Ciclismo> Giro dell’Emilia: Giovanni Visconti re dell’edizione numero 100

Impresa maiuscola di Giovanni Visconti (Bahrain-Merida) nell’edizione numero 100 del Giro dell’Emilia-Granarolo, capace di andare da solo in fuga negli ultimi 16 chilometri, di resistere alle severe pendenze del Colle di San Luca a Bologna e di conquistare da vero campione la classica del GS Emilia di fine stagione con partenza e arrivo nella città felsinea.
Con 184 corridori alla partenza, la prima parte della corsa ha fatto registrare il lungo attacco di Davide Ballerini (Androni Sidermec), Adrien Niyonshuti (Team Dimension Data), Redi Halilaj (Amore e Vita Selle SMP), Francois Bidard (Ag2r La Mondiale), Nicolas Edet (Cofidis Solutions Credits), Fabien Doubey (Wanty – Groupe Gobert) e Jacopo Mosca (Wilier Triestina – Selle Italia) che hanno guadagnato 7’47” di vantaggio massimo al chilometro 63.
La fuga è stata neutralizzata nel corso dello svolgimento del circuito finale di quattro giri tra il centro di Bologna e il Santuario di San Luca con Mosca che è stato l’ultimo dei nove fuggitivi di giornata ad arrendersi a circa 20 chilometri dall’arrivo.
Sventata l’azione di Francesco Manuel Bongiorno (Sangemini MG K Vis) ed Edoardo Zardini (Bardiani CSF) nel corso del penultimo giro, è cominciato il Giovanni Visconti show facendo la differenza sia in discesa che in salita con una pedalata molto redditizia.
Alle spalle del battistrada, Franco Pellizotti e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) hanno difeso il proprio compagno in fuga dagli attacchi dei diretti rivali mentre il gruppo dei big rimaneva orfano di Esteban Chaves della Orica Scott (vincitore del Giro dell’Emilia nel 2016) per una caduta trascinando al di fuori della sede stradale anche Jan Bakelants (Ag2r La Mondiale) ed Egan Bernal (Androni Sidermec Bottecchia).
Visconti ha dato continuità alla propria azione con una grinta fuori dal comune: invano hanno provato a reagire a turno Rigoberto Uran della Cannondale Drapac (terzo all’arrivo), Davide Villella della Cannondale Drapac, Nicholas Roche della Bmc Racing Team (quarto al traguardo) e Gianni Moscon del Team Sky (quinto) piegati da un sontuoso Nibali che è andato a prendersi con molta scioltezza la seconda posizione finale suggellando la giornata di grazia del Bahrain-Merida. Con un distacco di 35 secondi, in undicesima posizione, è arrivato il campione italiano Fabio Aru (Astana) che ha mollato le ruote dei migliori.
Un attaccante nato, un ottimo fondista e una grande predisposizione per le gare sopra i 200 chilometri: questo è Giovanni Visconti che ha colto la prima vittoria stagionale (la numero 28 da quando è professionista dal 2005 con tre campionati italiani all’attivo e due tappe al Giro d’Italia): “È stato un vortice di emozioni perché ho aspettato questa vittoria per lungo tempo. È stata una sorta di liberazione dopo molti secondi e terzi posti, ma la vittoria non voleva arrivare. La squadra è stata perfetta con Nibali e Pellizotti all’ultimo giro e grazie al loro lavoro siamo riusciti a fare qualcosa di grande.”
Una gioia tutta siciliana condivisa con lo Squalo dello Stretto Nibali: “Sono molto contento per Giovanni perché so cosa significa vincere una corsa dopo tanto tempo.”
ORDINE D’ARRIVO GIRO DELL’EMILIA: 1 Giovanni Visconti (Bahrain – Merida), 223 km in 5h 31′ 22″ a 40,4 km/h., 2 Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 11″, 3 Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) a 14″, 4 Nicolas Roche (Bmc Racing Team) a 17″, 5 Gianni Moscon (Team Sky) a 22″, 6 Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale) a 25″, 7 Diego Ulissi (Uae Team Emirates) st, 8 Thibaut Pinot (Fdj) st, 9 Jack Haig (Orica – Scott) a 31″, 10 Ben Hermans (Bmc Racing Team).

Luca Alò
03/10/2017