Ciclismo> Giro di Romagna per Dante Alighieri: a Gradara stoccata vincente di Francesco Romano

Con la prima tappa Riccione-Gradara ad appannaggio di Francesco Romano del Velo Racing Palazzago, nel calendario primaverile della categoria dilettanti élite ed under 23 ha trovato spazio una nuova gara a tappe: il Giro di Romagna per Dante Alighieri.

Riprendendo la tradizione del Giro delle Pesche Nettarine, andato in scena dal 1996 al 2015, l’aspetto significativo di questa competizione nuova di zecca, messa in cantiere dalla Nuova Ciclistica Placci-Extragiro, è il legame tra la valorizzazione del territori attraversati dalla corsa, la vetrina di tanti giovani a livello nazionale ed internazionale, unitamente al richiamo storico in onore di Dante Alighieri, cui ricorre il 700°anniversario dalla morte del Sommo Poeta che ha raccontato il mito di Paolo e Francesca, due personaggi realmente esistiti a Gradara, presenti nell’inferno Dantesco.

Con la partecipazione di 35 squadre (nel dettaglio 31 club italiani, la nazionale italiana del cittì Marino Amadori e tre formazioni straniere da Stati Uniti, Svizzera e Inghilterra) e la partenza da Riccione, la cronaca della prima tappa, disegnata tra i dolci saliscendi delle colline dell’entroterra tra Romagna e Marche, ha evidenziato un tentativo iniziale del quartetto Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Marco Murgano (Petroli Firenze-Hopplà-Don Camillo), Pasquale Abenante (Velo Racing Palazzago) e Nicola Genuin (Trentino Cycling Team U23), dal chilometro 78 in avanscoperta un drappello di 10 unità con Walter Calzoni (Gallina Ecotek Colosio), Gabriele Petrelli (Cycling Team Friuli), Riccardo Tosin (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Laurent Rigollet (Lan Service – Granmonferrato), Alessandro Venturini (Mastromarco Sensi Nibali), Andrea Cervellera (Petroli Firenze-Hopplà-Don Camillo), Nicolò Parisini (Beltrami Tsa Tre Colli), Riccardo Verza (Zalf Euromobil Désirée Fior), Enrico Spadini (Pedale Scaligero) e Davide Piganzoli (Nazionale Italiana) con vantaggio massimo di 1’40”.

La corsa si è infiammata negli ultimi 15 chilometri con il rilancio della fuga ad opera dei coraggiosi Parisini, Petrelli, Piganzoli, Cervellera e Verza, ma senza fortuna per i cinque attaccanti che sono stati riassorbiti dal gruppo ai meno 500 metri.

Nonostante l’arrivo posto in ascesa al 6% di pendenza media, la progressione di Francesco Romano del Velo Racing Palazzago (atleta siciliano tornato tra i dilettanti dopo il biennio 2019-2020 tra i professionisti con la Bardiani CSF Faizanè), è stata decisiva ai fini del successo anticipando Simone Piccolo (Viris Vigevano) e l’azzurro under 23 di primo anno Gianmarco Garofoli (Nazionale Italiana).

A seguire il gruppo dei migliori comprendente tutti corridori italiani fino al decimo posto: Edoardo Zambanini (Zalf Euromobil Désirée Fior), Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli), Andrea Colnaghi (Uc Trevigiani Campana Imb. Geo Tex), Alessandro Verre (Team Colpack Ballan), Francesco Di Felice (Mg K-Vis-Vpm), Luca Colnaghi (Uc Trevigiani Campana Imballaggi Geo Tex) e Federico Molini (Mastromarco Sensi Nibali).

Presso il Castello (Rocca Malatestiana) e a fianco della sua cinta muraria, il valore aggiunto dell’arrivo di tappa di Gradara è stato senza dubbio la scenografia ed anche la presenza dei rievocatori storici del “corpo di guardia”, a dare quel tocco di colore in più all’aspetto tecnico e sportivo della gara a tappe romagnola che proseguirà con la Bellaria Igea Marina – Santa Sofia (23 aprile – 140,3 chilometri), la Cattolica – San Leo (24 aprile – 126,8 chilometri) e l’epilogo a Ravenna (25 aprile – 154 chilometri), nella città dove è sepolto il Sommo Poeta Dante Alighieri.

Dopo la meravigliosa esperienza dello scorso anno con l’inedita partenza di tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23, Gradara (proclamata il borgo dei borghi nel 2018) ha ritrovato una competizione ciclistica di alto livello per la gioia del primo cittadino Filippo Gaspari: “A nome dell’intera amministrazione comunale, siamo riusciti a raddoppiare la sinergia con Marco Selleri, Marco Pavarini e l’intero staff di Extragiro, con l’obiettivo di puntare decisamente sull’accoppiata turismo lento-bike tourism, alla quale la Regione Marche crede tantissimo per promuovere un turismo che predilige la riscoperta dei nostri luoghi autentici[LA1] . È stata una bella giornata di sport, nell’intento di aver riconquistato un senso di libertà all’insegna del divertimento e della sicurezza”.

Credit fotografico Isola Press

Luca Alò
23/04/2021