Basket> La Virtus Roma cede a Cantù però…

Era difficile pensare che la nuova Virtus Roma potesse farcela contro una squadra organizzata, forte, atletica, quadrata e precisa cone la chebolletta Cantù. E difatti alla fine i brianzoli hanno vinto la partita, la seconda del campionato di serie A, col punteggio di 70 ad 84. E non c’è da dire peccato perché la squadra canturina da quattro anni, cioè da quando la guida Andrea Trinchieri, è tornata ad essere una delle più forti del campionato italiano. E’ alla sua seconda partecipazione consecutiva all’Eurolega, ha vinto la Supercoppa italiana battendo Siena, ha aggiunto chili e tecnica al suo roster con l’arrivo di Cusin ed Aradori. Insomma una corazzata contro la quale per vincere Roma avrebbe dovuto avere il suo quintetto base al cento per cento della forma ed altri tre uomini della panchina in condizioni ottimali.

Ed un sistema di gioco che la potesse aiutare nei momenti di maggiore difficoltà. Tutte cose che chiedere alla Virtus in questo momento è troppo. Primo perché la squadra è talmente rinnovata e lavora tutta insieme solo dal 15 settembre. Secondo perché molti giocatori sono assolutamente digiuni del modo di giocare europeo, ed italiano in particolare: Lawal, Dagunguro, Lorent, Taylor su tutti perchP Goss e Jones sono veterani del nostro campionato e Czyz ha esperienze con le nazionali giovanili del suo paese che lo mettono al riparo da sorprese.

Cosa funziona nella Virtus per adesso : la testa. Negli anni scorsi questo tipo di gare la Virtus le avrebbe perse molto prima di quanto non abbia fatto l’altra sera quando solo nei minuti finali dell’ultimo quarto Cantù è riuscita a piazzare il break decisivo. Già nel secondo quarto la squadra di coach Calvani aveva recuperato dieci punti di ritardo, e nel terzo periodo era andata avanti addirittura di otto.

Cosa non funziona. La tenuta della difesa: la Virtus di quest’anno, pronta per correre e giocare in velocità ha necessariamente bisogno più di altre squadre di avere la palla in mano e quindi di difendere forte. Quindi crescendo l’intesa tra i giocatori crescerà anche la quantità di minuti nei quali la difesa sarà forte ed allora ci si potrà divertire. Perché già adesso quando sale l’intensità difensiva la squadra naturalmente gioca meglio.