Jannik Sinner conquista il punto della vittoria in singolare dominando Alex De Minaur, numero 12 del mondo
di Alessandro Mastroluca, da Malaga | 26 novembre 2023
E’ la Coppa Davis della squadra, dell’unità nella molteplicità. Ma è soprattutto la Coppa Davis di Jannik Sinner. Il numero 1 d’Italia vince tutti i tre singolari giocati alle Finals di Malaga, e chiude la finale contro l’Australia. La chiude alla sua maniera, con la sesta vittoria in sei confronti con l’australiano Alex De Minaur, dominato 63 60. Dopo 47 anni, l’Italia torna a conquistare la Coppa Davis.
L’Italia diventa l’undicesima nazione con almeno due titoli nella storia della manifestazione dopo USA (32), Australia (28), Gran Bretagna (10), Francia (10), Svezia (7), Spagna (6), Russia (3), Repubblica Ceca (3), Germania (3) e Croazia (2).
I giocatori dell’Italia con la bandiera dopo il trionfo in Coppa Davis (Getty Images)
“Grazie ai tifosi, anche agli australiani. Con questo nuovo formato è un po’ diverso, significa tanto che ci siano così tanti spettatori, di nazioni che non sono coinvolte” dice Sinner in campo, dopo i festeggiamenti e prima della premiazione. Arriva anche Matteo Berrettini. “E’ stato molto importante per noi, per tuttuìi noi. Ci ha dato molte energie positive. Ieri eravamo a un punto dalla sconfitta, oggi siamo qui a festeggiare. Non possiamo che essere felicissimi”.
Parlano tutti i componenti della squadra, tutti orgogliosi e comprensibilmente felici. “Oggi Jannik e Matteo sono stati straordinari” ha detto Musetti, senza voce e visibilmente emozionato. “E’ la più grande emozione della mia carriera. Non ho giocato questi giorni ma sono felice di essere parte di questa squadra” dice Bolelli, mentre “Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano continua a scorrere dagli altoparlanti.
“E’ pazzesco, ci supportiamo tutti in questo gruppo e penso che l’avete visto” spiega Arnaldi.
Sorride Volandri: “Sono grato a tutti questi ragazzi, e grazie ai tifosi, all’Italia che ci ha sostenuto. Abbiamo vinto come una famiglia. Non abbiamo ancora pensato a come festeggiare”.
“Grazie a tutti loro – commenta Sonego -. E’ un momento emozionante per me, per questa squadra”. Immancabile la doccia di champagne per tutti, sul campo grigio e verde, bagnato di emozioni.
L’Italia alza la Coppa Davis (Getty Images)
Inizia la cerimonia di premiazione. Entra l’Australia, gli applausi più forti sono per Alex De Minaur e il capitano Lleyton Hewitt, per la seconda volta battuto in finale.
Poi sfila l’Italia,e ancora Rino Gaetano risuona nel palazzetto. Sugli spalti si applaude e si balla in attesa degli azzurri che uno alla volta dietro alla bandiera entrano per ricevere la medaglia. Un boato accompagna l’ingresso di Jannik Sinner. Parte il coro: “Siamo noi, siamo noi, i campioni della Davis siamo noi!”. Una volta che tutti hanno preso posto sul palco, ci alziamo per l’inno nazionale.
Scende in campo anche Nicola Pietrangeli, il simbolo del tennis italiano nel mondo, l’azzurro con la miglior classifica di sempre nella storia del tennis maschile (numero 3 nel 1959 e 1960 secondo il giornalista Lance Tingay) e soprattutto icona della Coppa Davis. Ha giocato più partite di tutti (164), ha vinto più partite di tutti tanto in singolare (78-32) quanto in doppio (42-12), e ha formato con Orland Sirola la coppia di doppio più vincente di sempre in questa competizione (34-8).
La cerimonia della consegna della coppa è un cerimoniale familiare, con tanto di fuochi e Queen che cantano “Don’t stop me now”. E no, adesso non fermateci. E non svegliateci. Non ancora. Questa notte è ancora nostra.
Ufficio Stampa FITP