Domani (ore 9.30 italiane, diretta su Rai 1) l’Italia affronta la favorita del girone e in caso di successo passerebbe il turno con una gara d’anticipo. Bonansea: “Sarà un bel banco di prova, siamo molto cariche”
L’Italia si avvicina a passo spedito verso la seconda partita del suo Mondiale, un match che alla luce del 2-2 tra Argentina e Sudafrica potrebbe già regalare alle Azzurre il pass per gli ottavi di finale. Una vittoria contro la Svezia nella gara in programma domani (ore 9.30 italiane, diretta su Rai 1) al Regional Stadium di Wellington consentirebbe all’Italia di festeggiare la qualificazione con 90’ di anticipo, ma anche in caso di pareggio la squadra di Milena Bertolini si presenterebbe all’appuntamento del 2 agosto con le Banyana Banyana avendo a disposizione due risultati su tre.
Un’opportunità che la Nazionale Femminile cercherà di cogliere al volo, sfruttando l’ottimo momento di forma e la solidità del gruppo, pronto a regalare agli italiani un’altra mattinata ricca di emozioni. Vietato fare calcoli, questo il monito della Ct: “C’è grande entusiasmo dopo la vittoria di lunedì – ha dichiarato in conferenza stampa – ma deve esserci anche un senso di realtà. La Svezia è la favorita del girone, è una squadra completa con grande intensità fisica e tecnica, l’affronteremo con rispetto ma anche con tanta voglia di fare bene. È vero che il pareggio di oggi è un risultato favorevole, ma dobbiamo puntare solo su di noi e pensare alle nostre partite e al nostro gioco cercando di conquistare i tre punti e fare più gol possibili. Siamo fiduciosi”.
La selezione scandinava è una potenza del calcio mondiale e con Kurt Peter Gerhardsson in panchina ha ottenuto il terzo posto nell’edizione del 2019 del torneo iridato e il secondo posto nell’Olimpiade dell’anno successivo. Numeri e traguardi che non spaventano però le Azzurre, che nell’era Bertolini si sono aggiudicate due dei tre confronti, perdendo quello più recente (finale dell’Algarve Cup 2022) solo ai calci di rigore. “Loro tengono i ritmi molto alti e hanno giocatrici che possono spostare gli equilibri – ha aggiunto la Ct – dovremo essere brave a stare dentro questo tipo di partita. Lunedì abbiamo fatto bene, ma stiamo continuando a lavorare su vari aspetti tattici per arrivare preparate all’appuntamento di domani. Affrontiamo una squadra completa e dovremo quindi migliorare nella gestione del pallone”.
Nelle ultime due edizioni della competizione la Svezia ha segnato cinque gol dopo l’80’, una chiara dimostrazione di forza e tenuta mentale. Servirà un’Italia perfetta e pronta ad affidarsi all’esperienza delle sue leader, in campo ma anche fuori. “In questa Nazionale ci sono giocatrici esperte e molto importanti, penso ad esempio a Girelli, Bartoli e Cernoia. Loro sanno di avere un ruolo importante, a prescindere dal minutaggio. Sono estremamente positive dentro il gruppo e stanno guidando le più giovani. C’è grande positività e sono contenta dello spirito che si è creato”.
In sala stampa seduta accanto alla Ct c’è Barbara Bonansea, scesa in campo nella prima gara con la fascia da capitano al braccio. Quando non c’è Girelli – top scorer italiana al Mondiale (4 gol come Carolina Morace) e unica ad aver segnato in più di un’edizione – tocca a lei, sua grande amica: la numero 8, che contro le Albicelestes ha raggiunto le 95 presenze in azzurro, sa che l’Italia è attesa da un crocevia importante. “Vincere ci permetterebbe di passare il turno e quindi siamo molto cariche – ha sottolineato l’attaccante della Juventus – ottenere tre punti con un gol negli ultimi minuti ti lascia qualcosa nel cuore, cercheremo di andare avanti con queste energie positive. Loro nei tornei importanti arrivano sempre in fondo, però ce la giocheremo e daremo il massimo come sempre”.
Lo sguardo non mente e Bonansea – che insieme a Giugliano e Linari ha raggiunto Federica D’Astolfo come numero di presenze da titolare ai Mondiali (tutte a quota sei) – non vede l’ora di misurarsi con la Nazionale che occupa la terza posizione nel Ranking FIFA. Emozione e voglia di continuare a sognare, tutte insieme. “Sarà un bel banco di prova – ha concluso – ci scontreremo con un avversario di livello molto alto che ci permetterà di capire a che punto siamo. Conosciamo tante giocatrici, come ad esempio Linda Sembrant, che è un grande difensore, sarà molto difficile superarla. Ma noi dovremo rimanere unite anche nella difficoltà e ripartire dal secondo tempo della gara con l’Argentina”.