Primo allenamento coi nuovi compagni per il nuovo arrivato in casa gialloblù GIUSEPPE DE LUCA. Arrivato venerdì nel tardo pomeriggio, si è aggregato coi compagni per la trasferta di Renate, dove è stato subito chiamato in causa disputando gli ultimi 25 minuti.
Prima di iniziare la sua prima seduta di allenamento al C.S.Bertolotti, ci ha rilasciato le sue prime impressioni.
Giuseppe, benvenuto alla Pergolettese.
Come è stato questo passaggio dalla Sicilia alla Lombardia, da una società ambiziosa come il Catania alla Pergolettese che lotta per la salvezza.
“E’ stata una scelta che ho fortemente voluto. In passato ho visto qualche partita della Pergolettese e gioca un calcio importante, che mi ha favorevolmente impressionato. Avevo anche bisogno di riscattarmi livello personale, di riprendere un pò a giocare, riprendere di nuovo confidenza col campo, visto che ultimamente ho avuto un periodo un po’ altalenante: giocavo e non giocavo.
Però si sa che nel calcio le scelte si fanno e poi si guarda avanti. Avevo altre richieste ma sono contento di essere qui. Penso che si possa fare calcio importante, anche se la piazza è piccola: c’è tutto per far bene.”
Sei arrivato venerdì sera e sabato sei stato subito chiamato in causa con il Renate. Il tuo primo impatto con la squadra come è stato?
“Sì sono arrivato venerdì sera e mi sono messo subito a disposizione. Mi hanno accolto tutti alla grande. È un gruppo molto unito ma, soprattutto, mi ha colpito il modo di come sia stata disputata la partita. Io sono 13/ 14 anni che gioco a calcio, ma giocare in questo modo, con questa intensità dal primo al novantesimo minuto è raro trovarlo. E stiamo parlando di una di una squadra che lotta, in questo momento, per salvarsi ma, giocando così, penso che si meriti altri scenari. Bisogna continuare su questa strada, ascoltare le indicazioni del mister e poi ci potremo togliere delle belle soddisfazioni. Faccio i complimenti ai miei compagni per la partita di sabato che è stata qualcosa veramente di straordinario.”
C’era qualche giocatore in rosa che già conoscevi?
“Conoscevo Lambrughi, ci ho giocato contro un paio di volte, cosi’ come anche con Arini, poi Mazzarani, con cui ho giocato assieme anche in Nazionale. Gli altri piano piano li sto conoscendo: sono tutti dei bravi ragazzi e ottimi giocatori.”
Il primo approccio del calcio con gli adulti l’hai avuto a Varese con mister Sannino nostro ex allenatore.
“Sì è stato lui il l’artefice a cui devo tutto e da dove tutto è partito. Ho solo dei ricordi indimenticabili, perché comunque io sono un ragazzo di Varese e ho il Varese nel mio cuore. Me lo sono sempre portato dietro ovunque sia andato a giocare; sono stati tre anni uno più bello dell’altro, e con Sannino c’è tuttora un rapporto spettacolare, posso solo ringraziarlo.”
La tua carriera si è sviluppata in squadre molto importanti come Atalanta, Bari, Entella, Triestina, con stagioni in serie A e B. Adesso ti trovi in questa realtà di provincia come La Pergolettese. Come ti approcci con questa realtà?
“Con grande umiltà, con voglia di lavorare e con gli stimoli giusti. Solo col lavoro sul campo si possono ottenere dei risultati: è di primaria importanza.
Indipendentemente che la piazza sia piccola o grande, la voglia di far bene è tanta, così come la mia voglia di scendere in campo. Adesso starà a me non deludere chi ha creduto nelle mie qualità. Io posso solo promettere che darò il massimo per la Pergolettese.”
G. W. Pellegrini
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