Ciclismo> Mondiale Yorkshire: oro bis dell’australiano Rohan Dennis a cronometro

bronzo azzurro con Filippo Ganna

A distanza di 365 giorni dal suo primo trionfo iridato in carriera ad Innsbruck, l’australiano Rohan Dennis è tornato a rivestire la maglia di campione del mondo nella prova a cronometro andata in scena da Northallerton ad Harrogate nello Yorkshire sulla distanza di 54 chilometri con la medaglia d’argento sul collo del baby fenomeno belga Remco Evenepoel mentre quella di bronzo è stata molto sudata e conquistata da un sorprendente Filippo Ganna.

Dennis è stato più veloce di Evenepoel al primo intermedio dopo 16,7 chilometri dalla partenza con un gap di 19 secondi ma ha guadagnato ancora margine sul neo professionista belga portandosi a oltre un minuto al secondo rilevamento cronometrico al chilometro 37.

Disputando la cronometro iridata con una bici diversa dalla sua squadra di appartenenza (Bahrain Merida) e che non lasciava intravedere il marchio, a luglio Rohan Dennis ha fatto notizia abbandonando misteriosamente il Tour de France prima della cronometro di Pau, frazione nella quale era indicato fra i principali favoriti. Non sarà facile risolvere il contenzioso con la Bahrain Merida ma la vittoria al mondiale a cronometro sicuramente lo rilancerà in attesa di trovare una nuova squadra che gli possa dare fiducia.

“È stato un anno difficile, dal Tour si è parlato molto di quello che sto facendo. Sono arrivato qui nella mia forma migliore per dimostrare di non aver abbandonato il ciclismo. Dopo quello che è successo al Tour, sono riuscito a preparare meticolosamente l’appuntamento iridato che ho vinto mimando il gesto della testa perché ho lavorato con grande impegno soprattutto dal punto di vista mentale oltre che fisico” ha dichiarato Dennis che porta a cinque le affermazioni dell’Australia nella storia dei mondiali a cronometro dopo la vittoria a Innsbruck nel 2018 e la tripletta del connazionale Micheal Rogers nelle edizioni 2003-2004-2005.

Il 19enne prodigio belga Remco Evenepoel, campione europeo in carica della cronometro, ha corso con il suo stile impeccabile e il suo argento lo proietta da favorito numero uno nella corsa su strada di domenica per diventare il campione del mondo più giovane nella storia del mondiale e lasciare ancora il segno tra i professionisti dopo essere approdato direttamente dalla categoria juniores (dove un anno fa ad Innsbruck realizzò la doppietta iridata strada e cronometro) senza passare per la categoria under 23.

Per il Belgio, nella sfortuna più totale si sono concluse le prove di Victor Campenaerts (detentore del record dell’ora – 55,089 km/h) e Yves Lampaert, tra cadute ed incidenti meccanici che li hanno allontanati dalla top-10.

Avendo la meglio per tre secondi sul neozelandese Patrick Bevin, la medaglia di bronzo di Filippo Ganna (terzo a 1’55” da Dennis) è la consacrazione di un giovane professionista di soli 23 anni che ha già collezionato tre titoli mondiali su pista nell’inseguimento individuale. Nella cronometro è il campione italiano in carica e regala all’Italia la terza medaglia iridata nella specialità dopo Andrea Chiurato (argento nel 1994 a Catania) e Adriano Malori (anch’egli argento nel 2015 a Richmond negli Stati Uniti).

Ganna ha stupito sé stesso ed anche i tecnici della nazionale e gli addetti ai lavori a dispetto di un percorso non proprio alla sua portata e di difficile interpretazione perché non aveva mai fatto distanze così lunghe e affrontato un tracciato ricco di insidie e salite.

Dopo gli allori su pista e con il pensiero rivolto alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per il quartetto nell’inseguimento a squadre, il piemontese del Team Ineos sta iniziando a raccogliere lusinghieri risultati anche su strada come ha sottolineato il cittì Davide Cassani che plaude anche alla buona prestazione dell’altro corridore azzurro Edoardo Affini (16° a 3’38” da Rohan Dennis) alla sua prima esperienza in maglia azzurra da neoprofessionista in un mondiale a cronometro e nella stagione che lo ha visto ottenere due medaglie di bronzo agli europei a cronometro individuale e nella staffetta nel mese di agosto ad Alkmaar in Olanda.

Non è stata una giornata positiva anche per gli altri big della specialità, tra questi Tony Martin (Germania), Luke Durbridge (Australia), Jonathan Castroviejo (Spagna) e Vasil Kiryienka (Bielorussia) fino alla clamorosa defaillance di Primoz Roglic (Slovenia) che è finito al dodicesimo posto ed anche raggiunto nel finale della corsa dal vincitore Dennis (partito 3 minuti dopo il corridore sloveno della Jumbo Visma), dopo aver pagato a caro prezzo le fatiche di una esigente Vuelta di Spagna infarcita di salite andando addirittura fuori la top-10 mondiale della crono iridata.

CLASSIFICA MONDIALE A CRONOMETRO
1° Rohan Dennis (Australia) 54 chilometri in 1.05’05” media 49,872 km/h
2° Remco Evenepoel (Belgio) a 1’09”
3° Filippo Ganna (Italia) a 1’55”
4° Patrick Bevin (Nuova Zelanda) a 1’58”
5° Alex Dowsett (Gran Bretagna) a 2’02”
6° Lawson Craddock (Stati Uniti) a 2’08”
7° Tanel Kangert (Estonia)
8° Nelson Oliveira (Portogallo) a 2’10”
9° Tony Martin (Germania) a 2’27”
10° Stefan Küng (Svizzera) a 2’47”
11° Victor Campenaerts (Belgio) a 2’50”
12° Primož Roglic (Slovenia) a 3’00”
13° Luke Durbridge (Australia) a 3’01”
14° John Archibald (Gran Bretagna) a 3’11”
15° Dylan Van Baarle (Olanda) a 3’37”
16° Edoardo Affini (Italia) a 3’38”
17° Kasper Asgreen (Danimarca)
18° Pierre Latour (Francia) a 3’45”
19° Chad Haga (Stati Uniti) a 3’57”
20° Maciej Bodnar (Polonia) a 4’01”
24° Jonathan Castroviejo (Spagna) a 4’19”
25° Alexey Lutsenko (Kazakistan) a 4’29”
31° Vasil Kiryienka (Bielorussia) a 5’16”
34° Bob Jungels (Lussemburgo) a 5’37”
48° Yves Lampaert (Belgio) a 13’16”

Luca Alò
26/09/2019