Ciclismo> Giro d’Italia 106: a Salerno ecco Kaden Groves nel caos tra pioggia, asfalto bagnato e cadute!

Di tutto, di più. La quinta tappa del 106°Giro d’Italia da Atripalda a Salerno ha vissuto la più brutta giornata sia per le cattive condizioni meteo che per le cadute che hanno fatto ancora più notizia della cronaca sportiva. Il più bersagliato dalla sfortuna è stato Remco Evenepoel (Bel, Soudal Quick Step), indenne per ben due volte, mentre il protagonista più fortunato è stato Kaden Groves, l’olandese dell’Alpecin Deceuninck che ha colto allo sprint la quarta vittoria a stagione in corso. Anche il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM), al suo primo giorno in rosa, non ha attraversato una giornata facile per godersi in tranquillità il simbolo del primato conquistato a Lago Laceno.
La pioggia è stata la principale nemica di una tappa aperta a molti scenari vista la conformazione ondulata del percorso che ha propiziato la lunga fuga di Thomas Champion della Cofidis, Sameuele Zoccarato della Green Project e Stefano Gandin del Team Corratec-Selle Italia. Primo episodio negativo al passaggio della corsa a Calore dove Evenepoel è finito a terra a causa dell’attraversamento di un cane spaventato dal passaggio dei corridori.
L’asfalto viscido e la pioggia hanno messo ancora di più lo zampino nel finale di tappa in cui si è toccato l’apice con le scivolate: Fernando Gaviria (Col, Movistar) e Primoz Roglic (Slo, Jumbo Visma) ai meno sette dall’arrivo nel momento in cui ha subito un rallentamento la maglia rosa Leknessund; di nuovo Evenepoel a terra ai 2.300 metri dall’arrivo (a cui verrà accreditato lo stesso tempo del gruppo del vincitore come da regolamento perché avvenuta entro i 3 chilometri). Anche la volata non è stata risparmiata dalle cadute con Mark Cavendish (GBr, Astana Qazaqstan Team) che provava a rimontare le posizioni di testa ma è finito a terra innescando una carambola coinvolgendo oltre l’arrivo Mirco Maestri (Eolo Kometa), Andrea Vendrame (AG2r Citroen Team) e David Dekker (Ola, Team Arkea Samsic). La giuria ha ravvisato una manovra scorretta di Alberto Dainese (Team DSM), inizialmente quarto ma declassato al 34° posto per “deviazione dalla corsia scelta ostacolando o mettendo in pericolo un altro corridore nello sprint finale”.
Il testa a testa risolutivo ha premiato Groves bruciando sulla linea del traguardo la maglia ciclamino di leader della classifica a punti Jonathan Milan della Bahrain Victorius, terzo l’ex iridato Mads Pedersen (Trek Segafredo).
Ma anche il corridore australiano ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie in quanto a terra anche lui a 7 chilometri all’arrivo ma è stato capace di risalire in sella, rientrare su ciò che rimaneva del gruppo per poi conquistare la vittoria.
Con Groves, l’Australia tocca quota 40 vittorie di tappa nella storia della Corsa Rosa con un proprio corridore: “Per me vincere qui vuol dire tantissimo. Ho pianificato la mia presenza al Giro col team fin dallo scorso inverno. Ai -7 c’è stata una caduta davanti a me, ho frenato troppo e sono finito a terra assieme al mio ultimo uomo Alex Krieger. Fortunatamente, ai -3, sono riuscito a rientrare sulla testa della corsa. Ero troppo avanti all’ultimo chilometro, per questo ho deciso di rialzarmi e prendere le ruote del treno della DSM. Sono partito lungo ed è andato tutto bene. E’ una vittoria molto importante per tutto il team”.
Così la neo maglia rosa Andreas Leknessund: “Ai -7 è scoppiato il caos. C’erano tanti corridori a terra, è stato un momento difficile. Ho provato a mantenere la calma perchè c’era tanto stress. Sono riuscito a rientrare grazie al lavoro delle squadre degli altri uomini di classifica e degli sprinter che volevano disputare la volata. E’ stata una giornata emozionante, ho capito davvero cosa voglia dire indossare la maglia rosa. Ieri ho dormito poco, ho ricevuto tantissimi messaggi. E’ stata una frazione speciale, mi sono goduto i colori e i paesaggi di questo territorio nonostante la pioggia. Il momento più bello è stato quando in partenza mi sono schierato davanti a tutti con la maglia rosa”.

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 5°TAPPA

1 – Andreas Leknessund (Nor, Team DSM)

2 – Remco Evenepoel (Bel, Soudal Quick-Step) a 28″

3 – Aurélien Paret-Peintre (Fra, AG2R Citroën Team) a 30″

4 – João Gonçalves Almeida (Por, UAE Team Emirates) a 1’00”

5 – Primož Roglič (Slo, Jumbo-Visma) a 1’12”

LE MAGLIE UFFICIALI

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel: Andreas Leknessund (Ola, Team DSM).

Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it: Jonathan Milan (Bahrain – Victorious).

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Thibaut Pinot (Fra, Groupama – FDJ).

Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo: Andreas Leknessund (Nor, Team DSM), indossata da Thymen Arensman (Ola, Ineos Grenadiers).

Photo Credits: LaPresse

Luca Alò
11/05/2023