Una mattinata di sole, pedali e memoria. Oltre trecento ciclisti di tutte le età – dai bambini di 5 anni ai “ragazzi” di settanta – hanno partecipato alla decima edizione di “Pedalando nella memoria”. La manifestazione curata dall’Uisp Roma era stata rimandata il 2 febbraio a causa del maltempo. Ma la voglia di memoria nella nostra città è ancora forte. E allora, ancora una volta, un lungo serpentone di ciclisti con le pettorine gialle hanno ricordato Settimia Spizzichino, l’unica donna romana tornata viva dai lager nazisti dopo il rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, che dedicò tutta la vita a raccontare l’orrore ai ragazzi delle scuole.
Partiti alle 9, indomiti nonostante l’ora in meno di sonno, dai quattro quadranti della città – Rebibbia, Montagnola, Villa Lazzaroni, Quadraro – i quattro scortati dai Vigili urbani si sono riuniti nelle tappe finali del museo di via Tasso, alla Gay Street e al Ghetto ebraico, dove la manifestazione si è conclusa. Molto sentita anche la tappa delle Fosse Ardeatine, a soli sei giorni dalla commemorazione per i 70 anni dal peggior eccidio nazi-fascista in città.
Tanti gli amici e le autorità che hanno partecipato alla pedalata. Assieme al presidente dell’Uisp Roma Gianluca Di Girolami, il presidente dell’VIII municipio (ex XI) Andrea Catarci, Carla Di Veroli, nipote di Settimia Spizzichino, il presidente della comunità Ebraica Riccardo Pacifici (che pur essendo in viaggio per Auschwitz ha mandato un messaggio).
(In allegato tre foto della mattinata: il passaggio sul ponte Settimia Spizzichino e due momenti della commemorazione alle Fosse Ardeatine con Di Girolami, Catarci e Di Veroli).
Addetto stampa Uisp Roma
Massimo Franchi