La Milano-Torino numero 105 da Rho a Salassa: gran cavalcata di Alberto Bettiol verso la vittoria!

Epilogo elettrizzante e successo di spessore alla 105°Milano-Torino per Alberto Bettiol (EF Education EasyPost) che ha capitalizzato da solo la fuga vincente, portata a termine più con la testa che con le gambe, negli ultimi 30 chilometri della corsa targata RCS Sport, tornata a sorridere ai corridori italiani a distanza di nove anni dall’ultima vittoria firmata da Vincenzo Nibali.

Dall’hinterland milanese a quello torinese, per complessivi 177 chilometri, ha avuto luogo da Rho a Salassa la corsa più iconica di tutto il calendario internazionale, essendo la più antica in assoluto con la prima edizione datata 1876.

Con la partecipazione di 125 atleti in rappresentanza di 18 squadre, fino al chilometro 137  è durata la fuga di Marco Murgano (Corratec Vini Fantini), Marcel Camprubi (Q36.5 Cycling Team) e Matteo Vercher (Total Energies) per un vantaggio massimo di 3’43” rilevato al chilometro 31.

Ripresi i tre fuggitivi, lo scatto secco di Bettiol sulla rampa di Prascorsano è stato fatale per alcune ruote veloci (tra cui Alexander Kristoff della UAE Team Emirates, Davide Cimolai della Movistar Team e Arnaud Dèmare dell’Arkéa – B&B Hotels, mentre Mark Cavendish dell’Astana Qazaqstan Team si è ritirato a 50 chilometri dal traguardo) ed ha messo alle corde il primo gruppo inseguitore dove la UAE Team Emirates e la Bora Hansgrohe erano le squadre maggiormente rappresentate con i propri corridori.

Bettiol era riuscito da solo a guadagnare 48 secondi di vantaggio massimo ma non ha avuto vita facile negli ultimi 10 chilometri con il drappello dei contrattaccanti che iniziava progressivamente a ricucire il gap.

Approfittando dello scarso accordo alle spalle di Bettiol, ai meno 3 dal traguardo, il corridore toscano ci ha creduto fino alla fine ed ha potuto mettere a frutto la prima vittoria stagionale sulle strade piemontesi, la quinta da quando è professionista (tra cui il Giro delle Fiandre nel 2019 e la tappa del Giro d’Italia Rovereto-Stradella nel 2021).

Il gruppo degli inseguitori, forte di una dozzina di unità, si è frantumato con il contrattacco finale dell’elvetico Jan Christen (UAE Team Emirates) inefficace ai fini della rimonta, ma importante per cogliere il secondo posto davanti al connazionale e compagno di squadra Marc Hirschi che aveva la meglio nella volata ristretta con gli altri corridori. Al traguardo molto bene gli italiani Diego Ulissi della UAE Team Emirates (quarto), Gianluca Brambilla della Q36.5 Cycling Team (sesto) e Martin Marcellusi della VF Group Bardiani CSF Faizanè (ottavo).

Questa vittoria di Bettiol dà morale in vista delle classiche di primavera: “Ho provato a 30 chilometri dall’arrivo perché volevo testare le mie gambe dopo la Tirreno-Adriatico e prima della Milano-Sanremo. Non mi aspettavo di tenere dietro un gruppo di corridori così folto. Questa vittoria dà fiducia a me e alla mia squadra. La Milano-Torino è una delle corse più belle al mondo e mi fa piacere vedere il mio nome all’interno di un albo d’oro così prestigioso. Il cambio di percorso mi ha avvantaggiato. Negli anni precedenti era o troppo duro, con l’arrivo a Superga, o troppo piatto e fatto su misura per i velocisti. Le due salite di oggi mi hanno ricordato Cipressa e Poggio, ma non mi considero uno dei favoriti per la Milano-Sanremo. Aver vinto qui è un buon segno per me e spero possa infondere fiducia in tutto il ciclismo italiano”.

Con Bettiol, la squadra americana della EF Education EasyPost ha ottenuto la seconda vittoria nella storia della Milano-Torino, l’ultima volta a firma del canadese Micheal Woods nell’edizione 2019.

Jan Christen, secondo classificato, ha detto: “Abbiamo fatto una buona gara ma Bettiol oggi era il più forte. Per me è la prima volta sul podio di una corsa tra i professionisti, un momento speciale. Nel finale la Bora-Hansgrohe stava tirando con decisione e io stavo aspettando il momento perfetto per attaccare. Forse ho temporeggiato troppo e, quando sono partito, Bettiol era troppo lontano. Ha meritato di vincere”.

Marc Hirschi, terzo classificato, ha dichiarato: “Non c’è stato molto tempo per recuperare dopo la Tirreno-Adriatico, ma oggi mi sentivo bene e sono partito per vincere, così come tutto il team. Chiudere secondi, terzi e quarti è un buon risultato, ma purtroppo non è quello che speravamo. Pensavamo che la Bora-Hansgrohe chiudesse il gap, ma non ce l’ha fatta, nonostante fossero presenti in forze. Jan Christen ha attaccato nel finale, ma era troppo tardi. Il mio prossimo obiettivo sarà aiutare Tadej Pogacar a vincere la Milano-Sanremo”.

ORDINE D’ARRIVO 105°MILANO – TORINO (RHO – SALASSA)

1° Alberto  Bettiol (EF Education – Easypost) 177 km in 3.54’13” media 45,342 km/h

2° Jan  Christen (Svi, UAE Team Emirates) a 7”

3° Marc  Hirschi (Svi, UAE Team Emirates) a 9”

4° Diego  Ulissi (UAE Team Emirates)

5° Kevin  Vermaerke (USA, Team Dsm-Firmenich Postnl)

6° Gianluca  Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team)

7° Emil  Herzog (Ger, Bora – Hansgrohe)

8° Martin  Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)

9° Nick  Schultz (Aus, Israel – Premier Tech)

10° Frederik  Wandahl (Dan, Bora – Hansgrohe)

11° Alexey  Lutsenko (Kaz, Astana Qazaqstan Team)

12° Floris De Tier  (Bel, Bingoal Wb)

13° Einer  Rubio (Spa, Movistar Team)

14° Florian  Lipowitz (Ger, Bora – Hansgrohe)

15° Bob  Jungels (Lux, Bora – Hansgrohe) a 23”

16° Alexander  Kristoff (Nor, Uno-X Mobility) a 59”

17° Arnaud  Démare (Fra, Arkéa – B&B Hotels)

21° Nicolò  Parisini (Q36.5 Pro Cycling Team)

25° Kristian  Sbaragli (Team Corratec – Vini Fantini)

27° Davide Bais (Team Polti Kometa)

28° Giacomo  Villa (Bingoal Wb)

Credit fotografico LaPresse

A cura di Luca Alò