Mondiali, Molinarolo nella storia. Per la prima volta un’azzurra in finale nell’asta

MOLINAROLO IN FINALE – Non c’era mai stata un’azzurra in finale ai Mondiali nell’asta. Mai prima di oggi e dell’impresa di Elisa Molinarolo. È una serata fantastica per la veneta, in grado di riscrivere due volte il record personale e di conquistare il pass automatico con 4,65 alla terza prova. Nove centimetri di progresso complessivo (4,56 quest’anno) dopo essere già cresciuta saltando la misura di 4,60 in ogni caso sufficiente per la finale, a conti fatti: dodici atlete superano 4,65 compresa l’azzurra, che è undicesima ma non sarebbe andata comunque oltre la dodicesima posizione grazie al percorso netto fino a 4,60. Nell’occasione più importante, si esalta la veneta che diventa la seconda italiana di sempre in una gara iniziata senza problemi a 4,20, priva di errori anche a 4,35 e 4,50. Eliminata la primatista italiana Roberta Bruni con 4,35 al terzo tentativo, poi tre nulli a 4,50.

SIBILIO OUT PER 4/100 – Sfiora la finale dei 400 ostacoli Alessandro Sibilio. L’azzurro è il primo degli esclusi, per soli quattro centesimi, con il quinto posto in 48.43. Dopo aver rischiato di dover rinunciare ai Mondiali, a causa dell’infortunio di un mese fa al meeting di Montecarlo, lotta come un leone ma viene superato dal tedesco Joshua Abuaku, quarto in 48.39 e qualificato, mentre davanti giganteggia il fenomeno norvegese Karsten Warholm (47.09). Se può essere una consolazione, il partenopeo riesce a siglare il minimo olimpico (48.70) e potrà prepararsi al meglio per Parigi dove cercherà di tornare nella finale a cinque cerchi già raggiunta a Tokyo. Peccato per Mario Lambrughi che esce di scena prima del via, squalificato a causa di una falsa partenza per essersi mosso sui blocchi 17 millesimi prima dello sparo, in base al rilevamento ufficiale. Sei atleti corrono in meno di 48 secondi, con il giamaicano Roshawn Clarke a firmare il record mondiale under 20 con 47.34.

FOLORUNSO-SARTORI OK – Brillano due azzurre nel primo turno dei 400 ostacoli. La primatista italiana Ayomide Folorunso con 54.22 manca di pochissimo il suo fresco record stabilito agli Assoluti di Molfetta (54.30) spingendo al massimo fino al traguardo, senza risparmiarsi, per puntare anche a una buona posizione. È terza l’emiliana che viaggia nella corsia più esterna, la nona, e si qualifica di diritto avvicinando la giamaicana Andrenette Knight, seconda in 54.21, nella gara vinta da Kemi Adekoya (Bahrain, 53.56). Splendida prova anche di Rebecca Sartori che si migliora di nuovo per scendere a 54.82: altri 23 centesimi tolti al personale, in una stagione di progressi continui, timbrando il minimo per le Olimpiadi di Parigi fissato a 54.85. In una batteria di livello medio decisamente elevato, la veneta arriva quinta ma alla fine è suo il miglior crono di recupero. Entrambe torneranno in pista domani alle ore 20.25. Si ferma invece la corsa di Eleonora Marchiando, sesta in 56.27 nonostante la rimonta negli ultimi metri. Tutto facile per la favoritissima Femke Bol, che rallenta vistosamente e chiude comunque in 53.39 nel tardo pomeriggio di Budapest quando il termometro segna ancora 34 gradi.

110HS – Tra i due azzurri nelle semifinali dei 110 ostacoli, il migliore è Hassane Fofana che si piazza settimo in 13.50 (-0.1) confermando la sua stabilità di rendimento a questo livello. Ottavo invece nella sua gara Lorenzo Simonelli, 13.69 (-0.2) dopo aver toccato le ultime due barriere. Per entrare in finale ci voleva il record italiano: l’ultimo degli ammessi è lo svizzero Jason Joseph con 13.25, svetta per ora il campione in carica Grant Holloway (13.02).