Ciclismo> Tirreno-Adriatico: Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar scatenati sotto la pioggia di Castelfidardo

Domenica piovosa da incorniciare per l’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sui muri marchigiani: il primo ha infiammato la corsa con una fenomenale fuga in solitaria portandosi a casa la vittoria di tappa Castellalto-Castelfidardo (205 chilometri), mentre il secondo ha fatto il diavolo a quattro per mettere una importante ipoteca alla classifica generale, contrattacando alle spalle di Van der Poel e tenendo a distanza il belga Wout Van Aert (Jumbo Visma) che si allontana sempre di più dal primato con un gap di 1’15”.

La Tirreno-Adriatico ha ricevuto la calda e speciale accoglienza della gente del borgo teramano di Castellalto, come tributo alla partenza inedita nella storia della Corsa dei Due Mari. Risalendo l’Adriatico e sconfinando nelle Marche, la quinta frazione ha presentato le maggiori insidie altimetriche negli ultimi 92 chilometri attorno Castelfidardo dove è stato ripetuto quattro volte un circuito costellato di discese e strappi al 18%, senza un metro di pianura.

Con la velocità sostenuta a oltre 57 km/h di media nei primi 30 chilometri, la fuga giornaliera è stata lasciata andar via dopo 45 chilometri dalla partenza: in avanscoperta Robert Stannard (Aus, Team BikeExchange), Jonas Rickaert (Bel, Alpecin-Fenix), Pello Bilbao (Spa Bahrain-Victorious), Davide Ballerini (Deceuninck – Quick-Step) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), vantaggio massimo per i cinque 3’38” al chilometro 116.

I quattro ampi giri del circuito di Castelfidardo, di 23 chilometri circa cadauno, hanno cambiato le carte in tavola con Van der Poel che conquistava la scena in maniera arrembante sia per mettere fine alla fuga dei cinque battistrada che per prendersi la testa della corsa in solitaria e con autorità a 50 chilometri dall’arrivo.

Alle sue spalle, Pogacar è riuscito a liberarsi di Van Aert e degli altri big di classifica, nel tentativo di compiere una stoica e forsennata rimonta su Van der Poel che accusava una leggera flessione di rendimento.

Oltre a Van Aert, l’ultimo giro attorno Castelfidardo ha evidenziato le defaillance di Sergio Higuita Garcia (Col, EF Education-Nippo), Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic), João Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep), Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain-Victorius), Simon Carr (GBr, EF Education-Nippo), Jakob Fuglsang (Dan, Astana-Premier Tech), Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) e Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) tra le vittime eccellenti del forcing di Pogacar che ha insistito nel rosicchiare secondi sul battistrada Van der Poel e dilatato ulteriormente il margine su Van Aert.

Una frazione che ha sconquassato la classifica generale tra le difficoltà dei muri marchigiani ed anche le condizioni meteo con la pioggia e il vento ad imperversare nel finale di tappa che si è trasformato in uno scenario tipico da corsa del Nord Europa.

Il coraggio di osare per uno stremato Van der Poel che ha patito il freddo: “Volevo attaccare già dal primo giro del circuito finale. Prima che decidessi di andare via da solo, eravamo un gruppo di circa venti corridori ma non c’era troppo accordo tra di noi. In discesa mi sono messo davanti, stavo mangiando e a quel punto ho realizzato di essere da solo. Inizialmente stavo bene ma poi negli ultimi 20 km ho iniziato ad avere molto freddo e mi sentivo svuotato. Non me l’aspettavo. È stato sicuramente uno dei miei giorni più duri in bici. Sono felice della vittoria, sopratutto perché sono riuscito a mantenare qualche secondo di vantaggio su Pogačar che stava recuperando velocemente”.

Un secondo posto che certifica una Corsa dei Due Mari da vero dominatore per Pogacar: “Ho attaccato solo alla fine quando ho visto che potevo staccare Wout van Aert. Avevo buone gambe nonostante il tempo freddo. Ci ho provato e sono arrivato al traguardo con un buon vantaggio su di lui, quindi sono davvero contento. Nel ciclismo può succedere di tutto ma spero che tutto fili liscio fino alla fine della corsa. Cercherò di mantenere la concentrazione alta fino al traguardo dell’ultima tappa”.

Terzo posto di tappa a 49” per Wout van Aert che veste la maglia ciclamino di leader della classifica a punti: “Oggi puntavo alla vittoria di tappa ma c’erano corridori più forti di me. Quasi mi aspettavo che Mathieu van der Poel avrebbe provato ad attaccare da lontano. Ha fatto uno sforzo impressionante per riuscire a stare coi migliori. Pogačar ha dimostrato di essere il più forte e ora è decisamente il favorito per la vittoria finale. Sono messo bene in km/ ottica 2° posto e vorrei cercare di vincere un’altra tappa. Prima però devo riprendermi da questa giornata molto dura”.

Quarto e migliore degli italiani il piemontese Fabio Felline dell’Astana Premier Tech: “È stata una giornata dura, ma terminare entro i primi 5 insieme a nomi come Pogacar, Bernal, Van der Poel e Van Aert mi rende davvero felice. Tutto il duro lavoro degli ultimi 100 chilometri è stato ripagato”.

ORDINE D’ARRIVO QUINTA TAPPA CASTELLALTO-CASTELFIDARDO

1. Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Fenix) 205 chilometri in 4.48’17” media 42,666 km/h

2. Tadej Pogačar (Slo, UAE Team Emirates) a 10”

3. Wout van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 49”

4. Fabio Felline (Astana – Premier Tech) a 1’26”

5. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 2’07”

6. Davide Formolo (UAE Team Emirates)

7. Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 2’18”

8. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation)

9. Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain-Victorious) a 2’25”

10. Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) a 2’45”

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUINTA TAPPA

1. Tadej Pogačar (Slo, UAE Team Emirates) 22.41’41”

2. Wout van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 1’15”

3. Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain-Victorious) a 3’00”

4. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 3’30”

5. Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) a 3’54”

6. Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 4’30”

7. João Almeida (Por, Deceuninck – QuickStep) a 4’42”

8. Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 5’03”

9. Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) a 5’54”

10. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 6’58”

CLASSIFICA GENERALE A SQUADRE DOPO LA QUINTA TAPPA

1° Astana – Premier Tech 14:34:25

2° UAE Team Emirates a 6’32”

3° Ineos Grenadiers a 10’03”

4° Movistar Team a 14’16”

5° Jumbo-Visma a 16’11”

LE MAGLIE

Azzurra, leader della classifica generale: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates)

Ciclamino, leader della classifica a punti: Wout van Aert (Bel, Jumbo-Visma)

Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates)

Bianca, leader della Classifica dei Giovani: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates)

Photo Credit: La Presse

Luca Alò
15/03/2021