Ciclismo> Gli azzurri Masciarelli e Bramati sul podio della prima prova di Coppa del Mondo di Ciclocross a Tabor

La giovane Italia del commissario tecnico azzurro Fausto Scotti ha di che essere soddisfatta nella prova inaugurale di Coppa del Mondo UCI di ciclocross disputata a Tabor: nella trasferta in Repubblica Ceca, il bilancio recita una medaglia di bronzo e una d’argento nelle prove juniores maschili e femminili, oltre a quattro piazzamenti nella top-10 in un appuntamento dal livello altissimo con la partecipazione di 172 atleti in rappresentanza di 16 nazioni tra squadre nazionali e quelle di club.

Recupero sui migliori, una forma al top e vittoria sfuggita per una manciata di secondi: una gara da applausi per Lorenzo Masciarelli che si è dovuto arrendere al padrone di casa Matej Stransky, cogliendo uno strabiliante secondo posto davanti all’altro ceco Matyas Fiala. A coronare la bella giornata per gli azzurri juniores ci hanno pensato Matteo Siffredi (quarto a 22”) e Filippo Agostinacchio (ottavo a 51”) terminando entro la top-10, in gara nella medesima categoria anche Gabriel Fede (13° a 1’22”) e Luca Paletti (21° a 2’11”).

Altra protagonista in positivo a Tabor è stata la campionessa italiana in carica Lucia Bramati tra le donne juniores: suo il terzo posto, al termine di una prestazione superlativa che le ha permesso di salire per la prima volta sul podio di una prova di Coppa del Mondo come accaduto per Lorenzo Masciarelli. La figlia d’arte del plurimedagliato Luca si è piazzata a ridosso della britannica Zoe Backstedt vincitrice davanti alla lussemburghese Marie Schreiber con l’azzurra in terza posizione. Risultato gratificante anche per Beatrice Fontana: settima piazza finale per l’atleta classe 2004, al primo anno nella categoria, in luce entro la top-20 anche Elisa Rumac (16° a 4’14”) e Alice Papo (19° a 5’06”).

Tra gli under 23 uomini, Samuele Leone ha lottato per tutto l’arco della competizione fino ad ottenere il dodicesimo posto a 2’18” dal vincitore Thomas Mein (Gran Bretagna), 24° a 4’30” l’altro azzurro Federico Ceolin.

Tra le donne élite nel monologo tutto di marca olandese con il primo posto di Lucinda Brand (Telenet Baloise Lions), il secondo della campionessa del mondo ed europea in carica Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin Fenix) e il terzo di Denise Betsema (Pauwels Sauzen Bingoal), la migliore delle azzurre è stata Alice Arzuffi (Team 777.be) che si è piazzata ottava a 1’31” dopo uno strenuo recupero dalla 27°posizione a causa di una caduta appena dopo la partenza che ha coinvolto Eva Lechner (la campionessa italiana della Starcasino CX Team poi ripartita concludendo 26° a 4’30”) e Sara Casasola che si è subito ritirata e non è riuscita ad essere competitiva con le altre nel giorno del suo 21°compleanno.

La voglia di fare bene non è mancata per le due migliori azzurre under 23 del momento Francesca Baroni e Gaia Realini che hanno gareggiato in promiscuità con le élite, ottenendo rispettivamente la 14.ma e la 17.ma posizione assoluta, ma nella top five di fascia under 23.

Tra le altre azzurre in evidenza nella gara élite Alessia Bulleri del Cycling Cafè Racing Team (32° a 5’36”) e Silvia Persico della Valcar Travel&Service (47°) staccata di due giri.

È stato il Belgio a monopolizzare l’intero podio della gara uomini élite: primato a Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen Bingoal), a 5” il connazionale Eli Iserbyt (Pauwels Sauzen Bingoal)e a 12” dal vincitore il fuoriclasse Wout Wan Aert (Jumbo Visma), vincitore quest’anno nel dopo lockdown delle Strade Bianche e della Milano-Sanremo oltre ad aver colto l’argento nella prova in linea e a cronometro al Mondiale di Imola.

A marcare la presenza tra gli uomini élite nella gara di Tabor il campione italiano Jakob Dorigoni della Selle Italia Guerciotti (15° a 2’05”) seguito da Gioele Bertolini (Trinx Factory Team – 23° a 3’10”) e da Nicolas Samparisi (Ktm Alchemist – 25° a 3’45”). Staccato di un giro l’altro italiano Lorenzo Samparisi della Ktm Alchemist (37°).

“E’ stata un’ottima e proficua trasferta per la nostra nazionale nonostante alcuni disagi logistici – ha commentato il cittì azzurro Fausto Scotti -. Complimenti ai giovani perché sono andati bene. Masciarelli, dopo essere rientrato sui primi, ha perso l’attimo quando è partito Stransky. Bravi anche Matteo Siffredi e Filippo Agostinacchio, che hanno terminato la loro prova nei dieci, dimostrando che il gruppo c’è. Stesso discorso anche per quanto riguarda le donne juniores, con Lucia Bramati e Beatrice Fontana, ques’ultima autrice di una bella rimonta. Tra le under 23 che hanno corso con le donne elite, peccato per la caduta che ha coinvolto anche Sara Casasola, che si è dovuta ritirare. Bene Francesca Baroni e Gaia Realini, quarta e quinte nella loro categoria”.

Luca Alò
30/11/2020