persico che a breve riprenderà a correre su strada con la maglia della Valcar Cylance. Obiettivo traguardo raggiunto per Francesca Baroni (17°) e Sara Casasola (43°).

Credit fotografico Christian Bohm (L’Ora del Ciclismo – Scratch)

Luca Alò
04/02/2019